LA CRISI È GIÀ PASSATA? GIOVANARDI E SCILIPOTI, NUOVI EROI DELLA SINISTRA, HANNO AMMOSCIATO LO SPREAD A 260 ED ECCITATO PIAZZA AFFARI (+3,1%)

I mercati scommettono sulla fiducia a Letta - Rehn nel coro: “L’Italia ha bisogno di stabilità” - Groupama esce dal patto Mediobanca, “ma non vendiamo la quota” - Il pm chiede la revoca del cda Parmalat - Nuovo crollo di immatricolazioni Fiat - Telecom, 3 mld di euro di azioni scambiate a settembre (qualcuno si è arricchito)…

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1. SPREAD BTP-BUND CHIUDE IN NETTO CALO A 260 PUNTI BASE
(LaPresse) - Chiude in forte calo a 260 punti base lo spread tra Btp e Bund tedesco, dopo aver aperto stamane in area 280 punti e aver terminato la seduta di ieri a quota 266. Il tasso del decennale italiano è sceso al 4,4% sul mercato secondario, agevolato da una fiducia più probabile al Senato per il governo Letta. E' tuttavia ancora largo il divario con il Bonos spagnolo, che viene scambiato sul mercato secondario al 4,15%, con il differenziale sul Bund a 235 punti.

ALFANO BERLUSCONI GIOVANARDIALFANO BERLUSCONI GIOVANARDI

2. BORSA: MILANO CREDE A SALVEZZA GOVERNO LETTA, +3,1% FTSE MIB
Radiocor - Piazza Affari crede alla fine della crisi di governo e chiude sui massimi di giornata con un rialzo del 3,11%. L'apertura di molti esponenti del centrodestra a una fiducia al governo di Enrico Letta, che domani si presentera' alle Camere, ha spinto l'indice milanese che e' risultato il migliore dei listini europei. Lo scenario di una crisi politica rientrata ha portato all'exploit delle banche (+6,3% Ubi e +5,7% Intesa Sanpaolo) e portato acquisti anche su Finmeccanica (+6,1%) e su Mediaset (+5,5%). Ancora bene Telecom (+5,1%). Euro/dollaro a 1,3517 euro (1,3524 ieri). Petrolio a 101,4 dollari al barile (-0,9%).

Le Borse europee hanno mostrato poca considerazione fin dalla mattinata per le questioni piu' critiche del budget Usa e della crisi di governo italiana premiando invece il fatto che il tasso di disoccupazione nell'eurozona sia rimasto stabile al 12 a fronte di previsioni di crescita al 12,1%. Il rally del mercato milanese, sulla scia dell'apertura di una parte del partito di centrodestra a sostenere il governo Letta, ha poi avuto un effetto positivo anche sugli altri indici continentali che hanno archiviato la seduta sui valori massimi: Francoforte ha guadagnato l'1,1%, Parigi l'1,28%, Madrid l'1,69.

Alfano, Franceschini,Patroni Griffi e Letta nella foto postata da Zanonato sul suo profilo TwitterAlfano, Franceschini,Patroni Griffi e Letta nella foto postata da Zanonato sul suo profilo Twitter

Solo Londra ha fatto eccezione chiudendo sulla parita' (-0,036%) a causa del calo del settore minerario, appesantito dal calo dell'indice Pmi manifatturiero cinese, e di Unilever che ha ceduto il 3,3% a causa dell'allarme sui conti del III trimestre dovuto alla frenata dei mercati emergenti. Gli acquisti a livello europeo hanno favorito le banche (+1 ,9% l'EuroStoxx600) e il comparto costruzioni (+1,7%) oltre ad auto e assicurazioni mentre hanno penalizzato l'alimentare (-0,9%) e le materie prime (-0,87%).

3. ITALIA, REHN (UE): HA BISOGNO DI STABILITÀ PER RITORNO A CRESCITA E CREAZIONE POSTI LAVORO
(Reuters) - L'Italia deve presto ritornare alla stabilità politica per fare le riforme di cui ha bisogno per tornare a crescere.
Lo ha detto il commissario agli Affari economici e monetari Olli Rehn.

Olli RehnOlli Rehn

"Voglio esprimere il mio forte auspicio che l'Italia ritrovi la stabilità politica il più presto possibile, in modo da essere in grado di prendere le molte decisioni importanti che sono necessarie per tornare a crescere e a creare posti di lavoro" dice Rehn, secondo un testo preparato per un intervento a Parigi.
La decisione dell' ex primo ministro Silvio Berlusconi di ordinare a cinque ministri di dimettersi ha gettato l'Italia nel caos politico.
Oggi molti esponenti del Pdl hanno preso le distanze da Berlusconi e hanno indicato il loro appoggio al governo Letta.

4. MEDIOBANCA: GROUPAMA UFFICIALIZZA DISDETTA PATTO, QUOTA SINDACATA ORA AL 30,05%
Radiocor - Mediobanca annuncia che e' pervenuta, cosi' come anticipato da Radiocor, la disdetta dal Patto di sindacato di Groupama per complessive 42.430.160 azioni (pari al 4,93% del capitale sociale). La mossa dell'assicuratore francese si aggiunge alle disdette di Generali per complessive 17.201.061 azioni (2% del capitale sociale); Italmobiliare limitatamente 9.068.992 azioni (1,05% del capitale sociale); e da Marco Brunelli per 1.365.000 azioni (0,16% del capitale sociale).

