1- IL FUTURO DI MENTANA, LERNER, GRUBER (FORSE SANTORO) POTREBBE PARLARE ARABO - 2- LE VOCI DI UNA POSSIBILE CESSIONE DE LA7 AD AL JAZEERA SI FANNO SEMPRE PIÙ CONCRETE - 3- I DOSSIER SULLO STATO DI SALUTE DELL'AZIENDA SAREBBERO STATI INVIATI AL GRUPPO L'ESPRESSO DI DE BENEDETTI - CHE PERÒ NON SAREBBE INTERESSATO ALL'ACQUISTO - A SKY ITALIA E AD AL JAZEERA APPUNTO, LA CNN ARABA VICINA A TARAK BEN AMMAR, UOMO D'AFFARI FRANCO-TUNISINO CARO AL BANANA GIÀ NEL CDA DI TELECOM ITALIA - 3- LA PARTITA DELLA CESSIONE APPARE CONDIZIONATA DAGLI ASPETTI POLITICI ED ECONOMICI, SOPRATTUTTO IN VISTA DELLE PROSSIME ELEZIONI POLITICHE E RESTA DA VALUTARE LO SPAZIO DI CRESCITA DELLA RETE IN TERMINI DI AUDIENCE. DI CERTO, POSSONO FARE GOLA AI FUTURI INVESTITORI, LE INFRASTRUTTURE. INFATTI NEL PASSAGGIO DALL'ANALOGICO AL DIGITALE, TELECOM ITALIA MEDIA PUÒ CONTARE SU TRE MULTIPLEX NAZIONALI -

Condividi questo articolo


Carlo Festa per Sole24Ore.com

TARAK BEN AMARTARAK BEN AMAR FRANCO BERNABEFRANCO BERNABE

È prevista per oggi, secondo indiscrezioni, la scadenza per le manifestazioni d'interesse preliminari sulle attività di Telecom Italia Media. Mediobanca e Citigroup - i due advisor scelti dall'azionista Telecom Italia che hanno inviato nelle scorse settimane ai potenziali interessati i "teaser", cioè i documenti con le informazioni di base della società - dovrebbero ricevere infatti entro oggi la disponibiltà a valutare l'operazione. In pratica, dopo tante parole, si dovrebbe alzare il sipario e capire chi in effetti è disposto concretamente a valutare l'operazione.

Tra gli addetti ai lavori, come potenziali interessati, circolano ormai da settimane alcuni nomi, anche se non mancano i commenti scettici al riguardo. Il dossier sarebbe stato inviato al gruppo L'Espresso di Carlo De Benedetti (che non sarebbe interessato) fino a Sky Italia, la controllata italiana dell'impero del magnate Rupert Murdoch, ma anche ad Al-Jazeera, la Cnn del mondo arabo, vicina a Tarak Ben Ammar, l'uomo d'affari franco-tunisino che gode di ottime relazioni nel mondo televisivo italiano ed è anche presente nel Cda di Telecom Italia.

GAD LERNER E SIGNORAGAD LERNER E SIGNORA

Infine il dossier sarebbe stato visionato anche dall'americana Discovery Channel, controllata da Liberty Media di John Malone. Resta da capire ora quali saranno i soggetti realmente interessati e a quale prezzo.

CHICCO MENTANACHICCO MENTANA

La vendita della controllata di Telecom Italia non sembra però impresa semplice. A margine dell'assemblea dei soci di un mese fa l'amministratore delegato di Telecom, Franco Bernabè ha spiegato che sulla base delle manifestazioni che verranno raccolte sarà deciso come procedere: «se con la vendita della totalità dell'azienda o dei singoli blocchi».

Bernabè ha sottolineato che ad ogni modo «la procedura punterà a valorizzare Telecom Italia Media e a garantire a tutti i soggetti interessati di poter proporre offerte». Di sicuro, la partita della cessione sembra influenzata da aspetti di tipo politico ed economico.

Il canale tv, La 7, ha un valore politico-editoriale, anche in vista delle elezioni politiche. Resta da capire quale spazio di crescita potrebbe avere La 7, e valutare quanto Rai e Mediaset possano cedere ancora in termini di audience. Più articolato il tema delle infrastrutture televisive, un bene pregiato nell'attuale evoluzione della competizione tecnologica. Nel passaggio dall'analogico al digitale, Telecom Italia Media può contare su tre multiplex nazionali e altri ne avrà in futuro: attività che sicuramente potrebbero fare gola a possibili investitori.

GRUBER LILLIGRUBER LILLI

Il nodo restano però i numeri dell'azienda, tra luci e ombre. Nel 2011 la svalutazione di Mtv ha inciso sui conti di Telecom Italia Media, con un un effetto negativo in parte compensato dal buon andamento della tv ammiraglia La 7. La società guidata da Giovanni Stella ha chiuso il 2011 con una perdita di 83 milioni.

MICHELE SANTOROMICHELE SANTORO

Sull'ultima riga di bilancio hanno influito, in parte, le svalutazioni dell'avviamento di Mtv e dell'operatore di rete, che sta tornando a piena occupazione di banda dopo le entrate perse con la chiusura delle trasmissioni di Dahlia Tv.

GIOVANNI STELLAGIOVANNI STELLA

Se da una parte i ricavi nel 2011 hanno visto un peggioramento, dall'altra il margine operativo lordo ha evidenziato un incremento. Nel 2012 è prevista una crescita dei ricavi pubblicitari per La7 e La7D del 15% rispetto al 2011. Inoltre le stime per fine anno prevedono una crescita del fatturato del gruppo superiore al 13% sul 2011, un margine operativo lordo positivo e investimenti industriali stabili. Per fine anno è inoltre atteso un indebitamento sui 200 milioni: crescita dovuta in gran parte a investimenti per il completamento della digitalizzazione.

E proprio il tema degli investimenti resta strategico. Un eventuale compratore dovrà infatti iniettare capitali freschi per far crescere l'azienda nell'attuale situazione competitiva.

 

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO