LA NUOVA TRINITÀ CHE CONTROLLA PIRELLI: TRONCHETTI, BANCHE E I RUSSI DI ROSNEFT - OGGI LA FIRMA, IL GRUPPO SOVIETICO ENTRA CON IL 13%

Dopo una complessa riorganizzazione societaria, con l’uscita di Malacalza e l’ingresso di Clessidra, Unicredit e Intesa, si è arrivati all’ingresso di Rosneft e all’accorpamento di Camfin e Lauro61, che ha accorciato la catena di controllo della società - Nel nuovo cda entrano sei consiglieri dei russi, e restano fuori i Rovati, Acutis e Moratti…

Condividi questo articolo


Federico De Rosa per “Il Corriere della Sera

 

MARCO TRONCHETTI PROVERA SUL PALCO SERATA CALENDARIO PIRELLI MARCO TRONCHETTI PROVERA SUL PALCO SERATA CALENDARIO PIRELLI

Pirelli apre le porte della Bicocca ai nuovi soci russi. Questa mattina a Milano inizieranno le manovre per l’ingresso di Rosneft nel capitale e nel consiglio del gruppo milanese. L’agenda prevede una serie di assemblee a cui saranno sottoposti per le rispettive competenze i vari passaggi dell’operazione, che si concluderà con la girata ai russi delle azioni Camfin in mano a Clessidra, Intesa e Unicredit. I quali oltre alle quote cederanno anche sei posti nel board Pirelli ai rappresentanti indicati da Igor Sechin.

 

IGOR SECHIN IGOR SECHIN

L’ingresso dei russi rappresenta il passaggio centrale del riassetto varato poco più di un anno fa da Marco Tronchetti Provera che ha visto prima l’uscita di scena della famiglia Malacalza e l’ingresso della famiglia Rovati, di Sigieri Diaz della Vittoria Pallavicini e del fondo Clessidra in una nuova cassaforte, Lauro61, quindi l’Opa su Camfin e ora l’alleanza con i russi. Oggi verrà anche formalizzata la fusione tra Camfin e Lauro61 e, prima, la scissione dalla cassaforte degli asset non Pirelli, che saranno conferiti a una newco, Coinv, partecipata da Nuove Partecipazioni, Unicredit e Intesa.

 

ROSNEFT ROSNEFT

Il cerchio si potrebbe chiudere qui ma probabilmente non si tratta ancora dell’assetto definitivo. Oltre all’accorpamento tra Camfin e Lauro61, con cui viene tagliato un livello della catena di controllo della Bicocca, non è escluso che anche a monte della filiera possa avvenire in un secondo momento una razionalizzazione che porterebbe tutti i soci ad avere una presa diretta su Pirelli.

 

Quanto ai russi, al termine dell’operazione avranno il 49,9% di Lauro61/Camfin, equivalente al 13% del capitale della Bicocca custodito in una cassaforte lussemburghese, la Long Term Investment Luxembourg, indicata da Sechin. Non si tratta di una società direttamente controllata da Rosneft ma fa riferimento al gruppo Neftgarant.

 

CLAUDIO SPOSITO CLAUDIO SPOSITO

L’accordo con i russi prevede anche l’uscita dal consiglio Pirelli di sei rappresentanti (4 indicati da Clessidra e 2 da Nuove Partecipazioni di Tronchetti) e la cooptazione degli amministratori in quota Rosneft. L’avvicendamento, secondo gli accordi, è contestuale al closing e dunque anche questo passaggio dovrebbe concludersi oggi dando così un assetto definito al board , rinnovato un mese fa in via provvisoria.

MASSIMO MORATTI SERATA CALENDARIO PIRELLI MASSIMO MORATTI SERATA CALENDARIO PIRELLI

 

Il nuovo consiglio è la foto del nuovo assetto azionario della Pirelli a valle della riorganizzazione, con la presenza di Tronchetti, dei soci russi e delle banche. Restano fuori la famiglia Rovati, che ha avuto un ruolo centrale nel riassetto, e gli alleati storici Carlo Acutis e Massimo Moratti. Non sarebbe tuttavia da escludere che in una seconda fase, con la razionalizzazione nella parte alta della catena societaria della Bicocca che partendo da Mtp spa si snoda attraverso Mtp Partecipazioni, Gpi e Nuove Partecipazioni per arrivare fino a Camfin, gli alleati arrivino ad avere insieme a Tronchetti una presa più diretta sulla Pirelli.

 

Con il closing dell’operazione, oltre ad imbarcare un alleato con le spalle piuttosto larghe, Tronchetti consolida l’alleanza industriale con il gruppo russo, che rappresenta un tassello chiave della strategia di crescita nel segmento premium e winter della Pirelli, che in Russia sta sviluppando anche business complementari a quelli degli pneumatici. 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO