FINCHÉ LA TASSA VA, TU NON PAGARE - ORIETTA BERTI LE CANTA AL FISCO: DOPO 19 ANNI DI CONTENZIOSO CON L'ERARIO, LA CASSAZIONE DECIDE IN SUO FAVORE. DOVRÀ RIAVERE 50MILA EURO PER IMPOSTE CHE NON AVREBBE DOVUTO PAGARE - SUL CONTENZIOSO IRAP, SONO MOLTI I VIP AD AVERLA AVUTA VINTA. MICHELLE HUNZIKER, BIANCA BALTI, LUCA LAURENTI E ALBA PARIETTI

-

Condividi questo articolo


 

 

''il Giorno - la Nazione - il Resto del Carlino''

 

orietta berti hot orietta berti hot

 

Tempi biblici, burocrazia allucinante e difficoltà estenuanti per ottenere i rimborsi, portano spesso anche il cittadino più determinato a rinunciare di combattere contro il Fisco. Non è il caso di Orietta Berti che, a dispetto di altri, al Fisco - è il caso di dirlo - le ha cantate. A settembre l' artista reggiana ha vinto per la seconda volta e l' Erario le dovrà rimborsare l' Irap versata.

 

«Una vittoria arrivata dopo 19 anni e credo che dovrò aspettarne altrettanti per avere i rimborsi... Ma sono comunque contenta di avercela fatta perché il mio caso dimostra che chi la dura la vince. E contro il Fisco, si sa, non è un' impresa facile», ha commentato la cantante reggiana.

 

ORIETTA BERTI VERSIONE HOT ORIETTA BERTI VERSIONE HOT

La sentenza della Cassazione ha deciso che il Fisco dovrà restituire alla Berti i versamenti dal 2002 al 2007 pari a una somma di circa 50mila euro. Mentre la cantante aveva già ottenuto nel 2015 - dopo due ricorsi - quelli dal 1997 al 2001 per un totale di 28 milioni di vecchie lire. La domanda sorge spontanea: perché l' Orietta nazionale ha pagato l' imposta regionale sulle attività produttive?

 

L' avvocato della Berti, Alberto Gambetti, spiegò al Carlino che venne pagata l' Irap perché ci sarebbe stato il rischio di ricevere cartelle esattoriali con sanzioni e interessi che, una volta impugnate, non sarebbero stati più restituiti. Senza contare il danno d' immagine di essere considerata un evasore.

pino strabioli presenta orietta berti al pubblico del gay village (2) pino strabioli presenta orietta berti al pubblico del gay village (2)

 

I ricorsi, poi, scattarono per un semplice motivo: «Non esiste una Orietta Berti spa - spiegò l' avvocato - ma solo lei e la sua voce quando canta». Tesi confermata dalla Suprema Corte che ha stabilito che l' Orietta nazionale, con una carriera lunghissima e undici partecipazioni al Festival di Sanremo, non avesse una struttura stabile, con segretarie o agenti simile a una piccola azienda, ma solo collaboratori occasionali. Tra cui il marito e altri suoi familiari.

 

Una vittoria, quindi. Ma che le è costata parecchia fatica tra commissioni tributarie, ricorsi, bocciature e, infine, il trionfo davanti agli Ermellini.

 

Sul contenzioso Irap, poi, c' è anche qualche altro vip ad averla avuta vinta contro l' Erario. Come l' Orietta nazionale hanno brindato anche Michelle Hunziker, Bianca Balti, Luca Laurenti e Alba Parietti.

orietta berti orietta berti orietta berti con giacomo urtis orietta berti con giacomo urtis orietta berti canta alcune sue canzoni (3) orietta berti canta alcune sue canzoni (3) ORIETTA BERTI ORIETTA BERTI ORIETTA BERTI ORIETTA BERTI ORIETTA BERTI ORIETTA BERTI orietta berti paltrinieri orietta berti paltrinieri

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…