AGNELLI IN GITA - 50 EREDITIERI SFACCENDATI A MARANELLO PER FARSI SPIEGARE DALL’UNICO CHE LAVORA (YAKI) LA FUSIONE FIAT-CHRYSLER

Un giro in pista con le Ferrari per i più giovani, due chiacchiere con Luchino, il “dipendente” Mario Calabresi convocato per spiegargli la politica internazionale (come i prestigiatori alle convention aziendali) - Marpionne racconterà che per sopravvivere serve un altro partner oltre a Chrysler…

Condividi questo articolo


1. AGNELLI A MARANELLO PER LA FUSIONE CON CHRYSLER
Paolo Griseri per "La Repubblica"

JOHN ELKANN E MARIO CALABRESIJOHN ELKANN E MARIO CALABRESI

Una giornata a provare i bolidi sulla pista di Fiorano, per i più giovani. La serata di ieri dedicata alle questioni di famiglia con Luca Cordero di Montezemolo a fare gli onori di casa. Molti segnali fanno ritenere che quella che si sta svolgendo a Maranello, alla sede della Ferrari, non sia una riunione di routine per la Giovanni Agnelli Sapaz, l'accomandita che riunisce gli eredi della famiglia Agnelli. La riunione cade alla vigilia di due storici appuntamenti.

MARIO CALABRESI E JOHN ELKANNMARIO CALABRESI E JOHN ELKANN

Il primo si realizza in contemporanea con l'incontro: la nascita della nuova Cnh-Industrial, la società di diritto olandese che raggrupperà marchi importanti come Iveco e Cnh, fino ad oggi riuniti in Fiat industrial. L'annuncio del nuovo nome conferma che quel che aveva già anticipato nei mesi scorsi Sergio Marchionne: la nuova società avrebbe comunque avuto nel nome il brand Cnh.

Scompare invece Fiat, nome di transizione che è rimasto per poco tempo nel logo della società nata dallo spin off delle attività dell'auto. Questa mattina sarà Sergio Marchionne a illustrare agli eredi Agnelli la strategia del gruppo, in vista della seconda fusione, quella con Chrysler.

LAPO ELKANN jpegLAPO ELKANN jpeg

L'ad arriverà direttamente da Detroit dove le indiscrezioni narrano di una serie di contatti informali per trovare un accordo con il fondo pensioni del sindacato di Chrysler sul prezzo del 41,5 per cento della società. Quando Marchionne riuscirà ad acquistare quel pacchetto, potrà scattare la fusione dell'auto. Prima di raggiungere Venezia dove presiede il Consiglio per le relazioni Italia-Stati Uniti, Marchionne illustrerà alla famiglia le mosse delle prossime settimane. A concludere la riunione l'intervento di John Elkann.

Ginevra ElkannGinevra Elkann

Dopo le dichiarazioni di sostegno alla strategia dell'ad venute da John Elkann nella recente assemblea di Exor, sarà importante l'approvazione dell'intera famiglia all'operazione. Alla riunione non partecipa Margherita Agnelli, figlia dell'Avvocato, che è uscita dalla Dicembre, la società che controlla la Giovanni Agnelli.

Ieri ha ottenuto dal tribunale di Torino che la Dicembre renda pubblici tutti i suoi atti.Tra i rumours che hanno iniziato a circolare negli ultimi giorni sull'altra sponda dell'Atlantico c'è anche quello, clamoroso, di una futura alleanza tra la società che nascerà dalla fusione di Fiat e Chrysler con General Mortors.

Ipotesi molto di là da venire. Quel che è invece possibile, e Marchionne non lo ha mai nascosto, è che si cerchino in futuro nuovi partner perché la dimensione di Fiat Chrysler non sarebbe ancora sufficiente a garantire un posto sicuro tra i produttori generalisti. Se la soglia di sopravvivenza era a 6 milioni di auto vendute prima che si aprisse il mercato cinese, oggi l'asticella dovrebbe essere più alta e i 4 milioni di auto che oggi vende Fiat-Chrysler non raggiungerebbero comunque la massa critica necessaria.

Ieri non è stata una giornata semplice per Torino e Detroit. Il titolo del Lingotto è sceso del 6% per il paradossale effetto della promozione di Moody's che ha alzato da 3 a 5 il target price mentre il valore del titolo è a 6 euro. Detroit invece ha dovuto richiamare 630 mila Jeep. Una decisione forse di routine che cade però nel mezzo del braccio di ferro con le autorità federali sul possibile richiamo di 2,7 milioni di pezzi.

MARCHIONNE MONTEZEMOLOMARCHIONNE MONTEZEMOLO

2. AGNELLI:GIOVEDI' E VENERDI'ASSEMBLEA ACCOMANDITA A MARANELLO ALLA RIUNIONE OLTRE 50 ESPONENTI FAMIGLIA, CI SARA' MARCHIONNE
(ANSA) - Si terra' giovedi' e venerdi' nello stabilimento Ferrari di Maranello, l'assemblea annuale della accomandita di famiglia Giovanni Agnelli e C.. Alla riunione parteciperanno circa cinquanta esponenti dei vari rami della famiglia per fare il punto sull'andamento delle societa' partecipate e per approvare il bilancio 2012 dell'accomandita presieduta da John Elkann.

Ferrari sede MaranelloFerrari sede Maranello

Sergio Marchionne interverra' venerdi' mattina e parlera' ai soci di Fiat-Chrysler. Il direttore della Stampa Mario Calabresi fara' il punto sulla situazione politica italiana, mentre il direttore della Fondazione Giovanni Agnelli Andrea Gavosto descrivera' le iniziative promosse della Fondazione.

Spettera' poi a Ginevra Elkann fornire un aggiornamento sulle attivita' della Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli per la promozione e l'istruzione in campo artistico, seguita da Consolata Camerana, che illustrera le finalita della Cucina Malati Poveri, l'Associazione caritatevole (sostenuta anche dalla Fondazione Agnelli) che fornisce assistenza ai bisognosi. Sono previsti anche gli interventi dei responsabili operativi di Fiat Industrial Richard Tobin e Pablo Di Si, di Ernest-Antoine Seilliere, imprenditore francese a capo della famiglia Wendel che detiene diverse attivita' nella certificazione, nelle costruzioni e nei servizi attraverso societa' come Bureau Veritas, St Gobain, Materis. Concludera' i lavori John Elkann con la presentazione su Exor e con la votazione del bilancio 2012 della Giovanni Agnelli e C. Sapaz.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME SI PUO’ CONTROLLARE UN PARTITO CHE HA QUASI IL 30% DEI VOTI CON UN POLITBURO DI 4-5 PERSONE? E INFATTI NON SI PUO’! - LE SORELLE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI NON TENGONO LE BRIGLIA DI FRATELLI D’ITALIA: SILENZIATA LA CORRENTE DEI “GABBIANI” DI RAMPELLI, AZZERATO IL DISSENSO, ELIMINATA OGNI DIALETTICA INTERNA (CHE SI CHIAMA “POLITICA”), TRATTATI I PARLAMENTARI COME CAMERIERI A CUI SI DANNO ORDINI VIA CHAT, COSA SUCCEDE? CHE POI QUALCUNO SI INCAZZA E FA “L’INFAME”, SPUTTANANDO ALL’ESTERNO IL PIANO DI GIORGIA MELONI PER IL BLITZ PER ELEGGERE FRANCESCO SAVERIO MARINI ALLA CONSULTA…

DAGOREPORT – GIORGETTI E' GIA' PRONTO PER LA TOMBOLA: DÀ I NUMERI - IL MINISTRO DELL’ECONOMIA ALLE PRESE CON LA TERRIBILE LEGGE DI BILANCIO PRIMA ANNUNCIA “SACRIFICI PER TUTTI” E NUOVE TASSE TRA ACCISE E CATASTO, PER POI RINCULARE QUANDO SI INCAZZA LA MELONA, COSI' TIMOROSA DI PERDERE IL VOLUBILE CONSENSO POPOLARE DA CONFEZIONARE UN VIDEO CONTRO IL SUO MINISTRO: "NOI LE TASSE LE ABBASSIAMO" - E QUANDO NON SBUCA LA MELONI, ARRIVA PANETTA: SULLA CRESCITA DEL PIL GIORGETTI SI APPOGGIA AI NUMERI “ADDOMESTICATI” DELLA RAGIONERIA GENERALE FORNITI DALLA SUA FEDELE DARIA PERROTTA, PER VENIRE SUBITO SMENTITO SECCAMENTE DALL'UFFICIO STUDI DI BANKITALIA... 

DAGOREPORT – IL BALLO DELLA KETAMINA DI ELON MUSK NON PORTA VOTI: LA PERFORMANCE “OCCUPIAMO MARTE” DEL PICCHIATELLO DI TESLA SUL PALCO CON TRUMP IN PENNSYLVANIA NON HA MOSSO L’OPINIONE PUBBLICA – KAMALA HARRIS SAREBBE IN VANTAGGIO DI 4-5 PUNTI, MA IL SISTEMA ELETTORALE USA E' FOLLE: NEL 2016 HILLARY CLINTON FU SCONFITTA DA TRUMP PUR AVENDO AVUTO 3 MILIONI DI VOTI IN PIU' – IL PRESSING DEI REPUBBLICANI PERCHE' TRUMP ABBASSI I TONI (È IL MOMENTO DI PARLARE AGLI ELETTORI MODERATI, NON AL POPOLO MAGA, CHE LO VOTA COMUNQUE) - I DILEMMI DI KAMALA: MI CONVIENE FARE GLI ULTIMI COMIZI CON OBAMA? COME RICONQUISTARE IL VOTO DEI TANTI GIOVANI PRO-PALESTINA?

DAGOREPORT – VOCI (NON CONFERMATE) DALL’IRAN: IL REGIME DELL’AYATOLLAH AVREBBE TESTATO UN ORDIGNO NUCLEARE NEL DESERTO DI SEMNAN – SAREBBE UN MONITO PER NETANYAHU: NON ATTACCARE SENNO’ RISPONDIAMO CON L’ATOMICA – PIU’ DELLE MINACCE DI KHAMENEI CONTA L’ECONOMIA: CINA E INDIA SONO I PRINCIPALI CLIENTI DEL PETROLIO DI TEHERAN E SE “BIBI” COLPISCE I SITI PETROLIFERI IRANIANI PUO’ TERREMOTARE L’ECONOMIA GLOBALE – BIDEN CHIAMA NETANYAHU E GLI CHIEDE DI NON TOCCARE I GIACIMENTI…