Estratto dell’articolo di Andrea Greco per “la Repubblica”
Il prossimo varo del decreto Sostegni bis, con i nuovi aiuti fiscali miliardari alle banche che si fondono entro giugno 2022, sarà decisivo nel determinare gli abbinamenti, rafforzando il "secondo polo" (Unicredit) o il "terzo", centrato su Banco Bpm e Bper.
Non necessariamente insieme: anche perché risulta da più fonti che da due mesi Carlo Cimbri, leader di Unipol che comanda in Bper, ha interrotto i colloqui con l' ad dei milanesi Giuseppe Castagna (…).
La bozza di decreto, che estende al giugno 2022 la trasformazione in capitale delle attività fiscali differite, estende anche da uno a tre anni il periodo "di cantiere" per convertire in patrimonio questi crediti incerti per tempi e incassi (le "Dta").
La bozza ha poi alzato, dal 2% al 3% dell' attivo totale della banca da fondere, l' incentivo massimo: un +50% che favorisce banche con più Dta, e più cumulabili con quelle delle "prede".
Come Unicredit, che otterrebbe un miliardo in più di capitale in caso di nozze sia con Mps (3,4 miliardi di incentivi), sia con Banco Bpm (circa 4 miliardi). (...)
Risulta da più ricostruzioni che Giuseppe Castagna, pubblicamente impegnato da mesi a negoziare con chiunque, ma anche convinto assertore di un "terzo polo", abbia letto tra le righe della bozza una cospirazione contro il suo disegno, e un assist del Tesoro ad Andrea Orcel, nuovo ad di Unicredit, che così avrebbe tre anni, e doppi incentivi da 7 miliardi netti, per inghiottire almeno parte della rete Mps, e l' intero boccone Banco Bpm, che in teoria potrebbe fargli più gola.
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