CAIRO VINCE PURE IN TRIBUNALE - IL TAR RESPINGE DEFINITIVAMENTE I RICORSI PRESENTATI DA BONOMI & SOCI, SCONFITTI NELLA SCALATA AL 'CORRIERE' - LEGITTIMA LA DECISIONE CONSOB DI NON SOSPENDERE L'OPAS - DELLA VALLE PRONTO A COLLABORARE CON URBANO

Condividi questo articolo


 

andrea bonomi andrea bonomi

Dal 'Corriere della Sera'

 

Si chiude ogni contenzioso in Rcs tra il nuovo azionista di maggioranza Urbano Cairo e i soci storici promotori della contro Opa in Piazza Affari sul gruppo del Corriere della Sera. Con tre dispositivi paralleli pubblicati sabato 26 novembre, il Tar del Lazio ha respinto altrettanti ricorsi presentati da Diego Della Valle, dal presidente di Pirelli Marco Tronchetti Provera e da International Media Holding, il veicolo dell' Opa costituito da Andrea Bonomi e partecipato anche da Mediobanca e UnipolSai.

 

La compagine che rappresenta il 24% circa del capitale di Rcs aveva chiesto l' annullamento del comunicato e della delibera con i quali la Consob esprimeva il 22 luglio scorso «la non sussistenza dei presupposti per la sospensione cautelare» dell' offerta Cairo e l' accertamento di violazioni «o comunque dell' esistenza di un "fondato sospetto"» di violazioni del Testo Unico della Finanza in corso di svolgimento dell' operazione sul mercato.

 

MARCO TRONCHETTI PROVERA MARCO TRONCHETTI PROVERA

I magistrati componenti il collegio giudicante (Leonardo Pasanisi presidente, Francesco Arzillo estensore, Stefano Toschei consigliere), che ai primi di settembre aveva già respinto la richiesta di adozione di provvedimenti urgenza, hanno confermato la legittimità della decisione della Consob di non fermare l' Opas (offerta pubblica di acquisto e scambio) annunciata l' 8 aprile e conclusa a fine luglio con l' acquisizione da parte dell' editore de La7 del 60% circa delle azioni di Rcs.

 

Di grande rilevanza per Cairo, e per gli advisor legali (lo studio BonelliErede) e finanziari (Banca Imi ed Equita) dell' operazione è il rigetto da parte del Tar della richiesta di accertamento di violazione delle norme che regolano le offerte pubbliche. Le ragioni, si legge nel dispositivo, «saranno esposte in motivazione».

 

urbano cairo diego della valle urbano cairo diego della valle

Su richiesta dei ricorrenti, la pubblicazione del dispositivo è stata anticipata di qualche giorno rispetto al calendario inizialmente previsto e sembra a questo punto del tutto superata anche l' ipotesi di un' impugnazione della delibera di nomina del consiglio di amministrazione e dello stesso Cairo, presidente e amministratore delegato di Rcs.

 

Da parte sua, Diego Della Valle, il secondo socio con il 7,32% delle azioni e componente del nuovo consiglio di amministrazione ha dichiarato pubblicamente la volontà di collaborare con Cairo alla crescita del gruppo editoriale.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – COME MAI NETANYAHU HA CACCIATO IL POPOLARISSIMO MINISTRO DELLA DIFESA ISRAELIANO, YOAV GALLANT? LA RICHIESTA DI UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE 2023 DI GALLANT AVREBBE MANDATO FUORI DI TESTA “BIBI” – LE MALDICENZE A TEL AVIV: GLI OO7 DELLO SHIN BET E IL PREMIER AVREBBERO LASCIATO MANO LIBERA AD HAMAS DI PROPOSITO, AFFINCHÉ LA STRAGE OFFRISSE UN PRETESTO PER SPIANARE DEFINITIVAMENTE GAZA - CHE SUCCEDE A GAZA CON TRUMP ALLA CASA BIANCA? DUE COSE SONO CERTE: AL TYCOON NON GLIENE FREGA NIENTE DEL MEDIORIENTE, E DETESTA L’IRAN....

