DURA POCO L'EUFORIA A PIAZZA AFFARI: -1,1%, LE BANCHE DI NUOVO GIÙ. I CONTINUI ANNUNCI DI ''ESSERE VICINI'' A UN PIANO NON BASTANO PIÙ - BOTTE DA ORBI PER RCS: CAIRO ARRIVA ALL'11,3%, I VECCHI SOCI SOLO AL 3,9% (MA HANNO UN 24,7% DI PARTENZA). FONDI SCHIERATI CON URBANETTO: ''CHI È STATO AZIONISTA RCS IN QUESTI ANNI ERA AL LIMITE DEL SADISMO FINANZIARIO''

Sono andate giu' le quotazioni di Unicredit (-3,8%), nonostante l'istituto, con la cessione del 10% di Banca Pekao che va ad aggiungersi alla mossa su FinecoBank, abbia portato in cascina oltre un miliardo di euro, rafforzando i propri fondamentali - Petrolio in forte calo...

Condividi questo articolo


1.BORSA: MILANO LA PEGGIORE D'EUROPA CHIUDE A -1,1%, DI NUOVO GIU' CON LE BANCHE

jean pierre mustier jean pierre mustier

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Chiusura contrastata per le Borse europee, con Milano che ha registrato la performance peggiore, dopo il minirally della vigilia. Il Ftse Mib, scivolato dell'1,15%, ha risentito della debolezza delle banche e di alcune blue chip. Su Milano ha pesato anche il dato sull'inflazione che secondo le rilevazioni Istat si e' confermata in calo dello 0,4% lo scorso giugno rispetto all'anno precedente, pur essendo salita dello 0,1% su base mensile.

 

Lo spread e' risalito in area 134 punti, nonostante il Tesoro abbia fatto il pieno con l'asta di Btp a tre, sette, quindici e venti anni per 7,5 miliardi di euro. Le prese di beneficio sono piovute sulle azioni delle banche, dopo l'ottima performance del giorno precedente. Banco Popolare e Ubi hanno perso oltre il 6%. Sono tuttavia volate le quotazioni di Banca Mps (+5,39%), sull'ipotesi che l'istituto senese riesca a disfarsi a breve di 10 miliardi di sof ferenze nette, come richiesto dalla Banca centrale europea, che pero' ha dato tre anni di tempo per portare a termine l'operazione.

 

fabrizio viola (2) fabrizio viola (2)

Dopo la maxi-cartolarizzazione Rocca Salimbeni con grande probabilita' dovra' procedere a un aumento di capitale che in linea di massima, secondo indiscrezioni, dovrebbe essere garantito dallo stato. Sono andate bene anche le Mediobanca (+0,79%), mentre sono invece andate giu' le quotazioni di Unicredit (-3,8%), nonostante l'istituto, con la cessione del 10% di Banca Pekao che va ad aggiungersi alla mossa su FinecoBank, abbia portato in cascina oltre un miliardo di euro, rafforzando i propri fondamentali.

 

Sono inoltre state vendute le Telecom Italia (-5,2%) e le Unipolsai (-3,1%). Sul fronte dei cambi, l'euro ha riconquistato quota 1,11 sul dollaro: passa di mano a 1,1108 dollari (da 1,1066 della chiusura di ieri). Vale inoltre 115,66 yen (da 115,88 yen), mentre il dollaro-yen si attesta a 104,16 (104,72).

 

La sterlina , che in mattinata aveva recuperato terreno sul dollaro, alla fine sta di nuovo perdendo posizioni nel giorno dell'insediamento di Theresa May a premier della Gran Bretagna: la divisa passa di mano per 1,3187 dollari (da 1,3241 dollari). L'euro-sterlina e' pari a 0,8415 (da 0,8356). E' in forte calo il petrolio: il wti, contratto con consegna settembre, va giu' del 4,2% attestandosi a 45,56 dollari al barile.

 

2.BREXIT: A FINE AGOSTO NUOVO SUMMIT MERKEL-HOLLANDE-RENZI

renzi merkel hollande renzi merkel hollande

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Un nuovo summit a tre nella formula Francia-Germania-Italia, a fine agosto, dopo quello che si e' tenuto a Berlino il mese scorso all'indomani della Brexit. Lo ha annunciato il presidente francese Francois Hollande nel corso del Consiglio dei ministri, secondo quanto ha indicato il portavoce del Governo Stephane Le Foll.

 

Hollande quindi incontrera' la Cancelliera tedesca, Angela Merkel, e il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per proseguire la messa a punto di una strategia comune per gestire l'uscita del Regno Unito dalla Ue: data e luogo dell'incontro a tre restano ancora imprecisati ma la scelta di riunirsi di nuovo rafforza ulteriormente l'idea che ci sia una nuova modalita' a tre di governance, o perlomeno di analisi ristretta dei temi che poi si discutono ai Consigli Ue, anche se Hollande, Merkel e Renzi hanno rifiutato di definire il formato un direttorio.

