C’è una nuova hit...
‘Amami o faccio un Caicedo’ - @ciroimmobile & @tucu_correa feat. @FelipaoCaicedo pic.twitter.com/fA4UF8KxlY
— S.S.Lazio (@OfficialSSLazio) 17 dicembre 2019
Nuova hit per la Lazio. Sulle note di 'Faccio un casino', celebre canzone di Coez, Ciro Immobile e Joaquin Correa cantano alla festa di Natale biancoceleste una serenata per il compagno di squadra Felipe Caicedo, divertito con loro sul palco: "Amami o faccio un... Caicedo!".
NON E’ MAI TROPPO TARDI
Matteo Pinci per “la Repubblica”
Gli esami non finiscono mai, le partite neanche. Soprattutto in Serie A. Dei sette minuti e mezzo di recupero in Cagliari-Lazio si discute ancora, ma una cosa è certa: mai come oggi, quel tempo oltre il 90' è la chiave per determinare l' esito del campionato fin qui più combattuto degli ultimi anni. Luis Alberto e Caicedo, ribaltando il risultato tra il 93' e il 98', hanno portato la Lazio da -6 a -3 dalla vetta. Proprio alla Sardegna Arena, due settimane prima, il Cagliari aveva rimontato la Samp con Cerri al 96' (4-3).
Il primo campionato in cui si iniziò a segnalare i minuti di recupero fu il '95/96: quell' anno i gol a tempo scaduto furono solo 7. Oggi quando il quarto uomo alza quella lavagnetta inizia un' altra partita: entrano in gioco la stanchezza, la distrazione, la freschezza dei subentrati, la qualità spesso differente delle panchine, i cambi di modulo o di marcature. Nell' ultimo turno sono stati segnati 5 gol nel recupero, da inizio stagione sono 32, il 7% del totale. Di questi, 21 sono stati decisivi. Quasi due su tre.
In Italia la chiamano la zona Cesarini, dal nome dell' italoargentino che giocò in Nazionale negli anni Trenta. In Spagna, zona "Noventa y Ramos" per l' abilità del capitano del Real nel decidere le finali all' ultimo respiro. Ora c' è già chi propone "zona Caicedo": il panterone ecuadoriano è a 3 centri a tempo scaduto. Ma occhio al terzino Calderoni del Lecce: ha firmato due volte un 2-2 nel recupero.
La classifica al 90' Il tempo ritrovato decide la corsa scudetto, fin qui. Se le partite finissero al 90', oggi l' Inter avrebbe 4 punti di vantaggio sulla Juventus.
Il Cagliari sarebbe terzo a 7 punti dalla vetta, la Lazio quarta a -8, la Roma a -9. Proprio Sarri e Inzaghi sono quelli che hanno beneficiato di più delle appendici finali, mentre l' Inter che aveva strappato 2 punti al Bologna con un rigore di Lukaku nell' extra time se ne è visti togliere altrettanti nello stesso modo, domenica, con il capolavoro di Vlahovic che ha regalato il pareggio alla Fiorentina. E forse non è un caso se da mesi Conte lamenta di avere a disposizione una rosa troppo corta per competere con i bianconeri per il titolo.
Le direttive arbitrali L' aumento dei gol nel recupero è figlio di un' altra novità: le partite si allungano, gli interventi del Var hanno esteso i recuperi, oggi gli incontri di Serie A durano mediamente un minuto e mezzo in più che nei due anni precedenti quando già era entrata in campo la moviola.
La direttiva che arriva dai vertici arbitrali è semplice: prendetevi tutto il tempo che vi serve per rivedere un episodio, l' importante è fare la scelta giusta. C' è tutto il tempo per recuperare. Inevitabile quindi che le partite continuino ad allungarsi, con l' inserimento massiccio e crescente di occhi tecnologici sul campo. Anche per questo da anni si torna a parlare occasionalmente di tempo effettivo (due tempi da 30'): ipotesi di riforma che fatica ad attecchire.
I gol dalla panchina In un campionato infinito, diventano vitali allora tutte le risorse. Il Genoa a ottobre contro il Brescia ha vinto in rimonta con 3 gol dei tre calciatori entrati dalla panchina. Fino a due mesi fa non era mai successo nella storia della Serie A, domenica è accaduto di nuovo al Verona contro il Torino (da 0-3 a 3-3). Ogni uomo, ogni istante, diventa un' opportunità nel calcio di oggi. «Non è finita finché non è finita », ripeteva "Yogi" Berra, leggendario manager del baseball Usa. Non aveva ancora visto niente.