MOODY’S ATTERRA MILANO (-2,5%): PAURA DI UN DOWNGRADE ITALIANO

L’agenzia “no comment”. Ma avverte: Cipro rischia il default anche con il salvataggio - La BCE garantisce a Nicosia i fondi di emergenza. Il taglio sui depositi sarà del 30% - Il Nasdaq pagherà 62 mln $ per la disastrosa Ipo Facebook - Mps: respinto il ricorso del Codacons contro i Monti-bond…

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1 - BORSA: MILANO CHIUDE A -2,5%, PESANO VOCI DOWNGRADE DI MOODY'S
Radiocor - Moody's spaventa le Borse europee. I mercati, dopo il sospiro di sollievo tirato in mattinata per l'accordo sul salvataggio di Cipro, hanno mostrato forti segni di nervosismo nel pomeriggio quanto nelle sale operative ha iniziato a circolare rumors di un possibile taglio del rating sull'Italia da parte di Moody's. Piazza Affari dopo essere arrivata a cedere quasi il 3% ha riguadagnato qualche posizione nel finale chiudendo a -2,5% mentre Parigi, Londra e Francoforte hanno mantenuto il rosso all'interno del punto percentuale.

MOODYSMOODYS

Le banche sono state le piu' colpite dall'ondata di vendite su Borsa Italiana: Intesa Sanpaolo ha ceduto il 6,2%, il Banco Popolare il 5,9% e Unicredit il 5,8%. Male anche Mediaset (-4,7%) che domani diffondera' i conti 2012 da cui emergera' il primo rosso della storia del gruppo editoriale. Fra i pochi spunti positivi a Piazza Affari, c'e' Parmalat (+1,7%) che riprende a correre dopo alcune sedute deboli in seguito alla delusione per il manc ato maxi-dividendo che, invece, era stato pagato lo scorso anno.

Sul mercato dei cambi, l'euro scivola a 1,287 dollari sui valori della scorsa settimana, in piena turbolenza per la situazione di Cipro (1,2996 venerdi'). Il rapporto dell'euro sullo yen si attesta a 121,252 (122,80) mentre quello fra dollaro e yen fa segnare 94,193 (94,51). Per quanto riguarda il greggio, il Wti sale dello 0,54% a 94,22 dollari.

2 - MOODY'S, NO COMMENT SU VOCI TAGLIO RATING ITALIA
(ANSA) Moody's non commenta le voci, circolate sui mercati, di un downgrade imminente del rating sovrano dell'Italia.

3 - CIPRO: MOODY'S, RISCHIO DEFAULT ANCHE SE RISOLVE CRISI
(ANSA) - "Cipro rimane a rischio default e di uscire dall'area euro per un periodo prolungato" anche nello scenario migliore in cui dovesse approvare e applicare le misure chieste dalla Troika. Lo scrive l'agenzia di rating Moody's nel 'Credit Outlook'. La crisi finanziaria di Cipro, secondo Moody's "avrà profonde conseguenze negative a lungo termine per il debito sovrano" anche se Nicosia "risolvesse con successo questa crisi politica delle ultime settimane e l'impasse con l'area euro".

Michael Sarris ministro finanze CiproMichael Sarris ministro finanze Cipro

La crisi di Cipro ha anche "effetti negativi sul credito per tutti i debiti sovrani dell'Area euro", sostiene Moody's, spiegando che "anche nel caso in cui i negoziati andassero a buon fine e Cipro restasse nell'Eurozona", cresce il rischio di "uscita dai depositi, fuga di capitali, aumento dei costi delle banche e di finanziamento del debito e un diffuso disturbo ai mercati finanziari nell'area euro nel futuro, anche se le decisioni non disturbano la calma sui mercati nel presente. Se poi i negoziati fallissero e Cipro uscisse dall'area euro, il caos potrebbe essere ben oltre alla capacità dei governanti di gestirlo". A proposito del giudizio sul debito sovrano (Caa3 negativo), Moody's osserva che "il danno potenzialmente irreparabile ai driver di crescita economica attuali mette fortemente in dubbio la capacità del Paese di sostenere il suo debito".

Draghi, Merkel e MontiDraghi, Merkel e Monti

4 - BCE, OK FONDI EMERGENZA A CIPRO, ALTA SORVEGLIANZA
(ANSA) - La Banca centrale europea ha deciso "di non obiettare alla richiesta di liquidità di emergenza (ELA) da parte della Banca centrale di Cipro, in base alle regole" e "continuerà a monitorare attentamente la situazione". Lo comunica la Bce, secondo cui l'accordo raggiunto con Cipro contiene "gli elementi necessari".

5 - CIPRO: GOVERNO, CIRCA 30% TAGLIO SU DEPOSITI
(ANSA) - Sarà di circa il 30%, punto più punto meno, il prelievo sui depositi di oltre 100.000 euro esistenti nella Bank of Cyprus, la maggiore banca dell'isola. Lo ha annunciato il portavoce del governo cipriota, Christos Stilianides, parlando alla radio statale.

6 - FACEBOOK: OK SEC A COMPENSAZIONE NASDAQ DA 62 MLN $ PER IPO
Radiocor - La Securities and Exchange Commission ha approvato il piano da 62 milioni di dollari in contanti messo a punto dal gruppo Nasdaq OMX per compensare gli investitori che, in occasione del debutto in borsa di Facebook nel maggio 2012, hanno subito perdite legate a problemi tecnici. Lo ha comunicato la Sec stessa.

Il via libera della Consob americana - il cui importo e' superiore ai 40 milioni di dollari inizialmente stimati dall'amministratore delegato del Nasdaq Robert Greifeld - pone fine a mesi di incertezza per gli operatori di Wall Street che registrarono perdite stimate in 500 milioni di dollari. Il piano di compensazione pero' non salva Nasdaq da provvedimenti regolatori e possibili denunce. Le indagini sulla quotazione del social network continuano e c'e' chi non esclude multe addizionali per 5 milioni di dollari.

facebook nasdaqfacebook nasdaq

7 - MPS: CONSIGLIO STATO RESPINGE APPELLO CODACONS SU MONTI BOND
Radiocor - Il Consiglio di Stato ha respinto, secondo quanto apprende Radiocor, il ricorso presentato dal Codacons per chiedere, in via cautelare, di bl occare i Monti Bond per quattro miliardi di euro assegnati a Mps. Palazzo Spada ha messo in dubbio la legittimazione ad agire del Codacons. Ora si aspetta la decisione nel merito del Tar del Lazio.

8 - FONDI: CONTINUA SERIE POSITIVA, +5,2 MLD RACCOLTA NETTA FEBBRAIO
Radiocor - Il 2013 continua bene per l'industria del risparmio gestito: febbraio si e' infatti chiuso con una raccolta netta totale di 5,24 miliardi dai 6,57 miliardi di gennaio e contro deflussi per 4,3 mld a dicembre 2012. Lo comunica Assogestioni nella mappa mensile segnalando inoltre che la raccolta dei primi due mesi del 2013 (in totale 11,7 mld) ha compensato le perdite complessive registrate nel 2012 (-11,3 mld).

montepaschi siena sedemontepaschi siena sede

Le gestioni collettive hanno registrato un attivo in rialzo a 4,51 miliardi (da 3,19 mld a gennaio) mentre le gestioni di portafoglio subiscono una pesante battuta d'arresto a soli 728 milioni da +3,38 mld del mese precedente. Il patrimonio gestito sale e registra un nuovo record superando la soglia dei 1.200 mld a 1.210,7 dai 1.206,1 di gennaio.

 

 

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