MANCUSO E ALFANO NELLO SLALOM ENI-ENEL - TRONCHETTI ROTTAMA IL LIBRO DI DECINA SU TELECOM - BONOMI VA IN VACANZA AL CLUB MED E DIVENTA PRIMO SOCIO - UBI, ANCHE PRESTITALIA NEL MIRINO DI BANKITALIA

Salvatore Mancuso approderà domani nel nuovo cda Enel. Andrea Gemma in Eni. Entrambi i candidati sono voluti da Alfano - Davanti al rischio di dover aprire il portafogli per risarcire Marco Tronchetti Provera, Maurizio Matteo Decina ritira dal mercato il volume «Goodbye Telecom» pubblicato da Lit Edizioni...

Condividi questo articolo


1.BONOMI DIVENTA PRIMO SOCIO DEL CLUB MED
f.mas. per il "Corriere della Sera"

La scalata della Bi-Invest di Andrea Bonomi al Club Med non si arresta. Dopo essere comparso lo scorso 9 maggio nell'azionariato del gruppo turistico francese con il 6,5% ha continuato a comprare azioni e ieri ha annunciato di aver superato la soglia del 10% che fa di Bi-Invest (attraverso il veicolo Strategic Holdings) il primo azionista della società che ha inventato le vacanza «all inclusive».

Salvatore MancusoSalvatore Mancuso

Con circa 60 milioni di investimento Bonomi ha la conglomerata cinese Fosun property holdings, al 9,5%, e il fondo Ardian (già Axa private equity), all'8,9%, ovvero i due grandi soci che hanno lanciato sulla società un'Opa che scade venerdì, e che ha poche possibilità di successo visto che il prezzo di Borsa, circa 19 euro, è superiore a quello offerto in Opa (17,5 euro). Bonomi comunque ha dichiarato di non puntare al controllo né a superare la soglia d'Opa del 30%. Piuttosto scommette su una ripresa della compagnia, in particolare sul mercato cinese.

2.DECINA RITIRA IL LIBRO SULLA TELECOM
f.d.r. per il "Corriere della Sera"

È stata la sua opera prima. Un lavoro dall'interno, con cui Matteo Decina (figlio di Maurizio Decina, guru delle tlc italiane nonché ex commissario AgCom), vicepresidente di Asati, l'associazione dei piccoli azionisti Telecom, ha voluto raccontare dal suo punto di vista gli errori manageriali che hanno pregiudicato lo sviluppo dell'azienda di telecomunicazioni. In «Goodbye Telecom» Decina è partito dall'Opa di Roberto Colaninno e, passando attraverso la gestione di Marco Tronchetti Provera, è approdato all'era di Telco e di Franco Bernabè.

Ma ieri Decina e l'editore Lit hanno comunicato il ritiro del libro dal commercio, in seguito a una denuncia, con relativa richiesta danni, da parte di Tronchetti. Il quale ha contestato la ricostruzione dell'autore «ritenendola lesiva della sua reputazione e immagine» hanno spiegato Decina e l'editore con un annuncio a pagamento pubblicato sul «Sole24Ore», in cui si da notizia del ritiro del libro «tenuto conto delle argomentazioni relative al periodo 2001-2007 contenute nell'atto di citazione».


3.FRAUNHOFER, ECCO L'ANGELO CHE PROTEGGE DAI COLPI DI SONNO CHI GUIDA
giu.fer per il "Corriere della Sera"

SALVATORE MANCUSO E ANTONELLA RODRIGUEZSALVATORE MANCUSO E ANTONELLA RODRIGUEZ

Un angelo per proteggere dai colpi di sonno chi guida. L'Istituto Fraunhofer per le tecnologie media digitali (Idmt), il network tedesco di ricerca applicata che Barack Obama vorrebbe replicare negli Stati Uniti per rilanciare innovazione e occupazione, presenta alla Safety Expo, la fiera sulla sicurezza che si apre oggi ad Aschaffenburg, in Baviera, un nuovo sistema di allerta per impedire di addormentarsi al volante. Il dispositivo si chiama «Micro-Sleep-alerter» (il nome ufficiale), ma in laboratorio è stato soprannominato Schutzengel («angelo della sicurezza», in tedesco).

Come funziona? L'angelo osserva gli occhi del guidatore grazie a una piccola videocamera integrata e, appena l'occhio si chiude per più di mezzo secondo, fa partire immediatamente un allarme sonoro e uno visivo (l'indicatore Led integrato cambia colore passando dal verde al rosso). Il Fraunhofer Idmt lavora da 2 anni alle tecnologie che possono salvare la vita e quello che sarà presentato oggi è l'ultima versione, aggiornata e migliorata, di un precedente modello che un'azienda di Norimberga sta già producendo. Sul mercato in autunno, il nuovo dispositivo potrà essere comprato da qualsiasi automobilista, e applicarlo alla proprio vettura come un navigatore.

SALVATORE MANCUSO E GIANCARLO ELIA VALORISALVATORE MANCUSO E GIANCARLO ELIA VALORI


4.CARIGE, LA FONDAZIONE VENDE IL 15%
Da il "Corriere della Sera"
«Modello Siena» per la Fondazione Carige che ha annunciato ieri un collocamento presso investitori istituzionali di un pacchetto del 15% della banca con una forchetta di prezzo che indica uno sconto tra il 13 e il 14% sui corsi di Borsa. L'ente guidato da Paolo Momigliano, che nei giorni scorsi ha ricevuto il via libera da Bankitalia e Tesoro, scenderà così al 25% dell'istituto di credito verso la quota-obiettivo del 19% indicata nell'ultima assemblea. L'alleggerimento, con un percorso analogo a quello che la Fondazione Mps ha compiuto nella banca senese, avviene a ridosso della partenza dell'aumento di capitale da 800 milioni. Ai prezzi attuali il pacchetto della Fondazione Carige vale 163 milioni.

5.TRONCHETTI ROTTAMA IL LIBRO DI DECINA
Da "il Giornale"

Lo scorso novembre per il lancio del suo libro aveva mobilitato deputati e associazioni dei consumatori (con tanto di streaming sulla tv di Grillo) ma davanti al rischio di dover aprire il portafogli per risarcire Marco Tronchetti Provera, Maurizio Matteo Decina ritira dal mercato il volume «Goodbye Telecom» pubblicato da Lit Edizioni.

MARCO TRONCHETTI PROVERA E MASSIMO MORATTI SERATA CALENDARIO PIRELLIMARCO TRONCHETTI PROVERA E MASSIMO MORATTI SERATA CALENDARIO PIRELLI

Il presidente di Pirelli aveva infatti presentato un atto di citazione contestando la ricostruzione che il volume di Decina traccia soprattutto della gestione di Telecom Italia nel periodo 2001-2007, «ritenendola lesiva della sua reputazione e immagine». Il libro puntava a raccontare la storia di Telecom dalla sua privatizzazione ad oggi, passando da Roberto Colaninno, a Marco Tronchetti Provera, Franco Bernabè e da ultimo a Telco, in procinto di essere sciolta.

6.UBI INCIAMPA ANCHE SUL QUINTO
Da "il Giornale"

Non c'è pace per i vertici di Ubi Banca e la cerchia di famiglie bresciano-bergamasche che guarda al presidente di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli. Dopo la Procura e la Consob, è Bankitalia a dimostrare sospetti sulla cooperativa lombarda. A finire nel mirino della Vigilanza è stata la controllata Prestitalia, che si occupa di credito al consumo e cessione del quinto dello stipendio.

Il 20 marzo, al termine di un'ispezione a novembre-dicembre 2013, Via Nazionale ha infatti presentato un verbale con «rilievi e osservazioni» sui rapporti con la clientela, avviando un iter sanzionatorio nei confronti dei vertici attuali e vecchi di Prestitalia. La stretta, che emerge dalla trimestrale del gruppo guidato da Victor Massiah e presieduto da Andrea Moltrasio, si somma alle indagini in corso su Ubi Leasing e Ubi Factoring.

