ALITALIA DECOLLA VERSO PARIGI (MA GLI EMIRATI ARABI RESTANO IN GIOCO) - FINO AL PROSSIMO OTTOBRE I PICCOLI AZIONISTI POTRANNO VENDERE SOLO AD AIR FRANCE/KLM - I FRANCESI INTERESSATI ALL’ACQUISTO MA ASPETTANO IL DOPO ELEZIONI (E SPERANO CHE I CONTI PEGGIORINO ANCORA) - ETIHAD AIRWAYS NON SMENTISCE L’INTERESSE MA NON LITIGA CON GLI “AMICI” PARIGINI - RAGNETTI SPERA NELLE ROTTE BRASILIANE - COLANINNO INCASSA…

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Antonella Baccaro per il "Corriere della Sera"

Non sembra riuscita la manovra dei piccoli azionisti Alitalia per accelerare la dismissione delle loro quote a Air France-Klm in concomitanza con la scadenza, sabato prossimo, del lock-up che finora ha impedito loro di disfarsene.

alitalia logo passeggeroalitalia logo passeggero

Anche perché in realtà il vincolo vero e proprio scade a ottobre prossimo: soltanto allora verrà meno il diritto di prelazione che ciascun socio può vantare nei confronti di un altro che voglia vendere, ma anche l'obbligo che il passaggio di quote venga sanzionato dal consiglio di amministrazione. Insomma, semmai qualcuno volesse forzare la mano e vendere a un'altra compagnia, Air France-Klm, socio al 25%, potrebbe ancora esercitare il proprio diritto e bloccare tutto.

airfranceairfrance

Quanto a Etihad, la compagnia degli Emirati arabi che qualcuno quota come alternativa ai franco-olandesi, ieri non ha smentito il proprio interesse: «La nostra politica - ha detto il portavoce - è quella di non commentare le indiscrezioni. Etihad Airways continua a guardare alle opportunità di investimento che ci potrebbe essere in altre compagnie aeree come evoluzione positiva della sua strategia di partnership».

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Ma anche Etihad in realtà non sembra poter contrastare Air France-Klm, prima di tutto perché la maggioranza di Alitalia non potrebbe essere venduta a un soggetto extraeuropeo senza che la compagnia perda i propri diritti di volo. Ma anche perché Etihad ha ottimi rapporti con Air France-Klm, cui potrebbe semmai dare una mano nella conquista di Alitalia, acquistando una parte delle quote che si renderanno disponibili.

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Ma tutto questo non dovrebbe avvenire prima della fine dell'anno. La compagnia franco-olandese inizierà i propri colloqui con Alitalia solo dopo le elezioni, forse per evitare di incappare per la seconda volta in quel periodo di incertezza politica, tra un governo e l'altro, che compromise l'acquisto di Alitalia nel 2008. Secondo altre voci, i transalpini preferirebbero rinviare il più possibile anche per consolidare i propri conti e magari per approfittare di un eventuale peggioramento di quelli della compagnia italiana.

ragnettiragnetti ANDREA RAGNETTI E ROBERTO COLANINNOANDREA RAGNETTI E ROBERTO COLANINNO

Contro questa prospettiva sta lavorando l'amministratore delegato Andrea Ragnetti, il cui obiettivo è quello di recuperare terreno puntando sulla prossima estate e sull'apertura di nuove rotte, come quella di Fortaleza, in Brasile, che dovrebbe partire a metà gennaio.
Nell'ultimo consiglio di amministrazione però Ragnetti ha dovuto fare i conti con gli azionisti, soprattutto i più piccoli, che non credono in una reale possibilità di migliorare i bilanci in un anno di profonda recessione. La loro preoccupazione è emersa con chiarezza durante il consiglio, insieme con le critiche per la gestione della Freccia alata, considerata troppo esclusiva.

Il prossimo consiglio si terrà a fine febbraio e sarà quello che approverà i conti del 2012, in quella sede Ragnetti dovrà convincere gli azionisti della possibilità di migliorare le prospettive. A scommettere su un'imminente arrivo dei franco-olandesi resta la Borsa che anche ieri ha premiato il titolo di uno dei maggiori azionisti, nonché presidente, Roberto Colaninno, cui fa capo l'Immsi che ieri ha guadagnato il 2,2%.

 

 

 

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