1. FIATO ALLE TROMBE! FINALMENTE UNA AVVENTUROSA E INASPETTATA QUINDI GRANDIOSA E BOMBASTICA PERFORMANCE HA ILLUMINATO LA BIENNALE D’ARTE VENEZIANA, GENTILMENTE MESSA IN OPERA DALLA FONDAZIONE PRADA: MIUCCIA, IL TITANIC DELLA LAGUNA!

2. STRACARICO DI BELLE SIGNORE INGIOIELLATE E UOMINI INGHINGHERATI, IL PONTILETTO PRIVATO DELLA SEDE DELLA FONDAZIONE PRADA HA CEDUTO SOTTO IL PESO DELL'ELEGANZA CHE NON GUARDA IN FACCIA A NESSUNO, E UNA DECINA DI PERSONE È FINITA NELLE ACQUE NON CERTO TIEPIDE NÉ TANTO MENO IGIENICHE DEL CANAL GRANDE (43 FOTO SHOCK!)
3. UN “INCIDENTE”, CHE CI STA COME IL BOTOX SUL VOLTO DI GARKO, IN UNA BIENNALE A PUGNO CHIUSO ZEPPA DI OPERE TERZOMONDISTE E ANTI-COLONIALISTE CHE VIVONO LA TRAGEDIA DEI MIGRANTI SENZA FUTURO DI UN MONDO CHE SOGNA IL... BAGNO DI FOLLA DA MIUCCIA PRADA

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FOTO INTERPRESS

 

1. CEDE IL PONTILE, GLI OSPITI VIP FINISCONO IN ACQUA

Manuela Pivato per  

http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2015/05/06/news/cede-il-pontile-della-fondazione-prada-durante-il-party-una-dozzina-di-ospiti-vip-in-acqua-1.11369114#gallery-slider=undefined

 

 

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Carico di belle signore ingioiellate e uomini in giacca e cravatta; decisamente troppo carico, troppo pieno, troppo tutto. E così, sotto il peso dell'eleganza che non guarda in faccia a nessuno, il pontiletto privato di Ca’ Corner della Regina, sede della Fondazione Prada, si è inclinato pericolosamente di lato, la passerella di raccordo con la riva si è staccata e una decina di persone è finita in Canal Grande.

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No, non era una performance della Biennale né un evento del Padiglione Aquae. Era tutto vero, scarmigliato e fradicio quello che ieri, poco dopo le 19, è accaduto sotto lo sguardo costernato di Miuccia Prada la quale, dopo i fasti della sua Fondazione a Milano, era appena arrivata in laguna per farsi carico anche della gloria della mostra “Portable Classic” sulle riproduzioni in miniatura di sculture classiche.

 

La stilista stava appunto spiegando ai suoi ospiti i capolavori lillipuziani arrivati da tutto il mondo quando, dalla riva, sono arrivate grida onestamente poco eleganti ma molto comprensibili. Sotto il peso di troppi tacchi a spillo scaricati dai taxi, nonostante gli addetti alla security continuassero a ripetere di aspettare per far defluire gli ospiti, il pontiletto di Ca’ Corner della Regina si è piegato verso la riva facendo precipitare in avanti un gruppetto di ospiti (che sembra non fossero nemmeno in lista) i quali si sono addossati agli altri che erano già sulla passerella ma non ancora con i piedi all’asciutto.

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In sei o sette sono finiti in acqua fino a metà cintola, un paio fino al collo, altre due signore se la sono cavata con l’acqua a metà coscia. Qualcuno si è messo anche a ridere, un’invitata stava per scoppiare a piangere alla vista dei sandali da buttare ma non ce n’è stato il tempo. Dieci, venti braccia si sono sporte verso i mezzi naufraghi che, pochi minuti dopo, erano già avvolti nelle soffici coperte Prada diretti a un vicino hotel dove, insieme al tè caldo, hanno ricevuto tante scuse.

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2. PRADA, CEDE IL PONTILE: GLI OSPITI CADONO IN CANAL GRANDE

Alice D’Este per il "Corriere del Veneto"

 

Troppe persone sul pontile, nonostante gli avvisi ripetuti della security. Il pontile si inclina sotto il peso eccessivo e sette invitati finiscono in acqua tra tacchi, pochette e abiti da cocktail. Una scena perfetta per «Cafonal!», la rubrica di Roberto D’Agostino su «Dagospia». Tanto più che gli ospiti caduti in laguna, davanti al red carpet della mostra di Prada «Portable Classic» a Ca’ Corner della Regina, in Canal Grande, sembra non fossero neppure nella lista delgi invitati. Veneziani, pare, che avevano deciso di visitare la mostra nella serata del party o che (forse) avevano deciso di «imbucarsi» provando a giocare la carta del taxi.

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«Noi abbiamo ripetuto più volte agli ospiti di non scendere tutti insieme dal taxi altrimenti il pontile non avrebbe retto – spiegano dalla Fondazione Prada – ma nell’agitazione del momento non ci hanno dato ascolto». E così la serata è finita con gli abiti inzuppati e una figura di quelle che non si dimenticano. Già all’arrivo di quel taxi pieno di persone gli uomini della security si erano attivati per evitare l’assembramento sul pontiletto.

 

Inutilmente. «C’erano alcune persone in coda davanti a loro che mostravano l’invito cartaceo quindi bisognava attendere qualche minuto – hanno spiegato dalla Fondazione – per come è finita sarebbe stato meglio che avessero atteso in barca. Non erano nella nostra lista invitati ma ovviamente abbiamo fatto il possibile per aiutarli. Abbiamo dato loro degli asciugamani e il medico che era presente si è messo a loro disposizione. Naturalmente dopo averli recuperati».

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Eh sì, «recuperati», perché anche se il fondale davanti a Ca’ Corner è basso e nessuno ha rischiato di annegare alcuni di loro sono rimasti con l’acqua alla cintola per diversi minuti mentre altri tentavano imbarazzanti arrampicate alla Indiana Jones nel corrimano del pontiletto. Eccesso di carico o un cedimento come quello che la scorsa settimana è accaduto ad un pontile Actv al Lido? A stabilirlo saranno le verifiche avviate dalle forze dell’ordine. Ai sette sfortunati è stato chiamato un taxi per permettere loro di andare a cambiarsi.

 

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A Ca’ Corner,invece, gli ospiti hanno proseguito la serata. C’era la presidente della Fondazione Miuccia Prada ma anche Germano Celant e Rosa Barba, Carsten Höller, Thomas Demand, Andreas Slominski, Anish Kapoor; direttori e curatori di musei internazionali come Udo Kittelmann (Nationalgalerie Berlin), Daniel Birnbaum (Moderna Museet), Massimilano Gioni (New Museum), Paolo Baratta (la Biennale), Maja Hoffmann (LUMA Foundation), Chris Dercon (Tate Modern) accanto ad esponenti del mondo dell’arte e della cultura come Virgilio Sieni, Giò Marconi, Valentina Castellani, David Zwirner, Carol Vogel e Patricia Barbizet.

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