Huawei sarebbe in trattative per cedere parte delle attività legate a Honor, un brand con cui realizza un quarto delle sue vendite mondiali di smartphone, in un accordo dal valore potenziale di oltre tre miliardi di euro.
L'indiscrezione, rilanciata dall'agenzia Reuters, va a descrivere l'ultima conseguenza delle sanzioni americane contro la società cinese, finita nel mirino dell'amministrazione Trump con l'accusa di spionaggio e messa in condizione di non potersi rifornire di software e componenti «made in Usa».
LA GUERRA DI DONALD TRUMP A HUAWEI
In base alle fonti, Huawei starebbe valutando di vendere il brand Honor, un marchio di smartphone e altri prodotti tech orientato ai giovani e dai prezzi più contenuti, insieme alla divisione ricerca e sviluppo e alle attività di gestione della catena di fornitura. In pole position per l'acquisizione ci sarebbe Digital China, il principale distributore di smartphone Honor.
In lizza anche i produttori cinesi di smartphone Xiaomi e Tcl. L'accordo potrebbe avere un valore economico tra i 15 e i 25 miliardi di yuan, cioè tra 1,9 e 3,1 miliardi di euro. Honor è formalmente una realtà separata da Huawei, con un amministratore delegato e strutture proprie.
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