SIMONE E PIPPO INZAGHI, FRATELLI D’ORO - LA LAZIO È IN CIMA ALLA A, IL BENEVENTO GUIDA LA B - ALLA GUIDA I DUE FRATELLI DEL GOL DIVENTATI CAMPIONI ANCHE IN PANCHINA – “SIMONCINO”: “MAI AVREI PENSATO DI TROVARMI QUASSÙ, ORA CERCHEREMO DI DIFENDERE IL PRIMATO. NELLO SPOGLIATOIO È COME AI TEMPI DI ERIKSSON. SAREBBE BELLO RIVIVERE LA FESTA DEL 2000” – SUPERPIPPO: “HO SENTITO I NOSTRI GENITORI, SONO EUFORICI”

-

Condividi questo articolo


Da “la Stampa”

 

pippo simone inzaghi pippo simone inzaghi

All' oratorio di San Nicolò, nel piacentino, tutti i bambini volevano giocare con Pippo: era il più bravo con il pallone e segnava tantissimi gol.

 

Lui, in cambio, pretendeva soltanto che in squadra ci fosse Mone, il fratellino più piccolo.

 

Schegge di un' infanzia lontana, di maglie troppo grandi e di partitelle lunghe pomeriggi, di campetti raggiunti con l' auto di papà Giancarlo e di cucchiai affondati nei tiramisù di mamma Marina: a più di quarant' anni di distanza, dopo aver realizzato il sogno di diventare campioni, Filippo e Simone Inzaghi sono allenatori di successo, ai vertici dei campionati di Serie A e Serie B, mai successo nella storia.

 

Vent' anni dopo La favola più bella è di Mone, balzato al primo posto in Serie A con la Lazio e custode di un sogno realizzato vent' anni fa da calciatore: «Mai avrei pensato di trovarmi quassù, ora cercheremo di difendere il primato. Nello spogliatoio, come ai tempi di Eriksson, è pieno di ragazzi di valore e che si vogliono bene. Sarebbe bello rivivere la festa del 2000».

 

pippo simone inzaghi pippo simone inzaghi

Non era stata più così in alto, solitaria, la Lazio, e il merito è del giovane tecnico promosso per caso in prima squadra tre anni fa, in seguito alla rinuncia di Marcelo Bielsa, dopo aver guidato Allievi e Primavera: le due Supercoppe e la Coppa Italia vinte dimostrano come la vetta non sia un caso, sintetizzano capacità tattiche e di gestione. Dopo la partita con il Bologna, quella del sorpasso sulla Juve, complice il rinvio del Derby d' Italia, ha telefonato al papà e al fratello: riti che porta avanti da sempre, complicità senza tempo, confronti in una famiglia che di calcio ha sempre vissuto.

 

pippo simone inzaghi pippo simone inzaghi

Pippo, che ha debuttato in A prima di Mone, che ha guidato Milan e Bologna tra i grandi, ha avuto l' umiltà, in estate, di scendere tra i cadetti con il Benevento e ha prenotato una nuova promozione: primato senza storia, 17 punti sulla seconda e 20 sulla terza, i record strappati alla Juventus post Calciopoli, quella che schierava Nedved e Del Piero, Buffon e Trezeguet. Al tramonto dell' ultima partita, vinta 3-1 con lo Spezia, il tecnico giallorosso ha chiesto alla panchina il risultato della Lazio: «Sapevo che per Simone era una gara fondamentale, sta facendo qualcosa di straordinario. Godiamoci questo doppio primato: ho sentito i nostri genitori, sono euforici e io sono contento per loro. Poi magari verremo crocifissi per qualche sconfitta, ma è il nostro mestiere».

 

PIPPO E SIMONE INZAGHI PIPPO E SIMONE INZAGHI

Schemi con le arance Pippo ha già rinnovato il contratto, guiderà il Benevento anche in Serie A: lo ha annunciato il presidente Oreste Vigorito, che il tecnico conquistò durante il primo colloquio con...le arance: le afferrò dal cestino e dispose sulla tovaglia, disegnando gli schemi della squadra che immaginava. Un vezzo: papà Giancarlo racconta che anche a casa, se si parla di calcio, usa la tavola come lavagna. «Il rinnovo - racconta Pippo - è stato deciso a ottobre, quando non eravamo così in alto. Qui sto benissimo, sento fiducia, e resterò, spero in una categoria che tutti sogniamo e che cercheremo di ottenere prima possibile». Potrà sfidare così la Lazio di Mone, tifando intanto perché diventi campione d' Italia.

pippo e simone inzaghi pippo e simone inzaghi pippo simone inzaghi pippo simone inzaghi

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – COME MAI NETANYAHU HA CACCIATO IL POPOLARISSIMO MINISTRO DELLA DIFESA ISRAELIANO, YOAV GALLANT? LA RICHIESTA DI UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE 2023 DI GALLANT AVREBBE MANDATO FUORI DI TESTA “BIBI” – LE MALDICENZE A TEL AVIV: GLI OO7 DELLO SHIN BET E IL PREMIER AVREBBERO LASCIATO MANO LIBERA AD HAMAS DI PROPOSITO, AFFINCHÉ LA STRAGE OFFRISSE UN PRETESTO PER SPIANARE DEFINITIVAMENTE GAZA - CHE SUCCEDE A GAZA CON TRUMP ALLA CASA BIANCA? DUE COSE SONO CERTE: AL TYCOON NON GLIENE FREGA NIENTE DEL MEDIORIENTE, E DETESTA L’IRAN....

DAGOREPORT – GLI OBAMA, I CLINTON E LE PELOSI HANNO SULLA COSCIENZA LA BRUCIANTE SCONFITTA DI KAMALA HARRIS (UNA CHE ALLE PRIMARIE DEM DEL 2020 ARRIVÒ ULTIMA) - CON IMPERDONABILE RITARDO HANNO AGITO PER TROVARE UN SOSTITUTO DI JOE BIDEN - LO STATO COGNITIVO DEL PRESIDENTE ERA NOTO A TUTTI DA ANNI: BASTAVA FARGLI FARE UN PASSO INDIETRO PER TEMPO E COSTRUIRE UNA CANDIDATURA LEGITTIMATA DALLE PRIMARIE, ANZICHE' IMPOSTA, A TRE MESI DAL VOTO, DAL TIGNOSO BIDEN (O PASSO IL TESTIMONE ALLA MIA VICE O NON MI RITIRO DALLA CORSA)...

DAGOREPORT – PER DIMOSTRARE CHE È CAMBIATA L’ARIA AL CSM, LA MELONA HA VOLUTO FORZARE LA MANO INCONTRANDO IN SEGRETO IL VICEPRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI - MA LA STATISTA DEL COLLE OPPIO HA DIMENTICATO UN DETTAGLIO FONDAMENTALE: IL CAPO DEL CSM È IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. E MATTARELLA, PUR AVVERTITO INFORMALMENTE, HA PRESO MALISSIMO L'IRRITUALE VISITA DEL SUO VICE PINELLI A PALAZZO CHIGI. E IL SOLITO UCCELLINO HA SPIFFERATO TUTTO – È L’ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DEL RAPPORTO DISASTROSO DI “IO SO’ GIORGIA” CON IL DEEP STATE - LA VERA DIFFERENZA TRA LA “NANA MALEFICA” (COPY CROSETTO) E BERLUSCONI? MANTOVANO NON È GIANNI LETTA…

DAGOREPORT – QUANDO IL NOVELLO SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO, MARK RUTTE, DICE: “CONTINUEREMO A ESSERE A FIANCO DELL’UCRAINA”, LO SA CHE IL PRIMO ''AZIONISTA'' DELLA NATO DA GENNAIO SARÀ TRUMP? - E TRUMP HA GIA' ANNUNCIATO CHE VUOLE CHIUDERE SUBITO LA GUERRA CEDENDO A PUTIN IL DONBASS E CRIMEA E COSTRINGENDO ZELENSKY ALLA PACE, MINACCIANDO DI TOGLIERGLI ARMI E SOLDI - A QUEL PUNTO, CHE FARÀ L’UNIONE EUROPEA? E LA TURBO-FAN DI KIEV GIORGIA MELONI, DA BRAVA CAMALEONTE, S’ADEGUERÀ ALLA NUOVA LINEA TRUMPIANA O RIMARRÀ ABBRACCIATA A ZELENSKY?

DAGOREPORT – DITE ADDIO ALLA MELONI BIDENIZZATA: ARRIVA TRUMPONE E LA DUCETTA CAMALEONTE SI TRASFORMERÀ NELLA PIÙ FEDELE FAN DEL CIUFFO ARANCIONE DI MAR-A-LAGO – GRAZIE AI BUONI UFFICI DI ELON MUSK, CON CUI “COLTIVA LA SUA RELAZIONE” (“LE MONDE” DIXIT), LA PREMIER AVRÀ GIOCO FACILISSIMO PER RIENTRARE NEL CUORE DEL TYCOON. CHE FINIRÀ PER PRIVILEGIARE IL RAPPORTO CON “I AM GIORGIA”, A DISPETTO DI QUELLO COL SUO FOLLOWER ITALIANO NUMERO UNO, MATTEO SALVINI - QUESTIONE DI POTERE: LA MELONI È PREMIER E PUÒ ESSERE UN CAVALLO DI TROIA UTILE IN UE. IL "PATRIOTA" SALVINI A BRUXELLES NON CONTA UN CAZZO...