marco patuano ad telecom italia
1.BORSA: L'EUROPA RIMBALZA, MILANO (+1%) FRENATA ANCORA DALLE BANCHE
Radiocor - Nonostante la frenata del pil cinese, i listini europei rimbalzano trascinati da costruzioni e materie prime mentre Piazza Affari, frenata ancora dalle banche oggetto di ulteriori indagini della Bce sui crediti dubbi e in particolare da Mps (-14,3%), chiude in rialzo dell'1,04%. A Milano, in coda al listino, oltre alla banca senese spiccano il Banco Popolare (-6,3%) e Unicredit (-3,4%) mentre recupera con decisione Ferrari (+8,6%) che dalla quotazione a Milano, avvenuta lo scorso 4 gennaio, aveva perso oltre il 15%.
Forti acquisti anche su Telecom Italia (+4,7%) in attesa del consolidamento di cui ha parlato anche l'ad Marco Patuano e sul settore della moda con Yoox Net-A-Porter (+4,3%) e Luxottica (+2,4%). Discreto rimbalzo anche per Fca (+2,6%) che dal 5 gennaio aveva perso il 30%. A New York continua a scivolare il petrolio con il Wti che cede l'1,1% a 29 dollari al barile. Sul fronte dei cambi l'euro recupera quo ta 1,09 dollari (ieri 1,0883 dollari) e si porta a 128,3 yen (127,75), mentre il dollaro-yen si attesta a 117,7 (117,32).
2.ENI: CDA DELIBERA EMISSIONE BOND FINO A 2 MILIARDI ENTRO MARZO 2017
Radiocor - Il cda di Eni ha deliberato oggi la possibile emissione di uno o piu' prestiti obbligazionari, da collocare presso investitori istituzionali, per un ammontare complessivo non superiore a 2 miliardi di euro o equivalente in altra valuta, da emettersi in una o piu' tranches entro il 31 marzo 2017. Lo rende noto Eni in un comunicato, precisando che le emissioni perseguono l'obiettivo di mantenere una struttura finanziaria equilibrata in relazione al rapporto di indebitamento a breve e medio lungo termine e alla vita media del debito. I prestiti potranno essere quotati presso uno o piu' mercati regolamentati.
IL PRESIDENTE DELLA CONSOB GIUSEPPE VEGAS
3.MPS: VEGAS, PROBABILE ANCHE DOMANI DIVIETO VENDITE ALLO SCOPERTO
Radiocor - La situazione Mps in Borsa e' ancora delicata, 'malgrado il divieto di vendite allo scoperto, quindi credo che probabilmente sara' conservato anche per domani'. Lo ha detto il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, spiegando che 'piu' o meno dall'analisi fatta' sulle vendite del titolo 'abbiamo visto che ci sono state vendite sia dall'estero, sia in Italia, molte anche da gente che tratta on line'. A chi chiedeva se ci sono anche fondi, Vegas ha replicato: 'Ci sono grandi compagnie di investitori e banche'.
4.TELECOM: DE PUYFONTAINE, NON SIAMO PUNTO DI ACCESSO PER ORANGE
Radiocor - Telecom Italia non diventera' punto di accesso per i piani di consolidamento europeo di Orange. Lo ha detto Arnad de Puyfointaine, ceo di Vivendi, primo socio di Telecom Italia con il 21,39 per cento. 'Con Telecom Italia diventiamo punto di accesso per Orange? No', ha affermato in audizione alle commissioni Industria e Lavori Pubblici del Senato. De Puyfontaine ha anche spiegato che Vivendi e' 'investitore a lungo termine' e vuole 'sviluppare un piano industriale strategico, non ci muoviamo per conto di terze parti'.
L'obiettivo dell'investimento in Telecom Italia e' costruire un 'soggetto sud-europeo che possa avere una base solida, che possa permettere di competere ad armi pari rispetto a soggetti americani grandi' nel campo dei contenuti. Quanto a Xavier Niel, azionista in Telecom con una quota potenziale di circa il 15%, 'non esiste una politica congiunta', ha chiarito l'amministratore delegato, all'interno del g ruppo italiano con Iliad, societa' fondata dall'imprenditore francese.
5.BANCHE: PADOAN, NESSUNA PREOCCUPAZIONE, RICHIESTE BCE PRASSI STANDARD
padoan, ministro dell'economia (d), con il presidente della bce mario draghi
Radiocor - Nessuna preoccupazione per le banche italiane dalle richieste di informazioni da parte della Bce. Cosi' il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan in una nota nella quale non cita espressamente il Monte dei Paschi e le altre banche colpite dalle vendite in Borsa e che hanno portato la Consob a sospendere le vendite allo scoperto sulla banca senese. 'La Bce e' intervenuta opportunamente per chiarire che la richiesta di informazioni inviata ad alcune banche italiane e' stata inviata a molte altre banche dell'area euro ed e' una prassi standard'. Nella nota il ministro aggiunge: 'Nessuna preoccupazione specifica per le banche italiane ma soltanto uno studio per identificare best practice nella gestione dei crediti in sofferenza'.
6.BANCHE: ABI, SOFFERENZE IN RAPPORTO AGLI IMPIEGHI AL TOP DA 20 ANNI
Radiocor - I prestiti in sofferenza delle banche italiane in rapporto agli impieghi hanno raggiunto il livello massimo da vent'anni. Il nuovo record della montagna di crediti deteriorati che affligge le banche italiane viene segnalato dal rapporto mensile dell'Abi. In rapporto agli impieghi, infatti, le sofferenze lorde (oltre 201 miliardi come gia' indicato dalla Banca d'Italia) risultano pari al 10,4% in novembre, il valore piu' elevato dell'ultimo ventennio. Il rapporto a fine 1996 aveva raggiunto il 9,9 per cento.
L'Abi ricorda che prima dell'inizio della crisi globale (fine 2007) il rapporto tra sofferenze lorde e impieghi era del 2,8 per cento. Il rapporto mensile aggiunge che le sofferenze al netto delle svalutazioni a novembre erano pari a circa 88,8 miliardi, in aumento rispetto agli 87,2 miliardi del mese precedente. Rispetto allo stesso mese dell'anno precedente sono aumentate di circ a 4 mili ardi (+4,7% l'incremento annuo, in decelerazione rispetto al +12,2% di un anno prima). Il rapporto sofferenze nette/impieghi totali si e' collocato al 4,89% (4,85% a ottobre).
7.PETROLIO: CONSULTA DICHIARA AMMISSIBILE REFERENDUM SU TRIVELLE
Radiocor - La Corte Costituzionale nella seduta di oggi ha dichiarato ammissibile la richiesta di 'un referendum e improcedibili altre cinque richieste in materia di ricerca, prospezione e trivellazioni marine'. Il quesito e' stato proposto da nove Consigli regionali e gia' dichiarato ammissibile dalla Cassazione. Il referendum - spiega una nota della Consulta - si concentra 'sulla previsione che le concessioni petrolifere gia' rilasciate durino fino all'esaurimento dei giacimenti, in tal modo prorogando di fatto - come rilevato dall'Ufficio centrale per il Referendum - i termini gia' previsti dalle concessioni stesse'.