SENZA PELÉ E MARADONA IL CALCIO HA PERSO IL SOGNO - MAURIZIO DE GIOVANNI: “IL BRASILIANO E L'ARGENTINO, DAL SUD DEL MONDO, TRA CENTO E MILLE BAMBINI CON LO STESSO SOGNO, TUTT'E DUE FINO IN CIMA, PER UN CALCIO CHE RISUONAVA DI PAROLE SENZA IMMAGINI CHE DIVENTAVANO LEGGENDA. TUTTI NOI OGGI PIANGIAMO LA CONCLUSIONE DI UN'EPOCA” - QUANDO MORÌ MARADONA, PELÉ SCRISSE: “IN MOLTI HANNO PROVATO A FARE UN PARAGONE FRA LE NOSTRE VITE. TU SEI STATO UN GENIO CHE HA INCANTATO IL MONDO. MA PER ME SARAI SEMPRE UN GRANDE AMICO. SONO SICURO CHE IL MONDO SAREBBE UN POSTO MIGLIORE SE SMETTESSIMO DI FARE PARAGONI E COMINCIASSIMO AD AMMIRARCI DI PIÙ” - VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

 

 

 

 

1 - EDSON E DIEGO, LE DUE LEGGENDE DELL'EPOCA DOLCE DEI NOSTRI SOGNI

Maurizio De Giovanni per “la Stampa”

 

pele e diego armando maradona 9 pele e diego armando maradona 9

Ce ne saranno di più forti, vedrete. Sarà inevitabile, man mano che cambieranno schemi di gioco e metodologie di allenamento, e gli statistici misureranno tutto il misurabile, scomponendo ogni gesto tecnico in algoritmi e smantellando la fantasia in processi neurologici e collegamenti sinaptici.

 

Ce ne saranno di più forti, man mano che la cultura fisica e l'alimentazione ipercontrollata produrranno performances esaltanti, e il calciatore robot percorrerà i cento metri del campo palla al piede in meno di dieci secondi netti, e lo studio sui materiali produrrà scarpe e palloni in grado di mantenere una traiettoria precalcolata per trentadue virgola sette metri, andando a infilarsi esattamente all'incrocio dei pali. Ce ne saranno di più forti, e compiranno gesta mirabili immortalate da settantaquattro telecamere e certificate dal VAR, al suono delle voci esaltate di telecronisti sensazionalisti dalle mirabolanti, disarticolate urla di giubilo.

diego armando maradona e pele diego armando maradona e pele

 

Ce ne saranno di più forti, e saranno pettinati e tatuati e brillantinati e orecchinati e griffati e bellissimi a vedersi, immersi in prodotti sponsorizzati e circondati da un'aura di vaga antipatia, arroganti e sprezzanti, circondati da auto costruite apposta per loro, e saranno seguiti da stuoli di agenti, procuratori, curatori d'immagine e psicoterapeuti, allenati da preparatori personali.

 

Ce ne saranno di più forti, e incontreranno raramente i compagni che avranno l'unico malinconico ruolo comprimario di superare questo problema del calcio: essere purtroppo uno sport di squadra e aver quindi bisogno anche di altri dieci, o nove, o otto o sette figuranti che consentano a loro, i più forti, di fare la loro porca figura, scintillando come comete nel cielo di Natale.

diego armando maradona e pele 8 diego armando maradona e pele 8

 

Sì, probabilmente ce ne saranno di più forti. Eppure chi, come chi scrive e come tutti voi che leggete, c'era sa bene che il cuore saltava un battito e che nessun fotogramma o filmato in 4k e nessuna alta definizione potrà mai valere quanto il racconto commosso, e rigorosamente orale, delle gesta di quei due che hanno portato uno sport come gli altri a diventare il Calcio, quella cosa che ti costringe a restare a occhi, orecchie, bocca e cuori spalancati a ricevere emozioni, come nient' altro e nessun altro spettacolo riesce a fare.

Raccontava che si dipingeva i piedi di nero, per fingere le scarpette che non poteva avere.

 

diego armando maradona e pele 6 diego armando maradona e pele 6

Che metteva della carta in un vecchio calzino, per fingere il pallone che non poteva avere. Che immaginava le linee attraverso le mura, per fingere il campo che non poteva avere.

E l'altro, dello stesso continente e di un paese rivale, anni dopo avrebbe finto di essere più grande e più alto, e avrebbe giurato da bambino che sarebbe salito sul tetto del mondo, lui che a stento ce l'aveva sulla testa un tetto, ed era di lamiera che bolliva al sole.

 

Tutt'e due, il brasiliano e l'argentino, dal sud del mondo e da periferie senza un centro, tra cento e mille bambini con lo stesso sogno, tutt' e due fino in cima, per un calcio che diventava Calcio e che risuonava di parole senza immagini che diventavano leggenda.

pele e diego armando maradona pele e diego armando maradona

Perché, sapete, tutti noi che oggi piangiamo la fine di un tempo, la conclusione di un'epoca, siamo consapevoli di averne fatto parte. Di essere stati in volo e in sospensione per colpire di testa, vincendo un mondiale non contro avversari ma contro il diventare vecchi. Siamo certi che entrambi, il brasiliano e l'argentino, hanno vissuto una parentesi all'interno di un sogno e che il sogno eravamo noi.

 

È questo che ne scolpisce la grandezza, è questa l'unicità che nessun Ronaldo e nessun Messi, nessun Mbappè e nessun Pincopallo che calcherà i terreni semisintetici di ultima generazione potrà mai replicare. Perché, vedete, nessun video tridimensionale avrà mai lo spessore di un sogno. Dice che Pelè, ci raccontavamo alle elementari, ha segnato con una rovesciata da metà campo.

 

diego armando maradona e pele diego armando maradona e pele

Dice che Maradona ha dribblato tutti e undici gli avversari, e pure un paio di compagni, ci confidavamo nei cortili delle ricreazioni. Dice che Pelè ha segnato palleggiando e senza far toccare terra al pallone per quaranta metri. Dice che Maradona ha fatto due gol di rabona nella stessa partita. Non conta niente la verità, sapete. Conta quello che serve al cuore per volare. Che è poi l'unico motivo per cui oggi piangiamo la fine del nostro tempo, dell'epoca dolcissima dei nostri sogni. Perché ieri, con quel re brasiliano, ha chiuso definitivamente gli occhi una parte del nostro cuore che aveva le ali.

pele e diego armando maradona pele e diego armando maradona

 

2 - QUANDO PELÉ SALUTÒ MARADONA: "UN GIORNO GIOCHEREMO IN PARADISO"

Da https://www.gazzetta.it

 

"Mio grande amico, grazie per questo viaggio. Un giorno in paradiso giocheremo nella stessa squadra. E sarà la prima volta che in campo alzerò il mio pugno al cielo senza festeggiare un gol. Lo farò perché finalmente ti avrò riabbracciato". Così appena due anni fa Pelé, scomparso oggi, rendeva l'ultimo omaggio sui social a Diego Armando Maradona.

 

diego armando maradona e pele 7 diego armando maradona e pele 7

Era il 2 agosto del 1959 e il Santos di un Pelé ancora 18enne, ma già apprezzato per le sue immense doti, affrontava l’Esporte Clube Juventude allo stadio Rua Javari in una partita del campionato paulista. Il Santos vinse 4-0. E quella partita sarebbe stata a lungo ricordata per quello che molti considerano il gol più bello della storia del calcio. Una prodezza che nessuno, a parte gli spettatori presenti, ha mai potuto vedere perché non fu registrata dalle telecamere. Ma adesso quel gol è stato ricostruito al computer.

Pelé, il gol mai visto

 

diego armando maradona e pele 5 diego armando maradona e pele 5

Il Pibe de Oro è infatti l'altra grande stella del calcio mondiale, protagonista di un annoso dualismo proprio con O Rei (ingigantito anche dal "derby" sudamericano tra Brasile e Argentina) che però ha sempre rifiutato la sfida, stimando Maradona e, in qualche modo, volendogli bene come testimoniava il lungo post su Instagram corredato da una foto dei due campionissimi abbracciati.

 

"Oggi sono sette giorni da quando te ne sei andato - scriveva Pelé - In molti hanno provato a fare un paragone fra le nostre vite. Tu sei stato un genio che ha incantato il mondo. Un mago con il pallone fra i piedi. Una vera leggenda. Ma più di tutto questo, per me, sarai sempre un grande amico, con un cuore ancora più grande.

altobelli pele e maradona altobelli pele e maradona

 

Oggi, sono sicuro che il mondo sarebbe sicuramente un posto migliore se smettessimo di fare paragoni e cominciassimo ad ammirarci di più. Per questo motivo voglio dire che sei incomparabile". E ancora: "La tua traiettoria è stata segnata dall'onestà. E nel tuo stile unico e particolare, ci hai insegnato ad amare e a dire più spesso 'Ti Amo'. La tua rapida partenza non mi ha permesso di dirtelo, quindi scriverò: ti voglio bene Diego".

diego armando maradona e pele 4 diego armando maradona e pele 4 pele e diego armando maradona 4 pele e diego armando maradona 4 diego armando maradona e pele nel 1995 diego armando maradona e pele nel 1995 pele e diego armando maradona 5 pele e diego armando maradona 5 pele e diego armando maradona 3 pele e diego armando maradona 3 pele e diego armando maradona pele e diego armando maradona pele e diego armando maradona 2 pele e diego armando maradona 2 diego armando maradona pele michel platini diego armando maradona pele michel platini diego armando maradona e pele diego armando maradona e pele diego armando maradona e pele 2 diego armando maradona e pele 2 pele e diego armando maradona pele e diego armando maradona

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…