HITLER COMPRATO DA MARX! - NON È UNA BARZELLETTA: L’OPERA DI CATTELAN AGGIUDICATA PER 17,2 MILIONI $ DAL COLLEZIONISTA TEDESCO ERICH MARX - FA FLOP INVECE IL CESSO D'ORO MASSICCIO CHE DOVEVA ESSERE INSTALLATO AL GUGGENHEIM: PER PROBLEMI TECNICI, NON SI SA QUANDO SARÀ ESPOSTO

Francesco Bonami: Le altre tre versioni di questa opera così controversa, il che spiega in parte l' assurdità del valore, sono tutte in mano a collezionisti privati per motivi opposti attratti dal soggetto: l' ebreo austriaco Stefan Edliss a Chicago, gli sceicchi del Qatar, un industriale di Washington...

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Tratto dall’articolo di Francesco Bonami per “la Stampa”

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l mercato dell' arte contemporanea viene sempre dato sul punto di collassare ma nonostante i gufi continua a rimanere in piedi, robusto. Lo ha dimostrato domenica sera con le due prime aste di New York da Christie' s e poi da Phillips. Molte opere hanno raggiunto prezzi forti. In particolare da Christie' s il record fatto da Him il piccolo Hitler di Maurizio Cattelan, opera del 2001 prodotta in quattro esemplari, aggiudicato per 17,2 milioni di dollari con un' offerta al telefono che si presume arrivi dal collezionista tedesco Erich Marx. Hitler comprato da Marx sembra una barzelletta.

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Le altre tre versioni di questa opera così controversa, il che spiega in parte l' assurdità del valore, sono tutte in mano a collezionisti privati per motivi opposti attratti dal soggetto: l' ebreo austriaco Stefan Edliss a Chicago, gli sceicchi del Qatar, un industriale di Washington.


La salute del mercato dell' arte può essere però ingannevole essendo diventato il sistema delle aste molto complicato e non limpidissimo da capire. Le cifre che fanno notizia non sempre raccontano la vera storia che ha portato a certi valori.

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Prendiamo proprio l' asta di domenica: oltre a Cattelan un' opera di Koons, One Ball Total Equilibrium Tank del 1985, una palla da basket sospesa in un acquario, è stata venduta per 15,3 milioni di dollari. Un prezzo esorbitante visto ad occhio nudo. In realtà pare che la casa d' aste, pur di avere l' opera, avesse garantito al collezionista 15 milioni di dollari e il suo guadagno sia stato quindi di «soli» 300 mila.

 

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Insomma non è tutto oro quello che luccica. Espressione che torna bene con l' opera di Cattelan America , il cesso d' oro massiccio che doveva essere installato al Guggenheim e invece per problemi tecnici non si sa quando sarà esposto. La mancata inaugurazione aveva creato preoccupazione attorno alla vendita del Piccolo Hitler . Si temeva che i potenziali compratori cambiassero idea. Non è stato così.

 

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