LA BORSA GODE (+2,2%) COL GOVERNO DEMO-LETTIANO

Male Fiat (-1,2%) con i conti sotto le attese, e Rcs (-2,5%) con la guerra tra gli azionisti - Bankitalia: famiglie sempre meno ricche - Marpionne: bene governo, basta austerity (ma non era un fan di Monti?) - Bpm resta cooperativa - Luxottica, per Guerra crescerà ancora…

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1- SPREAD BTP CHIUDE IN CALO A 270 PUNTI BASE
(ANSA) - Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco chiude in netto calo a 270 punti base dai 285 punti di venerdì. Il tasso sul decennale del Tesoro cala al 3,91%. In discesa anche il differenziale della Spagna, a 294 punti col tasso sui Bonos al 4,13%.

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2- BORSA: MILANO (+2,2%) GUIDA L'EUROPA NEL GIORNO DEL NUOVO GOVERNO
Radiocor - Piazza Affari guida una seduta all'insegna degli acquisti tra le Borse europee: Milano, anche grazie al calo dello spread a ridosso di 270 punti base, chiude a +2,2% trascinato dai titoli bancari, oltre che da Mediaset (+4,7%) e A2A (+6,1%). Nel giorno della fiducia al nuovo Governo, la migliore del listino e' Mps (+6,9%), anche se tra i titoli piu' brillanti spiccano anche Pirelli (+4,3%) e Telecom Italia (+3,7%) in attesa di una decisione sul dossier H3G. Brillano anche le utility con Terna (+2,1%) che tocca i nuovi massimi storici.

ENRICO LETTA ALLA CAMERA TRA ALFANO E BONINOENRICO LETTA ALLA CAMERA TRA ALFANO E BONINO

In coda al listino, invece, Bpm (-3,9%) dopo la bocciatura del voto a distanza per la prossima assemblea dei soci e Fiat (-1,2%) che paga la trimestrale sotto le attese. Sul mercato valutario l'euro si attesta a 1,31 dollari mentre il petrolio recupera l'1,3% con il Wti a 94,19 dollari al barile.

Inizio di settimana all'insegna di acquisti per le Borse europee con Milano maglia rosa (+2,2%), seguita da Parigi (+1,5%), Fra ncoforte (+0,7%) e Londra (+0,5%). Il restringimento degli spread periferici spinge a Milano i titoli bancari: oltre a Mps (+6,9%), volano Mediolanum (+3,7%), Ubi Banca (+3,4%) e Bper (+3,3%). A2A (+6,1%) prosegue il rally dai conti 2012 che l'ha vista ormai guadagnare il 50% mentre Mediaset (+4,7%) festeggia uno scenario politico di stabilita' con l'alleanza Pd-Pdl per il nuovo Governo nato oggi.

Tra gli altri titoli da segnalare, Intesa Sanpaolo e Unicredit guadagnano circa il 2,5% mentre Terna (+2,1%) tocca i nuovi massimi storici. In coda allu blue chip, invece, Bpm (-3,9%) che vede sorgere ostacoli sulla trasformazione in spa e Fiat (-1,2%) con una trimestrale in utile di 31 milioni ma sotto le attese degli analisti. Sul resto del listino, Rcs (-2,5%) paga le nuove tensioni sull'aumento di capitale. Per dare uno sguardo all'estero, a Parigi brillano le utility con Edf (+3,1%) e Gdf (+2,5%) mentre a Francoforte spiccano forti acquisti sul settore auto con Volkswagen (+2,6% ) e Bmw (+1,8%).

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3- E17: RISPARMIO FAMIGLIE IV TRIM 2012 AL 12,2%, MINIMO DAL 1999
Radiocor - Nel quarto trimestre 2012 il tasso di risparmio delle famiglie nell'Eurozona e' sceso a quota 12,2% contro 12,8% nel terzo. Si tratta del minimo dal 1999, ha indicato Eurostat. Nella Ue calo al 10,7% dopo 11%.

4- BANKITALIA:CRISI DURA PER IMPRESE,FAMIGLIE MENO RICCHE
Andrea D'Ortenzio per l'ANSA - Le aziende ricevono i colpi più duri dalla crisi economica, mentre le famiglie riescono ancora a far fronte al pagamento dei mutui sebbene la loro ricchezza si eroda sia per il calo dei prezzi delle case che per le cessioni di attività e strumenti finanziari. La Banca d'Italia nel suo rapporto individua nel calo del Pil la principale minaccia alla stabilità finanziaria del Paese, ma segnala anche elementi positivi ad esempio sul fronte della finanza pubblica, che può vantare un avanzo primario, un sistema delle pensioni fra i pochi al mondo in equilibrio e un ritorno degli investitori stranieri sui titoli di Stato con "flussi consistenti".

