tim cook donald trump

MO' SONO DAZI TUOI! - E SE LA GUERRA COMMERCIALE ANTI CINESE FOSSE UN GUAIO SOPRATTUTTO PER LE AZIENDE AMERICANE? È QUELLO CHE PENSA IL CEO DI APPLE TIM COOK, CHE HA DETTO CHIARAMENTE AL PRESIDENTE CHE SAMSUNG ALLA FINE ESCA AVVANTAGGIATA - TE CREDO. APPLE & CO PRODUCONO PRATICAMENTE TUTTO IN CINA, MENTRE I COREANI HANNO DECISO PER TEMPO DI DIVERSIFICARE – TRUMPONE PER ORA HA CONGELATO TUTTO, MA ORMAI HA TIRATO IL SASSO…

 

 

TIM COOK FA VISITA ALLA FABBRICA FOXCONN IN CINA

PERCHÉ TRUMP HA RINVIATO I DAZI SULL’HI-TECH? – LA RISPOSTA È SEMPLICE: PER LE MOLTISSIME AZIENDE AMERICANE, APPLE IN TESTA, CHE ASSEMBLANO IN CINA SAREBBE STATA UNA MAZZATA

 

https://www.dagospia.com/rubrica-4/business/perche-trump-ha-rinviato-dazi-sull-rsquo-hi-tech-ndash-211189.htm

 

DAZI HI-TECH, PER TIM COOK PENALIZZANO APPLE E METTONO A RISCHIO LA COMPETITIVITÀ

Alessandro Crea per www.tomshw.it

 

tim cook donald trump 2

Tim Cook è preoccupato, i dazi pensati dall’amministrazione Trump per colpire la Cina potrebbero in realtà avere ricadute assai negative per le stesse aziende statunitensi, Apple in primis, che potrebbe tra l’altro veder ridotta o addirittura a rischio la sua competitività con Samsung. È quanto sostanzialmente ha detto il CEO Apple al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump durante una recente cena.

 

tim cook donald trump 3

Come sappiamo infatti ‎la maggior parte dei prodotti Apple potrebbe essere colpita da un aumento dei costi del 10% nelle prossime settimane o mesi. Se infatti i dazi su iPhone, iPad e computer portatili Apple sono stati sospesi e rimandati almeno al 15 dicembre, quelli su Apple Watch, Airpod e molti accessori sono ancora previsti per il 1 settembre.

samsung galaxy fold

 

La maggior parte dei prodotti Apple infatti sono prodotti in Cina e poi importati negli Stati Uniti e in molti altri mercati, i dazi quindi andrebbero ad aumentare i costi già non esattamente contenuti dei prodotti Apple che vedrebbe quindi diminuire la propria competitività, soprattutto nei confronti di Samsung, che a differenza del colosso californiano, ha differenziato maggiormente le proprie fonti produttive, servendosi oltre che in Cina anche in Vietnam e in patria.

 

LA GUERRA DI DONALD TRUMP A HUAWEI

Le argomentazioni di Cook sembrano comunque essere state assai convincenti epr stessa ammissione di Trump, che ora starebbe riflettendo su una revisione almeno parziale delle proprie politiche, in modo da riuscire a colpire la Cina proteggendo allo stesso tempo le aziende nazionali come Apple.

 

tim cook in cina

In un mondo in cui l’economia è globalizzata il discorso dei dazi è assai complesso e delicato. A più riprese infatti abbiamo illustrato come sia quasi impossibile colpire una nazione senza avere ricadute gravi sulla propria economia nazionale, soprattutto se si parla come in questo caso di due colossi hi-tech come Stati Uniti e Cina.

tim cook donald trump 1

 

Non si tratta infatti soltanto di riportare la produzione e l’assemblaggio in patria, come chiedeva già qualche anno fa Trump a Cook. Anche facendolo infatti resterebbe il problema di approvvigionarsi all’estero dei tanti componenti che Apple comunque non realizza da sé. E anche se ciò accadesse il problema si sposterebbe a sua volta sulle materie prime necessarie, non reperibili nei soli Stati Uniti. Insomma ormai i mercati sono interconnessi e difficilmente i dazi potranno mai rappresentare una soluzione efficace e chirurgica al problema.

DONALD TRUMP PETER THIEL TIM COOKtim cook con il vicepresidente cinese ma waidonald trump appletim cook cinatim cook donald trump 2

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