Alessandra Retico per “la Repubblica”
Un drone per nemico. Avrebbe dovuto essere la grande innovazione sullo slalom in notturna sul Canalone Miramonti di Madonna di Campiglio, invece l’aggeggio volante per le riprese tv, al suo esordio in una prova di coppa del mondo di sci, precipita sulla neve a un soffio dalle spalle di Marcel Hirscher.
Uno schianto verticale e bum, l’aeromobile a pilotaggio remoto finisce in mille pezzi proprio mentre l’austriaco scende per la seconda manche, solo pochi centimetri dalla coda dei suoi sci.
«No che non dovrebbe succedere» dice stizzito il mancato bersaglio, non in un grandissimo periodo di forma dal punto di vista della fortuna: in Alta Badia dopo il successo in gigante sulla Gran Risa, gli hanno rubato gli sci alla premiazione. Denuncia e appello “wanted” su Facebook, immagini registrate del colpevole. Che, umanamente, sarebbe un allenatore avversario (spionaggio industriale?).
Altro che questo marziano nemico che quasi mette in ombra il vero marziano Kristoffersen, primo davanti allo scampato Hirscher (3° Schwarz e 4° Razzoli). Il Comitato della 3Tre, la produzione internazionale e l’Enac che ha autorizzato il volo notturno, hanno affidato la guida del drone ad un “esperto elicotterista” definendo il dispositivo “altamente sofisticato, dotato di controlli elettronici che ne rendono l’utilizzo assolutamente sicuro anche in luoghi affollati”.
Il presidente del Comitato 3Tre Lorenzo Conci alla vigilia della gara aveva annunciato il debutto con orgoglio: «Introdurremo questa straordinaria innovazione per l’esperienza dello sci in tv per fornire a tutto il mondo una prospettiva completamente nuova su un evento che ha 65 anni di storia. Siamo orgogliosi che proprio da qui parta una novità destinata a portare nelle case della gente un prodotto ancora più coinvolgente e spettacolare».
Altro che, quasi micidiale. Il più celebre e recente precedente risale agli Us Open di New York di quest’anno, quelli vinti da Flavia Pennetta, mentre la brindisina giocava al 2° turno contro la romena Monica Nuclescu: all’improvviso un oggetto con ronzio sopraggiunge veloce dal lato est di Flushing Meadows, sorvola diagonalmente il campo e si schianta tra i sedili del Louis Armstrong Stadium.
Non c’erano spettatori, per fortuna. Certo, la tecnologia salva anche: nella discesa di sabato scorso in Val Gardena il campione olimpico Mathias Mayer cade rovinosamente sulla Saslong rompendosi tre vertebre: salvo grazie all’air bag che si è aperto per la prima volta in gara. Salvo prove contrarie, che vanno tutte dimostrate.