CONFINDUSTRIA: LA GIUNTA VOTA SQUINZI E LA SQUADRA. 102 A FAVORE, 22 ASTENUTI, 21 CONTRARI - BOMBASSEI: “NIENTE LOTTE, IL MIO È UN GRUPPO DI PENSIERO” - MILANO TORNA IN CALO (-0,1%) CON TELECOM E FIAT - BOND SPAGNOLI, RENDIMENTI IN RIALZO - POSTE ITALIANE, RISCHIO DI 12MILA NUOVI “ESUBERI” - GHIZZONI: MEGLIO I CONTI NELLA SECONDA METÀ 2012 - NOKIA NEL BARATRO: 930 MLN € DI PERDITE IN UN SOLO TRIMESTRE - CARIGE, UN CDA CON ETÀ MEDIA 71 ANNI - DUE DIMISSIONI DA IMPREGILO, PACE TRA GAVIO E SALINI?...

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1 - CONFINDUSTRIA: OK GIUNTA SQUADRA E PROGRAMMA SQUINZI CON 102 VOTI
Radiocor - La giunta di Confindustria ha approvato la squadra e il programma del presidente designato, Giorgio Squinzi, con 102 voti a favore, 22 aste nuti e 21 voti contrari.

GIORGIO SQUINZI ALBERTO BOMBASSEIGIORGIO SQUINZI ALBERTO BOMBASSEI

2 - CONFINDUSTRIA: LA SQUADRA DI SQUINZI, A DOLCETTA RELAZIONI INDUSTRIALI
Radiocor - Sara' Stefano Dolcetta il vice presidente di Confindustria della squadra di Giorgio Squinzi incaricato per le Relazioni industriali. O ltre a Dolcetta, i nuovi vice presidenti di viale dell'Astronomia saranno: Diana Bracco (Ricerca e Innovazione), Aurelio Regina (Sviluppo economico), Gaetano Maccaferri (Politiche regionali e semplificazione), Antonella Mansi (Organizzazione), Aldo Bonomi (Reti di impresa), Ivanhoe Lo Bello (Education), Fulvio Conti (Centro studi), Alessandro Laterza (Mezzogiorno).

STEFANO DOLCETTASTEFANO DOLCETTA

3 - CONFINDUSTRIA: BOMBASSEI, NO LOTTE, PRESIDENTE CHI HA VINTO
(ANSA) - "Chi ha vinto ha vinto e farà' il presidente", dice Alberto Bombassei, della sua competizione con Giorgio Squinzi, presidente designato di Confindustria. In Confindustria "non c'e nessuna spaccatura", sottolinea Bombassei: "Ci sono solo stati due competitori". Intorno al patron di Brembo non è nata "nessuna corrente" solo, dice, "un gruppo di pensiero che voleva dare il suo contributo e lo ha fatto".

4 - SQUINZI, CON MONTI SULLA STESSA LINEA
(ANSA) - "Mi fa piacere vedere che siamo sulla stessa linea e che abbiamo posizioni comparabilì", dice del premier Mario Monti il presidente designato di Confindustria, Giorgio Squinzi. Lo ha detto dopo aver scherzato sul fatto che entrambi, oggi, hanno parlato delle semplificazioni come priorità': "O ha copiato il nostro programma, o non lo so: noi sono mesi che ci stiamo lavorando".

MARIO MONTI MARIANO RAJOYMARIO MONTI MARIANO RAJOY

5 - BORSA MILANO: DI NUOVO IN CALO (-0,1%) CON TELECOM E FIAT
(ANSA) - Torna in territorio negativo Piazza Affari a 4 ore dall'apertura, con il Ftse Mib in calo dello 0,17% a 14.554 punti, frenato da Premafin (-2,97%), Telecom (-2,05%), Mediobanca (-1,34%), Campari (-2,35%) e Fiat (-1,45%). Bene, sul fronte opposto, Fonsai (+4,56%), Banco Popolare (+2,64%), Bpm (+1,72%) e Autogrill (+4,4%), insieme ai bancari Bpm (+2,3%), Banco Popolare (+2,82%) e Unicredit (+0,52%), mentre Intesa Sanpaolo appare invariata.

6 - SPAGNA: COLLOCATI BOND PER 2,541MLD, RENDIMENTO SALE A 5,778%
Radiocor - La Spagna ha collocato bond per 2,541 miliardi di euro, livello superiore alle attese che era al massimo di 2,5 miliardi. Nel dettaglio il Paese ha emesso titoli di stato dieci anni per 1,425 miliardi con il rendimento dei titoli a dieci anni e' salito fino al top di 5,778% dal 5,466% dell'ultima asta. In media i titoli hanno un rendimento di 5,743% (sul secondario i bond avevano un rendimento del 5,789% poco prima dell'asta) e contro il rendimento medio dell'ultima asta del 5,403%.

Il resto dell'importo e' stato collocato sotto forma di titoli a due anni, con il rendimento top che si e' attestato al 3,520% (dal precedente 3,519%) e il rendimento medio al 3,463% (3,495%). La domanda dei titoli a dieci e' stata 2,42 volte superiore all'offerta, mentre quella dei bond a due anni di 3,28 volte.