DAGOREPORT – GLI OBAMA, I CLINTON E LE PELOSI HANNO SULLA COSCIENZA LA BRUCIANTE SCONFITTA DI KAMALA HARRIS (UNA CHE ALLE PRIMARIE DEM DEL 2020 ARRIVÒ ULTIMA) - CON IMPERDONABILE RITARDO HANNO AGITO PER TROVARE UN SOSTITUTO DI JOE BIDEN - LO STATO COGNITIVO DEL PRESIDENTE ERA NOTO A TUTTI DA ANNI: BASTAVA FARGLI FARE UN PASSO INDIETRO PER TEMPO E COSTRUIRE UNA CANDIDATURA LEGITTIMATA DALLE PRIMARIE, ANZICHE' IMPOSTA, A TRE MESI DAL VOTO, DAL TIGNOSO BIDEN (O PASSO IL TESTIMONE ALLA MIA VICE O NON MI RITIRO DALLA CORSA)...

DAGOREPORT – PER DIMOSTRARE CHE È CAMBIATA L’ARIA AL CSM, LA MELONA HA VOLUTO FORZARE LA MANO INCONTRANDO IN SEGRETO IL VICEPRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI - MA LA STATISTA DEL COLLE OPPIO HA DIMENTICATO UN DETTAGLIO FONDAMENTALE: IL CAPO DEL CSM È IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. E MATTARELLA, PUR AVVERTITO INFORMALMENTE, HA PRESO MALISSIMO L'IRRITUALE VISITA DEL SUO VICE PINELLI A PALAZZO CHIGI. E IL SOLITO UCCELLINO HA SPIFFERATO TUTTO – È L’ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DEL RAPPORTO DISASTROSO DI “IO SO’ GIORGIA” CON IL DEEP STATE - LA VERA DIFFERENZA TRA LA “NANA MALEFICA” (COPY CROSETTO) E BERLUSCONI? MANTOVANO NON È GIANNI LETTA…

DAGOREPORT – QUANDO IL NOVELLO SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO, MARK RUTTE, DICE: “CONTINUEREMO A ESSERE A FIANCO DELL’UCRAINA”, LO SA CHE IL PRIMO ''AZIONISTA'' DELLA NATO DA GENNAIO SARÀ TRUMP? - E TRUMP HA GIA' ANNUNCIATO CHE VUOLE CHIUDERE SUBITO LA GUERRA CEDENDO A PUTIN IL DONBASS E CRIMEA E COSTRINGENDO ZELENSKY ALLA PACE, MINACCIANDO DI TOGLIERGLI ARMI E SOLDI - A QUEL PUNTO, CHE FARÀ L’UNIONE EUROPEA? E LA TURBO-FAN DI KIEV GIORGIA MELONI, DA BRAVA CAMALEONTE, S’ADEGUERÀ ALLA NUOVA LINEA TRUMPIANA O RIMARRÀ ABBRACCIATA A ZELENSKY?

DAGOREPORT – DITE ADDIO ALLA MELONI BIDENIZZATA: ARRIVA TRUMPONE E LA DUCETTA CAMALEONTE SI TRASFORMERÀ NELLA PIÙ FEDELE FAN DEL CIUFFO ARANCIONE DI MAR-A-LAGO – GRAZIE AI BUONI UFFICI DI ELON MUSK, CON CUI “COLTIVA LA SUA RELAZIONE” (“LE MONDE” DIXIT), LA PREMIER AVRÀ GIOCO FACILISSIMO PER RIENTRARE NEL CUORE DEL TYCOON. CHE FINIRÀ PER PRIVILEGIARE IL RAPPORTO CON “I AM GIORGIA”, A DISPETTO DI QUELLO COL SUO FOLLOWER ITALIANO NUMERO UNO, MATTEO SALVINI - QUESTIONE DI POTERE: LA MELONI È PREMIER E PUÒ ESSERE UN CAVALLO DI TROIA UTILE IN UE. IL "PATRIOTA" SALVINI A BRUXELLES NON CONTA UN CAZZO...