Marco Tronchetti Provera e Massimo MorattiMarco Tronchetti Provera e Massimo Moratti

7.UBI, ANCHE PRESTITALIA NEL MIRINO DI BANKITALIA
R.Fi. per "Il Sole 24 Ore
"

Dopo Ubi Leasing e Ubi Factoring, un'altra società-prodotto del gruppo Ubi finisce nel mirino di Bankitalia: si tratta di Prestitalia, società che si occupa di cessione del quinto dello stipendio. A quanto emerge dalla trimestrale di Ubi consultata dall'Ansa, il 20 marzo, al termine di un'ispezione condotta per verificare la correttezza dei rapporti con i clienti, Via Nazionale ha presentato un verbale contenente «rilievi e osservazioni» e ha avviato l'iter sanzionatorio nei confronti di esponenti ed ex esponenti della controllata.

Si è conclusa invece con rilievi ma senza alcun iter sanzionatorio un'ispezione di Bankitalia «sulle strategie e i sistemi di governo e controllo del gruppo», partita il 29 luglio (nove giorni prima Andrea Resti e altri consiglieri di minoranza avevano presentato un esposto sulla governance) e chiusa il 22 novembre 2013. Il rapporto ispettivo, presentato il 13 febbraio scorso, contiene «rilievi e osservazioni» riguardanti i «profili strategici» del «modello di business», nonché «i processi di governo e il sistema dei controlli interni».

ANDREA BONOMIANDREA BONOMI

9.PER GIC E ALLIANZ SHOPPING NEL MATTONE
P. De. per "Il Sole 24 Ore"

Il mattone italiano continua ad attirare l'interesse degli investitori internazionali, che puntano a realizzare soprattutto deal con rendimenti che viaggiano anche intorno al 10%. Secondo indiscrezioni di mercato in dirittura d'arrivo ci sarebbero oggi due grandi operazioni nel settore retail, stesso venditore e due compratori intenzionati a diventare proprietari al 100% di asset a cui già partecipano.

Il fondo sovrano di Singapore, Gic, starebbe per acquistare il 50% del centro commerciale Roma Est messo in vendita da Cbre global investors per circa 200 milioni di euro (GIC possiede già l'altro 50%). Il centro commerciale vale infatti oltre 400 milioni di euro. Allianz, invece, starebbe per acquistare il 50% del centro Fiumara entertainment park a Genova, sempre da Cbre global investors. Il valore di questa struttura nel suo complesso si aggira sui 180 milioni di euro.

10.MANCUSO E ALFANO NELLO SLALOM ENI-ENEL
G.D. per "Il Sole 24 Ore"

Salvatore Mancuso approderà domani nel nuovo cda Enel, con Francesco Starace a.d. e Patrizia Grieco presidente. Il finanziere siciliano, ma con fondo d'investimento in Lussemburgo, Equinox Sa (tra i soci Del Vecchio, Della Valle, De Agostini, Berlusconi, Pirelli, Marcegaglia, Intesa Sanpaolo, università Bocconi), è tra i candidati della lista del ministero dell'Economia. Quando i candidati sono stati ufficializzati, il 14 aprile, Mancuso compariva nella lista del cda Eni.

CARIGECARIGE MAURIZIO DECINAMAURIZIO DECINA

Il giorno seguente c'è stato lo scambio: Andrea Gemma dalla lista Enel è passato all'Eni e Mancuso all'Enel. Il ministero si è giustificato parlando di «un errore materiale». Entrambi i candidati sono voluti da Angelino Alfano, leader del Ncd. Alfano avrebbe voluto Mancuso presidente dell'Eni, ma il premier Renzi ha assegnato la casella a Emma Marcegaglia. Mancuso aspirerebbe alla vicepresidenza Enel: carica oggi non prevista, tuttavia nella lista Mancuso è il terzo, dopo Grieco e Starace, precede gli altri consiglieri semplici senza rispettare l'ordine alfabetico, come un primus inter pares.

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO