NETFLIX SI MAGNA TUTTO – MENTRE IL COLOSSO DELLO STREAMING CONTINUA A VOLARE, SOFFRONO LE “PAY” E LA TV GENERALISTA: NEI PRIMI 9 MESI DELL’ANNO SCORSO IL FATTURATO DI NETFLIX HA SEGNATO UN RIALZO DEL 24,9%, CRESCENDO QUASI 10 VOLTE PIÙ VELOCEMENTE DEI BROADCASTER INTERNAZIONALI – NEL NOSTRO PAESE IL SETTORE CHE NEL 2019 AVEVA UN'INCIDENZA SUL PIL DELLO 0,5%, HA REGISTRATO UN CALO DEL 3,1% DOVUTO AL CROLLO DELLA PUBBLICITÀ…

-

Condividi questo articolo


Maddalena Camera per "il Giornale"

 

netflix netflix

Netflix continua a crescere anche in tempo di pandemia mentre l' effetto della crisi si fa sentire sui broadcaster tradizionali. Nei primi 9 mesi del 2020, infatti, le principali società internazionali del settore tv hanno registrato un calo del 9,9%, corrispondente a 185 miliardi.

L' indagine è stata svolta da Mediobanca e riportata nello studio «Media & Entertainment». Il report effettuato a livello europeo ha visto la riduzione del 16,3% dei ricavi delle media company provenienti dalla distribuzione di contenuti. La pubblicità è calata invece del 12,2%: insieme rappresentavano oltre il 40% dei ricavi complessivi.

PIGIAMA E NETFLIX PIGIAMA E NETFLIX

 

Segno positivo invece per gli abbonamenti tv (+7,9%) ma con tendenze opposte tra streaming (in crescita a doppia cifra) e pay TV, in calo anche a fronte della cancellazione e riprogrammazione di eventi sportivi. A livello internazionale Netflix ha migliorato la propria performance segnando un distacco netto rispetto agli altri operatori. Nei primi 9 mesi del 2020 il fatturato della società ha segnato un rialzo del 24,9%.

 

REED HASTINGS NETFLIX REED HASTINGS NETFLIX

«Netflix cresce quasi 10 volte più velocemente dei broadcaster tradizionali - ha spiegato Marco Valeri, corporate financial analyst di Mediobanca- il Covid ha accelerato la tendenza già in atto, rivelandosi un potente booster per il cambiamento». Tra i broadcaster tradizionali infatti è cresciuta la sola Fox ma di una percentuale molto più bassa rispetto a Netflix (8,1%). Quanto al nostro paese il settore che nel 2019 aveva un' incidenza sul Pil nazionale dello 0,5%, ha registrato un giro d' affari in calo del 3,1% a 8,7 miliardi.

 

netflix coronavirus netflix coronavirus

Il calo è dovuto all' ingente diminuzione degli introiti pubblicitari (-24,5% anno su anno) e alla riduzione dei ricavi per gli abbonamenti (-6,6%). Pesante il bilancio per la radio, con una contrazione del 29,4% dei ricavi, e per la tv in chiaro (-14,8%) mentre quella a pagamento è rimasta sostanzialmente stabile (-0,8%) rispetto al 2019.

 

Il mercato italiano si conferma concentrato, con i tre principali operatori televisivi (Rai, Mediaset e Sky Italia) che detengono quasi l' 85% dei ricavi televisivi nazionali. Considerando i ricavi complessivi dei 7 principali operatori televisivi italiani, inclusivi delle attività sia in Italia sia all' estero, i valori salgono a 9,5 miliardi di euro, in calo del -5% sul 2018. Il segno negativo è influenzato dai minori introiti della pay tv (-13,6%) e dal calo dei ricavi da pubblicità (-4,9%), compensati dall' incremento del canone (+2,3%).

REED HASTINGS NETFLIX REED HASTINGS NETFLIX

 

Tra gli operatori, in crescita solo la Rai (+2,9%) e Discovery (+0,8%). Per il settore dei media nella seconda parte del 2020 non sono mancati però alcuni segnali positivi, secondo l' Area studi di Mediobanca iniziati già nel terzo trimestre. La raccolta pubblicitaria di novembre è segnalata per esempio in ripresa (+3,5%), anche se la variazione annua attesa è del -12% sul 2019. Sempre nel novembre 2020 i ricavi pubblicitari sono cresciuti rispetto allo stesso periodo dell' anno precedente dell' 8,8% per La7, del 7,3% per Rai, del 5,1% per Mediaset e del 5% per Discovery, mentre Sky è l' unica ancora con segno negativo (-8%), seppur in miglioramento.

netflix e disney + 1 netflix e disney + 1 netflix e disney + 1 netflix e disney + 1 sky sconto 1 sky sconto 1 SKY ITALIA SKY ITALIA SKY ITALIA SKY ITALIA netflix netflix

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

A MILANO DA MESI GIRA UNA VOCE INSISTENTE: NON È CHE FABRIZIO CORONA STA LAVORANDO PER RIPULIRE L’IMMAGINE DI FEDEZ? – “FURBIZIO” È STATO IL PRIMO A DARE NOTIZIA DELL’ACCORDO ECONOMICO TRA IL RAPPER E CRISTIANO IOVINO, IL PERSONAL TRAINER MENATO DA FEDEZ E I SUOI AMICHETTI. POI SI È LANCIATO IN UNA DIFESA A SPADA TRATTA DELL’EX SIGNOR FERRAGNEZ DOPO CHE I SUOI AMICI ULTRAS SONO FINITI IN CARCERE: “I GIORNALI VI VENDONO MERDA. VOI NON LO CONOSCETE” – ORA L’ULTIMO ATTO CON L’EX RE DEI PAPARAZZI CHE RIVELA: “DIETRO IL VIAGGIO DI FEDEZ A NEW YORK C’È UN PROGETTO DAVVERO GROSSO”. VOGLIAMO SCOMMETTERE CHE TRA NON MOLTO “FURBIZIO” CE NE DARÀ CONTO?

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...