ALLA FACCIA DELL’AUSTERITÀ SBANDIERATA QUANDO SONO ENTRATI IN FINMECCANICA, MAURO MORETTI SI È BECCATO UNA LIQUIDAZIONE DI 9,4 MILIONI PIÙ AUTO E AUTISTA PAGATI ANCHE ORA CHE È A CASA - AL SUO FIDO SCUDIERO FEDERICO FABRETTI SONO ANDATI 3 MILIONCINI: 83 MILA EURO PER CIASCUNO DEI 36 MESI IN CUI È STATO A PIAZZA MONTEGRAPPA

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DAGOREPORT

 

MAURO MORETTI 2 MAURO MORETTI 2

Alla faccia dell’austerità sbandierata quando sono entrati in Finmeccanica e le critiche alla vecchia gestione Guarguaglini, il ferroviere Mauro Moretti e la sua casta hanno vinto la lotteria in Leonardo.

 

Moretti si è beccato una liquidazione di 9,4 milioni più auto e autista pagati anche ora che è a casa. Al suo fido scudiero Federico Fabretti, uscito il 31 luglio, sono andati 3 milioncini, 83 mila euro per ciascuno dei 36 mesi in cui è stato a piazza Montegrappa.

 

In più Moretti, dopo averci provato con Confindustria, è riuscito a farlo ingaggiare dai giapponesi di Hitachi (guarda caso quelli a cui il ferroviere ha venduto Ansaldo Sts e Breda con tanto di polemiche e strascichi giudiziari) al posto del direttore della comunicazione Alessio De Sio.

federico fabretti federico fabretti

 

Ne ha preso uno in più (4 milioni) di Fabretti il braccio armato Domenico Braccialarghe, che dal 1 ottobre si becca anche una consulenza triennale presso Fondazione Ansaldo come direttore generale (strano, vendono Ansaldo ma lasciano in piedi la Fondazione...). E pensare che Moretti aveva bandito pubblicamente le consulenze agli ex dipendenti.

 

E chi è rimasto in Leonardo(per ora)? Protetti da Braccialarghe, Antonio Liotti raddoppia come capo human resources sia di divisione velivoli che aerostrutture, Gianluca Orefice va a fare il capo del personale elicotteri ma rimane come sede di lavoro a Benevento (100 dipendenti) mentre la sede principale è in Lombardia dove i dipendenti sono 6 mila.

domenico braccialarghe domenico braccialarghe

Per ora è rimasto a bocca asciutta Donatello Di Tullio, che si occupa di relazioni istituzionali: sfiancato dai problemi locali creati con Comuni e Regioni dal massacro dell’indotto della gestione Moretti, non esita a contattare costantemente il Grande Capo (come lo chiama ancora oggi dai tempi di FS) per farsi dettare la linea e difendersi dal pericolo Recchia, il consigliori del ministro Pinotti in Rolex che consuma i marciapiedi di piazza Montegrappa attendendo di essere chiamato da Alex Profumo.

MAURO MORETTI MAURO MORETTI

 

 

FAUSTO RECCHIA FAUSTO RECCHIA

 

 

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