FEDERICO GHIZZONIFEDERICO GHIZZONI

7 - CONTI PUBBLICI: UE, TARGET AVANZO PRIMARIO 2013 ITALIA COERENTE
Radiocor - L'obiettivo di avanzo primario del Governo italiano per il 2013 'e' in linea e coerente con la linea Ue'. Lo ha indicato il portavoce de lla Commissione europea ribadendo che le stime di crescita sulle quali si fonda l'azione del Governo Monti sono 'coerenti' con quelle di febbraio dell'esecutivo comunitario.

8 - UNICREDIT: GHIZZONI, PIU' POSITIVI SU SECONDA META' DEL 2012
Radiocor - 'Guardando al 2012, ci aspettiamo un altro anno impegnativo, con una modesta crescita del pil e alcune criticita' in Italia. Tuttavia, siamo piu' positivi per la seconda meta' dell'anno, che potrebbe essere il preludio a una graduale ripresa nel 2013'. Lo scrive Federico Ghizzoni, amministratore delegato di UniCredit, in una lettera ai soci contenuta nel progetto di bilancio 2011 consultato da Radiocor. 'La stessa scelta di non distribuire dividendi nel 2012 - continua Ghizzoni - riflette il duplice obiettivo di rafforzare la banca e di raggiungere la redditivita' del piano strategico'.

NOKIA LUMIA AL CES DI LAS VEGASNOKIA LUMIA AL CES DI LAS VEGAS

Con il piano e con 'una ferma disciplina nell'uso del capitale,', UniCredit prevede 'per i prossimi tre anni una crescita dei profitti e della redditivita' del patrimonio netto'. Da parte sua, il presidente uscente Dieter Rampl ha indicato: 'Siamo grati per il sostegno ricevuto da voi azionisti che, sottoscrivendo l'aumento di capitale, avete permesso alla banca di rafforzarsi per conseguire gli obiettivi del piano strategico. Siamo consapevoli, tuttavia, che questo importante gesto di fiducia debba essere ripagato con il rendimento promesso'.

La proposta del cda di non distribuire dividendi quest'anno, continua Rampl, 'e' coerente con la necessita' di rafforzare la posizione patrimoniale della banca e, sebbene dolorosa, e' una decisione presa nella ferma convinzione che la distribuzione del dividendo possa riprendere al piu' presto'.

9 - NOKIA: PERDITA NETTA DI 929 MILIONI DI EURO NEL I TRIMESTRE
Radiocor - Il numero uno mondiale nella produzione di telefoni cellulari Nokia ha chiuso il primo trimestre 2012 con una perdita netta di 929 milioni di euro. La settimana scorsa il gruppo aveva lanciato un warning sui risultati, ma comunque i numeri sono deludenti rispetto alle attese degli analisti che erano per una perdita sui 500 milioni. Le vendite sono state pari a 7,35 miliardi, la perdita operativa di 1,34 miliardi.

poste italiane sarmiposte italiane sarmi

10 - "POSTE ITALIANE C'È IL RISCHIO DI12 MILA NUOVI ESUBERI"...
R.E. per "la Stampa" - Sarà colpa della crisi, delle email, di Internet, sempre più diffuso tra gli italiani, ma per le Poste c'è il rischio di 12 mila nuovi esuberi. L'allarme arriva dai sindacati. «Il progetto "Interventi Servizi Postali", come ci è stato illustrato da Poste Italiane - spiega la Slc Cgil - prevede provvedimenti che, intervenendo su operazioni e recapito, produrrebbero 1.763 esuberi nelle prime regioni di applicazione: Toscana, Piemonte, Marche, Emilia Romagna e Basilicata». A conti fatti, prosegue la Cgil, «il totale delle azioni previste genererebbe un taglio del 20% che, proiettato su scala nazionale, ci fornisce un dato aberrante: circa 12.000 esuberi».

«Come Slc Cgil - aggiunge la nota del sindacato - abbiamo respinto con forza la proposta aziendale che riteniamo assolutamente insostenibile, anche perché giunge a distanza di 15 mesi dal già pesante e sofferto accordo di riorganizzazione siglato il 27 luglio 2010». Il sindacato sottolinea di avere «un'idea diversa di sviluppo, un'idea che parla di rilancio, non di riduzione del recapito e che sicuramente non può prevedere percorsi a tappe, perché questi sono funzionali solo ed esclusivamente a produrre risparmi. Non è possibile parlare di interventi senza avere visibilità sull'intero progetto».

CARIGECARIGE


11 - IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE CARIGE E QUOTA 71...
M. Ger. per il "Corriere della Sera" - Quando la mattina del 27 aprile il rappresentante della Fondazione Carige si alzerà, durante l'assemblea dei soci, per indicare la lista dei consiglieri, sembrerà il solito rito che si ripete da anni. Se non fosse per l'anagrafe. È il rito del rinnovo del consiglio di amministrazione alla scadenza del mandato triennale. La Fondazione ha il controllo dell'istituto, presenta la lista di maggioranza e gli otto prescelti vengono nominati in un consiglio di 18 elementi.

La quota restante è appannaggio delle due liste di minoranza, i francesi di Bpce e un gruppo di soci privati. Per inciso: tra i candidati delle tre liste non c'è nemmeno una donna. Concentriamoci sulla lista «madre», che esprime il vertice operativo. A prima vista nessuna sorpresa anche quest'anno. Ovviamente confermato il presidente Giovanni Berneschi, ovviamente confermato anche Alessandro Scajola, fratello maggiore di Claudio, uomo forte del Pdl in Liguria. Scajola senior, 72 anni, è consigliere della banca da 22 anni (salvo una pausa, tra il '91 e il '95, nel cda della Fondazione).

Alessandro Fratello di Claudio Scajola vicepresidente di banca Carige con Maurizio Zoccarato sindaco di SanremoAlessandro Fratello di Claudio Scajola vicepresidente di banca Carige con Maurizio Zoccarato sindaco di Sanremo

Tre i volti «nuovi», nel solco dei soliti equilibri: l'avvocato cassazionista genovese Giovanni Marongiu, il presidente uscente della Provincia di Genova Alessandro Repetto e l'imprenditore imperiese Ivo De Michelis, considerato molto vicino a Claudio Scajola. Oltre ai nomi, però, scorriamo le date di nascita: degli otto indicati dalla Fondazione solo uno, il «giovane» professor Alpa, 64 anni, è nato appena dopo la Seconda Guerra mondiale.

L'età media è 71 anni. Marongiu e Berneschi chiuderanno il mandato vicini agli 80 e Repetto compirà gli anni (72) proprio il giorno dell'assemblea. Si festeggerà, con moderazione. A pochi giorni dalla data fissata nella legge «salva Italia» entro cui gli amministratori di banche e assicurazioni che siedono in più consigli dovranno decidere quale poltrona lasciare per l'incompatibilità introdotta dall'articolo 36 sul cumulo delle cariche, l'incertezza è ancora alta.

Dal tavolo tecnico Banca d'Italia, Isvap, Consob, Antitrust è venuta fuori una proposta di prevedere delle soglie patrimoniali per le società, entro le quali l'incompatibilità non scatterebbe perché non ci sarebbe rischio di violazione della concorrenza tra le società nelle quali la stessa persona è amministratore. Il criterio delle soglie sarebbe la chiave interpretativa della norma che si applica alle «imprese o gruppi di imprese tra i quali non vi sono rapporti di controllo ... e che operano nei medesimi mercati del prodotto e geografici».

12 - BPER, ASSEMBLEA SENZA LITI. IN VIDEOCONFERENZA
R.Sca. per il "Corriere della Sera" - Bper volta pagina. Quella di sabato 21 sarà la prima assemblea senza liti della storia recente della popolare modenese. E forse non si concluderà nei soliti tempi biblici. Le permesse ci sono sia sul fronte della governance sia soprattutto sul piano tecnologico. L'assise si svolgerà in videoconferenza in collegamento con Avellino, Lamezia Terme e Ravenna e, prima volta in Italia, vedrà all'opera dei Centri di voto elettronici allestiti per evitare le tipiche lungaggini da ostruzionismo.

PIETRO SALINIPIETRO SALINI

In questi banchetti situati in stanze separate rispetto ai locali dell'assemblea, i soci potranno votare e andarsene quando vogliono senza seguire il dibattito e i lavori fino al termine. Per i sette posti da rinnovare in consiglio si presentano sono due liste non contrapposte, come in passato, rispetto al vertice: Bper Avanti guidata dal presidente Ettore Caselli e con l'imprenditore Romano Minozzi e Insieme per Bper guidata dall'imprenditrice calabrese Pina Mengano Amarelli, espressione dei territori non storicamente serviti dalla banca. «Questo è solo l'inizio di un percorso - dice il presidente Ettore Caselli - lo scopo è mettere alle spalle le polemiche sterili e il clima di contrapposizione delle ultime assemblee. Occorrono buon senso e spirito costruttivo, mi auguro che certi episodi spiacevoli non si ripetano più».

Beniamino GavioBeniamino Gavio

13 - LE DUE DIMISSIONI DA IMPREGILO...
F.D.R. per il "Corriere della Sera"- Potrebbe essere un ramoscello di ulivo. Il primo che Impregilo porge a Pietro Salini nella lunga battaglia con Beniamino Gavio per il controllo del general contractor. Ieri Giovanni Castellucci e Fabio Cerchiai si sono dimessi dal board. Rappresentavano il primo Atlantia il secondo il gruppo Ligresti, usciti nel frattempo dall'azionariato di Impregilo. Un atto dovuto, insomma, che potrebbe segnare una svolta. Un paio di settimane fa infatti, visti i rimescolamenti nell'azionariato, il general contractor ha deciso di modificare i criteri di nomina del board per lasciare cinque posti su 15 alle minoranze. Due sono già disponibili.

 

 

 

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