L'altra 'colonna' del sistema, le banche, accusa la crescita delle sofferenze sui crediti che, dopo la revisione delle stime del Pil, ora non accennano a diminuire. Tuttavia a Via Nazionale si rileva con soddisfazione come l'Fmi abbia riconosciuto di recente la solidità del sistema accogliendo anche i rilievi dell'istituto centrale sulla metodologia per calcolare l'incidenza sui crediti.

CRISI AZIENDE CHIUDONOCRISI AZIENDE CHIUDONO

Una visione che però ancora vizia e distorce molti analisti stranieri e i loro report, e che la Banca d'Italia cerca ora di correggere dimostrando come, se si escludono i prestiti coperti interamente da garanzie (come negli altri Paesi), la situazione migliori di molto. Le perdite maggiori per gli istituti di credito arrivano così dal comparto delle costruzioni, campo in cui le banche sono anche esposte direttamente. Le imprese del settore mostrano i maggiori rialzi di nuove sofferenze.

Una boccata d'ossigeno alle aziende italiane potrebbe arrivare dal pagamento dei debiti Pa purché, ammonisce Bankitalia, vi sia una rapida attuazione e poi si rispetti il massimo di 60 giorni della direttiva Ue. L'istituto centrale non vede poi un credit crunch maggiore a carico delle pmi, ricordando però che queste non possono far ricorso al canale delle obbligazioni. Più in generale le aziende vedono crescere la cautela delle banche nell'erogazione del credito.

Gli istituti italiani in ogni caso, seppure aumentano la raccolta, non stanno restituendo i fondi erogati dalla Bce nei due maxi Ltro, "vista l'incertezza" nell'accesso ai mercati all'ingrosso. Certo le banche aumentano gli acquisti di titoli di Stato (a fine 2012 erano 321 miliardi), ma la percentuale rispetto al portafoglio é del 44%, lontano dal 70% di fine anni '90. La loro liquidita' rimane vulnerabile a nuovi tagli del rating. Tornando infine alle famiglie, il rapporto quantifica in 17 miliardi la minore ricchezza finanziaria registrata nei primi nove mesi del 2012.

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L'indebitamento, già peraltro ridotto rispetto alla media internazionale, si riduce anche per effetto di meno mutui sottoscritti. La quota delle famiglie 'vulnerabili' (quelle in cui il reddito disponibile è inferiore alla media e i costi del debito superiori al 30% delle entrate) é stabile al 16%. La minaccia maggiore è così il prolungarsi della fase di contrazione del reddito.

5- FISCO: NEL 2013 AL LAVORO UNA SETTIMANA IN PIU' PER PAGARE LE TASSE
Radiocor - Nel 2013 un contribuente tipico italiano deve lavorare fino al 10 luglio prima di tenere per se' tutte le entrate, non dovendo piu' contribuire al fisco. E' quanto risulta dal rapporto dell'istituto di ricerca di Bruxelles New Direction e dell'Institute economique Molinari di Parigi. L'anno scorso ha dovuto lavorare fino al 3 luglio. I due istituti chiamano questa data 'giornata della liberazione dalla tasse'.

Si tratta, secondo i due istituti, del tasso di imposizione fiscale reale che dal 44,11% nel 2012 e' passato al 45,06%. Agli antipodi si trovano Cipro (14 marzo) e Belgio (8 agosto). L'Italia e' sesta posizione nella graduatoria dei paesi a maggiore tassazione 'reale', preceduta da Belgio, Francia, Austria, Ungheria e Germania. Nulla dice il rapporto sulle differenze nella qualita' dell'uso delle risorse pubbliche.

MARCHIONNE EZIO MAURO resizer jspMARCHIONNE EZIO MAURO resizer jsp

6- GOVERNO: MARCHIONNE, BENE NUOVO ESECUTIVO, ORA BASTA AUSTERITY
Radiocor - 'Sono incoraggiato da quanto visto nel fine settimana' con la risoluzione dello stallo politico in Italia. Cosi' il numero uno di Ch rysler Sergio Marchionne ha fatto riferimento all'insediamento del nuovo governo a due mesi dalle elezioni inconcludenti dello scorso fine febbraio. 'Iniziamo a vedere un ritorno di una volonta' in Europa' a fare meno affidamento a quella che e' stata la parola chiave: 'austerita''.

MARIO MONTI SERGIO MARCHIONNE JOHN ELKANNMARIO MONTI SERGIO MARCHIONNE JOHN ELKANN

'Abbiamo provato la medicina', ha continuato il manager italo-canadese, una medicina 'che sta uccidendo la base'. Per Marchionne serve trovare un nuovo approccio oltre a quello dell'austerita' per facilitare l'attivita' economica cosi' da 'fare ripartire il motore'. Secondo Marchionne, 'l'Europa si trova a fare due scelte difficili': una riguarda l'austerita', che deve diventare 'una seconda priorita''. L'altra e' il riconoscimento del fatto che 'l'euro a questi livelli e' probabilmente lo strumento meno competitivo che l'Europa ha da offrire'. Il manager ha fatto qui riferimento agli effetti dovuti per esempio all'ampio piano di stimolo monetario adottato dalla banca centrale giapponese, che ha provocato un rafforzamento della valuta unica contro lo yen, rendendo l'export europeo piu' costoso non solo agli occhi dei consumatori giapponesi ma anche di quelli internazionali.

MONTI E MARCHIONNE A MELFIMONTI E MARCHIONNE A MELFI

Anche in scia al fatto che la Bce ha un mandato diverso rispetto agli altri istituti centrali come la Federal Reserve, 'siamo cosi' sfasati con il resto dell'attivita' economica nel mondo', ha aggiunto Marchionne, 'che i leader competenti devono ripensare attentamente la questione' perche' altrimenti 'il processo di ripresa e' a rischio'.

7- FIAT: CHRYSLER, UTILE NETTO I TRIMESTRE -64,9% A 166 MLN DLR
Radiocor - Nel primo trimestre del 2013, il gruppo Chrysler ha registrato utili netti a 166 milioni di dollari, in calo del 64,9% rispetto ai 473 milioni di dollari messi a segno nello stesso periodo dell'anno scorso. Come spiegato dalla controllata americana di Fiat in un comunicato, 'i risultati sono stati condizionati da un calo delle consegne di veicoli cosi' come da costi industriali legati al lancio di vari prodotti chiave e dai consegne piu' contenute in Europa e America Latina anche se le vendite retail in Nord America restano solide'. Nel periodo, i ricavi netti hanno raggiunto quota 15,4 miliardi di dollari contro i 16,4 miliardi di un anno fa.

JOHN ELKANN - MARIO MONTI - SERGIO MARCHIONNEJOHN ELKANN - MARIO MONTI - SERGIO MARCHIONNE

8- CHRYSLER; MARCHIONNE, TRIMESTRE NON SPETTACOLARE
(ANSA) - "Non è stato un trimestre spettacolare, ce lo aspettavamo" anche se "ci auguravamo fosse un po' meglio". Lo afferma l'amministrazione delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, commentando i risultati di Chrysler dei primi tre mesi.

9- FIAT, UTILE I TRIMESTRE CALA A 31 MLN, RICAVI A 19,8 MLD (-2%)
(LaPresse) - Il gruppo Fiat ha chiuso il primo trimestre del 2013 con un utile in calo a 31 milioni di euro dai 262 milioni dello stesso periodo dello scorso esercizio. I ricavi del gruppo Fiat, pari a 19,8 miliardi di euro, sono in calo del 2% su base annua, "ma in linea con lo scorso anno a parità di cambi di conversione" perché la crescita di America Latina, Asia e dei marchi di lusso e sportivi ha pressoché compensato i cali in Nord America ed Europa. E' quanto si legge in una nota del Lingotto.

MARIO MONTI TIENE UN DISCORSO ALLO STABILIMENTO FIAT DI MELFIMARIO MONTI TIENE UN DISCORSO ALLO STABILIMENTO FIAT DI MELFI

Il risultato della gestione ordinaria del gruppo Fiat è pari a 618 milioni di euro, a fronte degli 806 milioni dello stesso periodo del 2012, mentre l'indebitamento netto industriale alla fine del primo trimestre 2013 si attesta a 7,1 miliardi di euro, in aumento di 560 milioni rispetto al 31 marzo dello scorso anno. La liquidità si attesta a oltre 21 miliardi di euro.

Fiat ha consegnato a livello globale 1,017 milioni di veicoli a fronte degli 1,019 di un anno prima. Il fatturato dell'area del Nord America è sceso del 3% a 10 miliardi di euro e l'Europa è in calo del 4% rispetto al 2012 a 4,4 miliardi di euro. L'America Latina ha riportato ricavi per 2,5 miliardi di euro, nominalmente ridotti del 5%, ma in crescita del 6% a cambi costanti e l'Asia-Pacifico è in progresso di oltre il 35% a 1 miliardo di euro. I ricavi dei marchi di lusso e sportivi sono pari a 0,7 miliardi di euro, in crescita del 4% rispetto al primo trimestre del 2012, trainati da Ferrari. Per i componenti e mezzi di produzione i ricavi sono stati pari a 1,9 miliardi di euro, in calo del 4% sul primo trimestre 2012.

Il Lingotto ha inoltre confermato i target per il 2013. Il gruppo Fiat punta a ricavi nell'intervallo tra 88 e 92 miliardi di euro, un utile della gestione ordinaria nell'intervallo tra 4 e 4,5 miliardi, un utile netto nell'intervallo tra 1,2 e 1,5 miliardi e un indebitamento netto industriale di circa 7 miliardi.

10- BPM: PIANO ANTI SPA, RESTA COOP, CDG AGLI AZIONISTI DI CAPITALE
Radiocor - Difendere il modello cooperativo della Banca Popolare di Milano, assegnando allo stesso tempo agli azionisti di capitale poteri esclusivi di gestione. Questi gli obiettivi del piano 'Idea!', di cui Radiocor e' in grado di presentare i dettagli, presentato da tre consiglieri di sorveglianza nel corso del cds del 4 aprile scorso in contrapposizione al progetto di trasformazione in spa. Il piano prevede un cds da 15 componenti, eletto con il voto capitario.

LA SEDE DELLA BPM - BANCA POPOLARE DI MILANO - A PIAZZA MEDA A MILANOLA SEDE DELLA BPM - BANCA POPOLARE DI MILANO - A PIAZZA MEDA A MILANO

Otto consiglieri sarebbero tratti dalla lista di maggioranza, due da quella di minoranza, due sarebbero i rappresentanti di Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e Credit Mutuel, mentre gli ultimi tre sarebbero espressione degli azionisti di capitale. La proposta dei nomi da eleggere in consiglio di gestione (che avrebbe da 5 a 9 componenti) spetterebbe a un comitato nomine formato dai 3 rappresentanti degli azionisti di capitale e dal presidente del cds, quest'ultimo senza diritto di voto .

Al cds sarebbero assegnati piu' forti poteri di controllo sul cdg rispetto a quelli previsti dall'attuale governance Bpm. La presentazione del piano e' stata duramente contestata dal presidente del cdg, Andrea C. Bonomi. Secondo Bonomi l'iniziativa dei consiglieri mette a rischio la stabilita' della banca e l'aumento di capitale da 500 milioni che sara' esaminato dai soci il 22 giugno.

11- RISANAMENTO: CONSOB INTERVIENE,CONFERMATO INTERESSE QATAR PER FRANCIA
Radiocor - Consob interviene sull'assemblea di Risanamento per chiedere chiarimenti alla societa' su alcune questioni, fra cui le trattative su Santa Giulia e sul patrimonio immobiliare francese il cui valore e' stimato attorno al miliardo di euro. A rispondere e' stato, in apertura della riunione dei soci, il presidente Daniele Discepolo che ha spiegato che 'Qatar Holding ha fatto pervenire una manifestazione di interesse su tutto il restante patrimonio immobiliare francese (un immobile e' stato ceduto nei mesi scorsi, ndr) a un valore piu' elevato rispetto a quello stimato dai periti'.

LEMIRO DEL QATAR E SUA MOGLIE MOZHALEMIRO DEL QATAR E SUA MOGLIE MOZHA

Sempre Qatar Holding si e' detta disponibile e 'investire piu' di 100 milioni in Santa Giulia', l'area di sviluppo immobiliare per la quale c'e' un'esclusiva con Idea Fimit del gruppo De Agostini. Al momento sul patrimonio francese non sono state concesse 'ne' esclusive ne' due diligence', ha proseguito Discepolo e 'nessuna delibera e' stata assunta sul patrimonio immobil iare francese'. Tuttavia, 'la societa' sta valutando la cessione del patrimonio immobiliare francese'.

12- LUXOTTICA: GUERRA, 'PROSPETTIVE DI CRESCITA PIU' CHE BUONE'
Radiocor - 'Pensiamo che le prospettive di crescita di Luxottica per il 2013 siano piu' che buone'. Lo ha detto l'a.d., Andrea Guerra, nel corso del l'assemblea degli azionisti che si e' tenuta a Milano. 'Abbiamo dato all'esercizio in corso - ha sottolineato - il titolo 'che il 2013 sara' la naturale evoluzione del 2012'. In Luxottica c'e' ottimismo anche guardando oltre l'esercizio in corso. Lo scorso anno, ha aggiunto infatti il manager, 'e' stato molto bello e crediamo che questa evoluzione possa continuare negli a venire'.

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Tra i punti a sostegno di questa visione Guerra ha citato 'il fatto che abbiamo la fortuna di stare in un'industria nuova' che beneficia del supporto della crescita demografica mondiale. In particolare, ha detto, 'tra dieci anni mezzo miliardo di persone che oggi non li portano indosseranno occhiali'. Manca una penetrazione piu' approfondita dei mercati evoluti e, infine, che la crescita esponenziale di quelli emergenti.

 

 

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