Francesca d'Angelo per lastampa.it - Estratti
toto schillaci
Il “primo tempo” della sua vita lo conosciamo tutti: le Notti magiche degli anni 90, i gol, le partite da bomber della Nazionale. Ma Totò Schillaci è stato anche un – amatissimo – volto del piccolo e grande schermo. Una volta appese le scarpette al chiodo, Schillaci non ha infatti disdegnato di cimentarsi con il mondo dello spettacolo: qui si è giocato, con successo, il secondo tempo della sua carriera, tra reality, back to school e incursioni cinematografiche.
La prima esperienza tv è stata all’Isola dei famosi, dove è naufragato nel 2004. Subito promosso a idolo della Gialappa’s, che ha dedicato più di una puntata di Mai dire Tv alla sua esperienza sull’Isola, si è conquistato le simpatie del pubblico arrivando in finale insieme a Kabir Bedi e Sergio Muniz. Costantemente ai ferri corti con l’altra concorrente Antonella Elia («tu sei una furba, porti le conchiglie alle persone per poi chiedere scusa»), strappa più di una battuta per il suo italiano sgrammaticato (su tutti, il celebre «tu hai sgarrato persona!») e fa discutere anche per la scelta di trapiantarsi i capelli. Icona calcistica, si guadagna una citazione nel film Tre uomini e una gamba, dove Aldo, Giovanni e Giacomo lo ribattezzano «El gran visir de tücc i terun» («il gran visir di tutti i terroni»).
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A sua volta tenta la strada della recitazione: pur limitandosi a dei piccoli camei, lo vediamo nei film Amore, bugie e calcetto, Benvenuti a tavola – Nord vs Sud e nella serie tv Squadra antimafia, Palermo oggi. Già che c’è, tasta anche il terreno con la musica: nel 2002 si improvvisa rapper, lasciandosi convincere dal cantautore romagnolo Mario Ficili , alias 78 Bit, a prendere parte alla canzone "Gli anni degli anni" . Risultato: si conquista il pubblico giovane.
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Poi, l’anno scorso, parte alla volta dell’India con la produzione di Pechino Express: un’esperienza che aveva anche il sapore del riscatto morale. Quando Sky gli propone di prendere parte al celebre adventure game, era reduce dal tumore al colon retto. «Ero in dubbio se accettare o meno, perché sapevo che sarebbe stata tosta», spiega lui stesso in un’intervista alla Gazzetta dello sport. «I medici mi dicono: 'Sei guarito, riprenditi la tua vita'. Barbara insiste. Dico sì solo perché lei sarebbe stata con me. Questa avventura è stata una rivincita sulla malattia e su quello che si era portata dietro: depressione e pensieri di morte».
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Gareggia insieme alla seconda moglie Barbara Lombardo: sono la coppia dei Siciliani. Litigano con le Mediterranee Carolina Stramare e Barbara Prezia, che li accusano di averle ostacolate in una delle prove, mentre solidarizzano con Le attiviste, ossia Giorgia Soleri e Federica Fabrizio. Non vincono - a trionfare sono gli Italoamericani - ma di fatto Schillaci porta comunque a casa una vittoria. Quella contro la «depressione e i pensieri di morte».
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