groupamagroupama

Per effetto di tali disdette - sottolinea un comunicato della presidenza del Patto - a partire dal primo gennaio 2014, la percentuale vincolata all'accordo si ridurra' dall'attuale 38,19% al 30,05% del capitale sociale. Di conseguenza, l'accordo per la partecipazione al capitale di Mediobanca si e' automaticamente rinnovato per altri due anni a decorrere dal 1imo gennaio 2014 e sino al 31 dicembre 2015 tra i Partecipanti che non hanno dato disdetta nel termine del 30 settembre 201 3.

mediobancamediobanca

5. MEDIOBANCA: GROUPAMA, FUORI DA PATTO MA NON CEDEREMO QUOTA
Radiocor - Groupama esce dal patto di Mediobanca, ma annuncia che non intende cedere la sua quota, pari al 4,93%. In una nota, la compagnia assicurativa francese nell'ufficializzare la disdetta all'accordo che scade il 31 dicembre 2013 precisa 'al tempo stesso che non ha intenzione di cedere questa partecipazione, essendo fiduciosa nella strategia condotta dal management di Mediobanca e nel potenziale di valorizzazione del titolo'.

6. PARMALAT: PROCURA PARMA CHIEDE REVOCA DEL CDA E NOMINA AMMINISTRATORE
Radiocor - Revocare il cda di Parmalat e nominare un amministratore giudiziale perche' valuti la revisione del contratto di acquisto di Lactalis American Group (Lag). E' la richiesta che la procura di Parma ha fatto al tribunale ducale, al termine delle sue conclusioni nel procedimento civile ex articolo 2409, ossia per il sospetto di irregolarita' nella gestione di una azienda.

BESNIERBESNIER

Al centro della vicenda c'e' l'acquisto di Lag da parte di Parmalat. La societa' Usa era detenuta dalla famiglia francese Besnier, che controlla anche il gruppo italiano. Secondo l'ipotesi della procura di Parma e di alcuni soci di minoranza, l'operazione e' stata fatta in danno di Parmalat, che avrebbe pagato un prezzo troppo alto per la societa' americana. Successivamente il prezzo e' stato oggetto di revisione e si e' arrivati a uno 'sconto' di 134 milioni di dollari, portando il prezzo finale pagato dalla societa' italiana a 774 milioni di dollari.

7. AUTO ITALIA: -2,9 IMMATRICOLAZIONI SETTEMBRE, -11,7% GRUPPO FIAT
Radiocor - A settembre il mercato dell'auto italiano ha limitato la frenata al 2,9% a 106.363 unita' verso un anno prima con il gruppo Fiat che ha fatto peggio del mercato segnando una flessione dell'11,7% a 29.253 unita' e una quota scesa al 27,5%, da 30,24% un anno prima.

E' quanto si evince dai dati resi noti dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nei nove mesi la contrazione e' pari all'8,34% per le immatricolazioni di nuove auto nel nostro Paese con il gruppo Fiat che segna un calo di quasi il 10,5% a 290.071 e una quota passata al 29,01% (da 29,7%). Il Ministero aggiunge che il mese scorso sono stati registrati 329.466 trasferimenti di proprieta' di auto usate (+6,47% verso un anno prima) con il volume globale delle vendite auto nuove e per il 75,6% auto usate.

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8. TELECOM: A SETTEMBRE VOLUMI RECORD, 3 MLD EURO IL CONTROVALORE SCAMBIATO
Radiocor - Settembre di fuoco per Telecom Italia a Piazza Affari. Nel mese in cui la societa' tlc ha visto passare il controllo di Telco, la holding che detiene il 22,4% della quotata, agli spagnoli di Telefonica, gli scambi sul mercato si sono letteralmente impennati: il controvalore dei contratti ha quasi raggiunto complessivamente i 3 miliardi di euro. Un record in confronto ai 12 mesi precedenti, quando la media si aggirava intorno a 1-1,5 miliardi circa, con un balzo ad aprile a 1,7 miliardi circa.

Riguardo al numero di contratti, a settembre e' balzato sopra quota 391mila, rispetto ai 140mila circa di agosto con una media da ottobre 2012 intorno a quota 150 mila. I picchi, con 300-350 milioni di euro di scambi e oltre 30mila contratti, secondo i dati di Borsa italiana, sono stati toccati il 5 e il 24 settembre: la prima data corrisponde alle indiscrezioni sull'aumento di capitale riservato a un nuovo socio (il giorno prima il titolo aveva perso quasi i l 4% sui timori di una ricapitalizzazione da 5-7 miliardi), la seconda alla vigilia dell'annuncio ufficiale dell'accordo Telefonica-Telco.

Bernabe e marco patuanoBernabe e marco patuano

I quasi 3 miliardi di euro (2,883 miliardi) scambiati a settembre rappresentano il 35% della capitalizzazione di Telecom alla chiusura di ieri, pari a 8,18 miliardi di euro e quasi il 41% della valorizzazione della societa' a fine agosto (7,1 miliardi): nel mese il titolo ha infatti guadagnato oltre il 15% e sta continuando a salire, tra volumi consistenti (+21,15% dal 30 agosto). Oggi le azioni hanno segnato +5,16%, con 200 milioni di euro di controvalore scambiato e 307,5 milioni di titoli passati di mano, ovvero il 2,3% del capitale, contro una media giornaliera di 191,4 milioni.

Anche nella seduta odierna le opzioni Telecom sono state le piu' scambiate. Il titolo resta quindi sotto i riflettori in attesa del cda di giovedi', in cui il presidente Franco Bernabe' rassegnera' le dimissioni. Scongiurato il pericolo di un aumento di capitale tanto temuto dal mercato, l'attenzione e' rivolta al piano industriale e alla decisione di Moody's, che potrebbe tagliare a junk il rating sul debito Telecom. Livia Zancaner

 

 

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