LUPO PER SEMPRE - PER JAMIE DIMON DI JP MORGAN ARRIVANO 20 MILIONI DI DOLLARI DI MEGASTIPENDIO, IL 74% IN PIÙ RISPETTO ALL'ANNO SCORSO (INVECE DI RACCONTARE I PESCIOLINI COME BELFORT, SCORSESE DOVEVA RACCONTARE LA VITA DEI VERI, GRANDI LUPI COME DIMON)

Nonostante un anno non proprio da ricordare per la banca, con 20 miliardi spesi per patteggiare con il Dipartimento di Giustizia per i subprime, il cda assegna a Dimon un sostanzioso aumento di stipendio - Il banchiere intascherà 1,5 milioni subito e 18,5 milooni in azioni tra due anni...

Condividi questo articolo


Marco Valsania per ‘Il Sole 24 Ore'

JAMIE DIMONJAMIE DIMON

Al rientro dal summit di Davos, dove ha intrattenuto l'elite globale con avvertimenti su bitcoin e previsioni ottimistiche sulla crescita, Jamie Dimon potrà intascare una generosa sorpresa: il suo compenso annuale come presidente e amministratore delegato di JP Morgan è stato aumentato dal board del 74% a 20 milioni di dollari.

Un eventuale moto di sorpresa sarebbe di sicuro comprensibile: l'aumento è scattato anche se il 2013 non è stato un anno brillante per la maggiore banca americana per asset: ha accettato di versare 20 miliardi di dollari per archiviare scandali, dai mutui al trading, e sofferto il primo trimestre in perdita della gestione Dimon. Nonchè ha subito l'onta del sorpasso, per profitti annuali, da parte della rivale Wells Fargo dopo aver riportato negli ultimi dodici mesi un declino degli utili del 16% a 17,9 miliardi.

JAMIE DIMON da Huffington PostJAMIE DIMON da Huffington Post

Il compenso di Dimon, per la verità, rimane lontano dai suoi massimi (per il 2007 ricevette 49,9 milioni). Era stato inoltre dimezzato solo l'anno prima: per il 2012 il top executive aveva ottenuto 11,5 milioni contro gli oltre 23 milioni del 2011 come ricaduta dell'affaire della Balena di Londra, le scommesse aggressive sui derivati del credito nascoste alle autorità e che bruciarono sei miliardi.

jp morganjp morgan

Adesso intascherà uno stipendio base invariato di 1,5 milioni, nessun premio in contanti e 18,5 milioni in azioni che riceverà metà fra due anni e le restanti fra tre anni. Nè questo pacchetto dovrebbe bastare a riconquistargli la corona di banchiere più pagato a Wall Street. O a ritrovare popolarità a Washington, dove viene snobbato dall'amministazione Obama dopo esser stato citato quale esempio di provetto banchiere durante la crisi.

A Wall Street, inoltre, JP Morgan ha continuato a tener testa alle concorrenti. Il titolo ha guadagnato il 33% nel 2013, in linea con i rialzi del comparto finanziario e più del 30% dell'indice S&P 500. E il board, nell'approvare il compenso, ha citato esplicitamente proprio la performance di lungo termine dell'istituto nono solo in Borsa, assieme ai rafforzamenti delle quote di mercato e ai «passi compiuti dall'azienda per risolvere» le questioni di regolamentazione.

Quest'ultimo fattore, anzi, ha giocato un ruolo cruciale: Dimon viene ricompensato per aver proceduto speditamente verso l'obiettivo di lasciarsi alle spalle inchieste che i vertici di JP Morgan credono abbiano ingiustamente perseguitato la banca. Solo nelle settimane scorse l'istituto ha ancora concordato una sanzione da 2,6 miliardi per responsabilità nella truffa di Bernard Madoff.

jordan belfortjordan belfort JPMORGANJPMORGAN

Paradossalmente, tuttavia, i nuovi guadagni di Dimon potrebbero stimolare anche rinnovati dissensi tra i soci. Alcuni fondi hanno riproposto mozioni per separare le cariche di chief executive e chairman da votare nell'assemblea annuale prevista in primavera. L'anno scorso simili proposte ottennero un modesto 34% dei consensi.

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – DUE “ORFANELLE” SI AGGIRANO PER L’EUROPA: MARINE LE PEN E GIORGIA MELONI. ENTRAMBE DEVONO PRENDERE LE DISTANZE DAGLI EUROPUZZONI (I "PATRIOTI" ORBAN, VOX E PARANAZI VARI CHE SALVINI HA RIUNITO A PONTIDA) - LA DUCIONA FRANCESE È TERRORIZZATA DAL PROCESSO SUGLI ASSISTENTI DEL SUO PARTITO PAGATI CON I FONDI EUROPEI: LA CONDANNA CANCELLEREBBE IL SOGNO DI CONQUISTA DELL'ELISEO - PER SALVARSI DALL'IRA DEI GIUDICI LA “PATRIOTA” MARINE, DOPO AVER RINUNCIATO A FIRMARE LA MOZIONE DI SFIDUCIA CON LA SINISTRA DI MELANCHON AL GOVERNO DI MACRON, ORA PENSA DI MOLLARE I "PATRIOTI" DEL POPULISMO SOVRANISTA - LA DUCETTA ITALIANA E' INVECE RIMASTA SOLA IN ECR CON I POLACCHI DEL PIS E STA CERCANDO DA BRAVA CAMALEONTE DI BORGATA DI FINGERSI “MODERATA” PER RIAGGANCIARE IL CARRO DEL PPE...

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…