Elmar Bergonzini per gazzetta.it
C’è una cosa che Mario Basler ha imparato nel corso della propria carriera: mai far decidere agli altri quando far terminare partite e/o avventure. Per questo, a 51 anni da compiere (a dicembre) ha deciso di tornare a giocare. Lo farà nell’ottava serie tedesca, con il Tsg Eisenberg. Per il club, con il quale è tesserato anche suo figlio Maurice, Mario sarà giocatore e consigliere. Fino al 2018 aveva giocato, anche se sporadicamente (5 presenze e 1 gol) per il TuS Rüssingen, nella sesta categoria nazionale.
Mario Basler si era preso i titoli dei giornali in Germania appena una settimana fa, quando ha deciso di aprire un Shisha-Bar in Renania. Super Mario, che fra le altre cose ha vinto due campionati con il Bayern e l’Europeo con la Germania nel 1996, è sempre stato un accanito fumatore, al punto che una volta, l’allora commissario tecnico Berti Vogts, giustificò un suo ritardo in nazionale affermando che “siamo partiti con un volo per non-fumatori. Non poteva salire”. Solo una battuta, ma significativa.
Per questo la decisione di Basler di aprire il bar ha sorpreso, ma non sconvolto. La decisione di tornare in campo, a 50 anni suonati, lascia invece tutti a bocca aperta. Mario non ha però mai perso la passione per il calcio, forse anche perché ancora scosso dalla finale di Champions del 1999: la sera del 26 maggio fu lui a portare il Bayern in vantaggio dopo appena 6 minuti di gioco.
I bavaresi gestirono il risultato fino all’87’, quando venne sostituito da Salihamidzic. La partita di Mario venne così interrotta a pochi minuti dal fischio finale, durante i quali il Manchester United ribaltò il risultato con i gol di Sheringham (al 91’) e Solskjaer (al 93’). Da quel giorno Super Mario non ha più permesso a nessuno di decidere per lui. Al punto che, ancora oggi, lo si può vedere rincorrere un pallone su un campo da calcio. E a 50 anni è assai raro.
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