CRISI? MA DE CHE!? - PER I GRANDI MANAGER E’ PACCHIA FOREVER: I PRIMI 20 UOMINI DI PIAZZA AFFARI LO SCORSO ANNO SI SONO SPARTITI 150 MLN € - FINMECCANICA, NONOSTANTE IL DISASTRO, HA DISTRIBUITO AI SUOI DIRIGENTI 28 MLN € - IL PACCHETTO DI STOCK OPTION IN FIAT DI MARPIONNE VALE 70 MILIONI - NOCCIOLINE COMUNQUE RISPETTO ALLE CIFRE CHE GIRANO OLTREFRONTIERA: ROBERT DIAMOND DELLA BARCLAYS SI È MESSO IN TASCA 14 MILIARDI DI EURO…

Condividi questo articolo


Ettore Livini per "la Repubblica"

Marco Tronchetti ProveraMarco Tronchetti Provera CESARE GERONZICESARE GERONZI

Cambia la testa della classifica (più industriali e meno banchieri nella top ten), spuntano i bei nomi della moda - da Prada a Ferragamo - ma il risultato resta sempre lo stesso: ogni anno che passa, i Paperoni di Piazza Affari diventano sempre più ricchi. I venti uomini d´oro (donne non ce ne sono) del listino milanese si sono spartiti lo scorso anno la bellezza di 150 milioni di euro. L´economia arranca, la gente comune tira la cinghia, ma le aziende continuano a macinare utili e a premiare con stipendi e buonuscite da mille e una notte i loro manager. Cosa che in qualche caso, leggi Finmeccanica, vale anche per chi dà l´addio ad aziende in evidente difficoltà.

A guidare la classifica, un deja vu, è Marco Tronchetti Provera che dopo aver rilanciato con ottimi risultati la Pirelli ha premiato con bonus straordinari tutto il management della Bicocca (se stesso compreso): nel 2011 ha guadagnato la bellezza di 61mila euro al giorno, domenica e festivi inclusi per un totale di 22,2 milioni.

Dietro di lui sul podio due esodati "de luxe": Cesare Geronzi, che dopo un anno di duro lavoro a Trieste è uscito di scena con un premio di consolazione da 17,8 milioni di euro, e Pier Francesco Guarguaglini, dimissionato da Finmeccanica dopo mille polemiche con uno zuccherino dolcissimo, sotto forma di un super-assegnone da 11,3 milioni.

PIER FRANCESCO GUARGUAGLINIPIER FRANCESCO GUARGUAGLINI CORRADO PASSERACORRADO PASSERA

I guai della società (pubblica) di piazza Montegrappa non hanno impedito al suo generosissimo cda di distribuire nel 2011 più di 28 milioni tra compensi e paracaduti dorati contro gli 11 dell´anno precedente. Il bilancio, detto per inciso, si è chiuso in rosso per 2,3 miliardi mentre il titolo in Borsa ha bruciato il 60% del suo valore. Non si tratta di un´eccezione: quasi tutte le aziende statali - alla faccia dei tetti agli stipendi e dell´austerity del Belpaese - hanno gratificato con consistenti ritocchi alla busta paga i loro dirigenti. Eni ha alzato da 33 a 34 milioni i compensi ai manager con responsabilità strategiche, Enel da 20 a 27, Snam da 6 a 7.

Piangono invece, ma non troppo, i banchieri e i papaveri della finanza. Il loro 2011 è a due facce. Magro per i numeri uno degli istituti (i risultati in calo hanno costretto più o meno tutti a tagliarsi bonus e remunerazioni). Un po´ più grasso per il resto dei manager. Mps, Generali, Mediobanca e Popolare Reggio Emilia, per dire, hanno tutte aumentato le retribuzioni del top management.

SERGIO MARCHIONNE A SIXTY MINUTESSERGIO MARCHIONNE A SIXTY MINUTES ROBERT-DIAMONDROBERT-DIAMOND

Noccioline comunque rispetto alle cifre che girano oltrefrontiera: Robert Diamond della Barclays si è messo in tasca 14 milioni di euro, quattro volte il compenso del neo-ministro Corrado Passera che, buonuscita compresa, ha ricevuto da Intesa Sanpaolo 3,5 milioni di euro. Mangiandosi le dita per non aver venduto prima le sue vecchie stock option di Cà de Sass, liquidate a inizio anno per 8,8 milioni quando solo quattro anni fa ne valevano 48.

Anche Sergio Marchionne, malgrado il sostanzioso ritocco dello stipendio del 2011 a quota 5 milioni, conta soprattutto sugli incentivi azionari per sbarcare il lunario: il suo pacchetto di stock option in Fiat vale infatti una plusvalenza teorica non lontana da 70 milioni. Quanto basta per non prendersela guardando le buste paga dei concorrenti: Martin Winterkon, ad di Volkswagen, ha guadagnato negli ultimi dodici mesi 17 milioni, il triplo dell´ad di Fiat.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO