CHI VIVENDI VEDRÀ - IL TRIBUNALE DI MILANO RINVIA (DI NUOVO) L' UDIENZA PER LA CAUSA INFINITA TRA MEDIASET E VIVENDI SULLA COSTITUZIONE DELLA HOLDING OLANDESE “MEDIA FOR EUROPE” - MERCOLEDÌ CI SARÀ UN’ALTRA UDIENZA A MILANO, MA NON CI SONO TEMPI CERTI SULLA DECISIONE. IN PIÙ RESTA APERTO IL FRONTE SPAGNOLO, PERCHÉ IL TRUST SIMON FIDUCIARIA E VIVENDI HANNO FATTO RICORSO SEPARATAMENTE. COME ANDRÀ A FINIRE?

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Adriano Bascapè per “Libero Quotidiano”

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Nuova udienza per la causa infinita tra la francese Vivendi e Mediaset e nuovo rinvio. Il giudice del tribunale civile di Milano Elena Riva Crugnola si è riservata, al termine dell' udienza durata circa tre ore, di decidere sul contenzioso per la costituzione della holding olandese Media for Europe.

 

Nell' udienza precedente il giudice aveva accorpato in un' unica causa il ricorso presentato dai francesi per annullare quanto deciso dall' assemblea Mediaset del 4 settembre 2019 e le delibere assunte dall' assemblea del 10 gennaio scorso. Al centro del contendere lo statuto e i diritti di Vivendi come socio di minoranza all' interno di Mediaset for Europe. La prima assemblea ha dato vita alla holding destinata, nei progetti del vice presidente e ad Piersilvio Berlusconi, a guidare un grande gruppo televisivo europeo. La seconda assemblea, invece, ha modificato lo statuto di MfE, andando incontro ad alcuni rilievi mossi dalla stessa Vivendi, cambiamenti che sono stati impugnati però da Simon Fiduciaria.

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TEMPI INCERTI

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Ma l' ennesima puntata giudiziaria che vede contrapposte la famiglia Berlusconi e il finanziere bretone Vincent Bolloré si tinge di giallo. «Vogliono trasformare Mediaset in un Vietnam», si sarebbe lasciato sfuggire uno degli avvocati presenti all' udienza che si è svolta a porte chiuse. Il giudice non ha fornito indicazioni sui tempi della decisione che potrebbe arrivare già la prossima settimana quando è in programma mercoledì prossimo, in Spagna, l' assemblea di Mediaset.

 

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Simon Fiduciaria, il trust in cui Bolloré ha fatto confluire le partecipazioni eccedenti il 9,9% del capitale Mediaset e Vivendi - assieme i due soggetti arrivano quasi al 30% del capitale - avevano fatto ricorso separatmente contro le delibere assunte dalle due assemblee del Biscione. Una causa riguardava la costituzione della holding di diritto olandese in cui sono destinate a confluire le attività italiane e spagnole di Mediaset. La seconda causa era contro le modifiche statutarie, giudicate insufficienti.

 

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Nel corso dell' udienza di ieri che ha riunito i due procedimenti, le parti hanno illustrato le loro posizioni e la fase della discussione si può considerare esaurita. Il giudice, da quanto hanno ipotizzato i legali di Mediaset e di Vivendi, dovrebbe arrivare ad una decisione entro la prossima settimana, verosimilmente prima del 5 febbraio, mercoledì, data in cui è stata fissata l' assemblea spagnola del Biscione che anticipa di un giorno un' udienza tra Mediaset e Vivendi davanti al Tribunale di Madrid, fissata per il 6 febbraio. Dunque resta aperto pure il fronte giudiziario spagnolo.

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I TRE SCENARI Sono sostanzialmente tre le strade che il giudice Crugnola può decidere di percorrere. Potrebbe respingere i ricorsi di Vivendi e Simon Fiduciaria, consentendo in questo modo a Mediaset di applicare le delibere contestate dai francesi, dando così il via libera a Media for Europe.

 

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Al contrario (seconda strada), potrebbe accogliere le richieste di Bolloré, bloccando di fatto gli esiti delle assemblee del Biscione. O, terza ipotesi, potrebbe decidere di congelare i ricorsi in attesa della decisione della Corte di giustizia europea, che dovrà a sua volta pronunciarsi sul ricorso di Vivendi relativo all' illegittimità del Testo unico della radiotelevisione (Tumsar), norma in base alla qual l' Agcom ha intimato al gruppo di Bolloré, già azionista di Tim, di non salire oltre il 9,9% in Mediaset e di conferire la restante quota del 19,9% a Simon Fiduciaria.

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Una posizione, quest' ultima, che è stata sottolineata anche nel corso dell' udienza dal pool di legali di Vivendi, guidati da Giuseppe Scassellati Sforzolini.

 

Sul fronte opposto, gli avvocati di Mediaset, guidati da Sergio Erede, hanno sottolineato davanti al giudice come i cambiamenti apportati allo statuto di Mediaset for Europe con l' assemblea del 10 gennaio scorso abbiano di fatto già superato le riserve dei francesi. Adesso spetterà alla Crugnola cercare di mettere un punto fermo nella contesa tra le due media company. Qualora dovesse optare per il rinvio il Vietnam di cui ha parlato uno dei legali del Biscione rischierebbe di trasformarsi in realtà.

 

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