 

3.RCS: OPA BONOMI AL 27,8%, OPS CAIRO ALL'11,3%

 (ANSA) - Le adesioni alle offerte su Rcs vedono la cordata di Andrea Bonomi raggiungere con l'Opa il 27,8% circa del capitale della società, contando anche il 24,7% già detenuto da Imh. L'Ops di Urbano Cairo raggiunge l'11,29%. E' quanto emerge dalla comunicazione di Borsa Italiana, che indica apportate all'Ops 58,9 milioni di azioni (l'11,29%) e all'Opa 15,9 milioni di azioni, pari al 3,93% dei titoli oggetto di offerta.

andrea bonomi andrea bonomi

 

4.RCS: CORDATA BONOMI COMPRA 2,2%, SALE A 26,4%

 (ANSA) - La cordata di investitori guidata da Andrea Bonomi ha comprato sul mercato il 2,17% di azioni Rcs, salendo così al 26,42% del capitale. Lo rende noto un comunicato di International Media Holding, il veicolo che ha lanciato l'Opa a 1 euro per azione. Gli acquisti sono stati fatti ad un prezzo inferiore rispetto a quello offerto, ovvero di 0,9892 euro. Il perfezionamento dell'Opa è condizionato al raggiungimento del 30%.

 

5.RCS: CORDATA BONOMI A CAIRO, FARE LUCE SU ADESIONI OPAS

 (ANSA) - International Media Holding chiede a Cairo Communication di fare chiarezza sulle adesioni raccolte in sede di Opas dopo che ieri era stato comunicato il raggiungimento di una partecipazione intorno al 9,4%.

 

"Ai fini di una migliore trasparenza e salvaguardia del corretto andamento delle negoziazioni e nell'interesse del mercato nel suo complesso, si legge nella nota della cordata guidata da Andrea Bonomi, si "ritiene necessario che venga debitamente fornita adeguata ed esaustiva informativa in merito alla fondatezza delle notizie riportate dalla predetta stampa". In particolare, si chiede a Urbano Cairo e Intesa Sanpaolo, che insieme detengono circa l'8,9% del capitale, di comunicare se hanno conferito parte delle proprie azioni

 

6.RCS: ANCHE NEXTAM PARTNERS ADERISCE A OPAS CAIRO CON POCO MENO DEL 3% (RCOP)

urbano cairo ops urbano cairo ops

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Anche Nextam Partners, come per i fondi Antares, ha scelto di aderire all'Opas di Urbano Cairo. Secondo quanto appreso da Radiocor Plus, la societa' ha aderito all'offerta consegnando poco meno del 3% del capitale di Rcs (in via di registrazione).

 

'Ho notato e apprezzato un deciso cambio di passo da parte del management di Rcs negli ultimi mesi - ha commentato Nicola Ricolfi, uno dei fondatori di Nextam Partners - non ci sono dubbi sul fatto che non sia piu' la Rcs campione internazionale della distruzione di valore che abbiamo seguito per molti anni, da lontano, per fortuna: non siamo piu' stati azionisti di Rcs a partire dalla geniale e certamente originale decisione del consiglio di Rcs di rinunciare al lavoro di Vittorio Colao come a.d.. Siamo tornati solo dopo la prima offerta di Cairo.

cairo dividendi cairo dividendi

 

Tuttavia - ha aggiunto Ricolfi - ho deciso di aderire all'offerta promossa da Cairo non tanto sulla base dei due piani concorrenti - in questi casi non mancano mai piani di aumento dei ricavi e riduzione dei costi, che fanno la gioia dei consulenti ma assai raramente quella degli investitori - ma piuttosto sulla base della probabilita' che vengano effettivamente eseguiti.

 

E qui - ha sottolineato ancora Ricolfi - mi ha guidato una constatazione elementare: la precedente compagine azionaria di Rcs, in parte riflessa in quella attuale di Imh, che personalmente colloco quindi in una prospettiva di continuita' con il passato, ha consegnato agli azionisti un ritorno medio annuo pari a -24%. Direi ai limiti del sadismo finanziario.

 

Gli azionisti di Cairo - ha concluso - negli ultimi dieci anni hanno invece realizzato un ritorno medio annuo pari a +10%. Alla fine del decennio, la differenza tra un molto ricco e un molto ma molto povero. Per investitori pazienti e interessati alle prospettive di lungo andare non e' una scelta troppo complicata'.

 

7.RCS: FONDI ANTARES CONSEGNANO IN OPAS DI CAIRO POCO MENO DI 20 MILIONI DI AZIONI

urbano cairo urbano cairo

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - I fondi Antares hanno scelto di aderire all'Opas di Urbano Cairo, consegnando poco meno di 20 milioni di titoli Rcs. E' quanto appreso dall'agenzia Radiocor Plus da fonti finanziarie. Il pacchetto di azioni, che sono state consegnate ma non ancora registrate, equivale a circa il 3,5% del capitale di Rcs.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...