MARIO SCONCERTI per il Corriere della Sera
Anche l'Italia di Mancini sta cambiando. Si è allungata sul campo, ha perso il gioco di Verratti e Jorginho, poco cercati dalla squadra che preferisce andare sulle ali dove però trova pochi spazi. Il migliore è Barella, quasi un fuori categoria a questi livelli, che corre però da troppe parti. Il suo movimento continuo non è seguito dalla squadra, quindi crea disordine.
L'Olanda è un buon avversario, ha un palleggio migliore del nostro, qualche movimento ottimo di giocatori solitari come Frankie De Jong, Blind e Depay, ma non ha momenti decisivi. La loro parte migliore, dove a De Jong si aggiungono Van de Beek e Wijnaldum, lascia abbastanza solo il nostro centrocampo, dove nel gioco di Mancini nasce la rapidità di pensiero.
Forse è già il piccolo tempo di chiedersi chi siamo a un livello più alto. Contro avversari migliori e non formidabili come Polonia e questi di Bergamo, abbiamo esaurito i progressi, siamo tornati a un vecchio tran tran dimenticato. La Nations League è un avvenimento che vale un primo girone di campionato europeo. Polonia, Olanda e Bosnia come buoni avversari e poco più. Dobbiamo ancora crescere.
Nel frattempo è quasi scomparso Chiesa, e non da oggi. Non salta più l'uomo, non tira in porta, non marca il suo avversario. Sembra annodato su se stesso. Non si sblocca nemmeno la situazione del centravanti. Immobile è stato stavolta più dentro la partita ma ha sbagliato un gol che in campo internazionale non è sbagliabile, dimostra dei limiti di fondo.
Si è perso soprattutto Jorginho, non ha più il suo mestiere. Lui gioca di prima sul compagno più vicino, la velocità del passaggio è il suo mondo. Nell'Italia di adesso mancano spesso i compagni vicini, manca l'obiettivo.
Come mezzala normale meglio altri, non ha quasi utilità. È stato lento anche Mancini a capire l'importanza di Blind sulla loro sinistra. Era il vero regista d'attacco olandese. Tra Chiesa, Barella e D'Ambrosio si sono tutti fermati a mezza strada, nella zona ma mai sulla traiettoria.
Per ovviare, dopo 75 minuti siamo passati al 3-5-2 con Florenzi in quella fascia. È stata alla fine una partita confusa, con pochi dribbling, molti cross inutili perché i centrali delle due squadre erano i migliori in campo. Il resto è sembrata un'illusione che va scolorandosi.