PIAZZA AFFARI +1,4%, SPREAD 362 - GRILLI: NON SERVONO MANOVRE AGGIUNTIVE - SISMA: OK AI FONDI UE, CONTRARIE GB FINLANDIA E SVEZIA - CONTI: UTILE IN CRESCITA PER UNICREDIT, IN CALO PER INTESA - PERDITE PER DELLA VALLE (PESA RCS) E MEDIASET - VISCO CONVOCA LE GRANDI BANCHE - LA DISTRAZIONE DELLO ISTITUTO ONCOLOGICO, CREDITORE DEI LIGRESTI MEDIOBANCA IN SPAGNA - BARABINO IN BRASILE…

Condividi questo articolo



1 - BORSA: COLPO DI RENI FINALE E MILANO CHIUDE A +1,4% CORRONO LE BANCHE
Radiocor - Finale positivo per le Borse europee che proprio nell'ultima ora di contrattazione a sorpresa hanno virato al rialzo, incoraggiate dal miglioramento di Wall Street. Milano e Madrid hanno vantato le performance migliori, con Piazza Affari spinta in alto soprattutto dalle azioni delle banche che hanno festeggiato sia alcune trimestrali superiori alle attese, sia il calo dello spread.

CATTELAN PIAZZA AFFARI BORSA MILANOCATTELAN PIAZZA AFFARI BORSA MILANO

Il Ftse Mib ha chiuso in progresso dell'1,4%. I conti del terzo trimestre hanno incoraggiato gli ordini in acquisto su Unicredit (+4,3%), Intesa Sanpaolo (+5,19%) e Bpm (+4,57%). Per contro l'effetto trimestrale ha fatto arretrare di oltre il 6% le azioni della Tod's, che tuttavia da inizio anno vantano un progresso attorno al 40%. L'attenzione e' inoltre rimasta alta su Telecom Italia (+0,28%), in attesa di novita' sull'interesse manifestato dal finanziere egiziano, Naguib Sawiris, per entrare nel capitale.

Sul fronte dei cambi l'euro ha ripreso quota sul dollaro, portandosi sui valori di ieri a 1,2726 (1,271 ieri). La divisa tratta inoltre a 101,04 yen, mentre il dollaro-yen si attesta a 79,42. E' stabile il petrolio: il wti sale di un frazionale 0,07% a 85,73 dollari al barile.

2 - SPREAD BTP-BUND CHIUDE A 362 PUNTI
(ANSA) - Lo spread Btp-Bund chiude a 362 punti base con il rendimento del Btp sotto il 5% (4,96%). Il differenziale tra i decennali di Spagna e Germania termina a 451 punti base con il tasso dei Bonos al 5,84%.

sisma emilia crolli chiesa pieve di cento ansasisma emilia crolli chiesa pieve di cento ansa

3 - SISMA: UE CONFERMA ACCORDO ECOFIN PER SBLOCCARE AIUTI EMILIA
Radiocor - La presidenza cipriota della Ue ha confermato che l'Ecofin si e' espresso 'informalmente' a favore dello sblocco dei 670 milioni di aiuti all'Emilia per il terremoto. Regno Unito, Finlandia e Svezia si sarebbero espressi contro. La presidenza ha proposto di stralciare il caso Emilia dalla discussione su un altro rettificativo del bilancio 2012 e sul bilancio 2013 sui quali ci sono profonde divergenze tra i governi. La decisione dovra' essere presa dal comitato di conciliazione che si riunira' a conclusione dell'Ecofin: ne fanno parte Coniglio, Parlamento e Commissione.

VITTORIO GRILLI jpegVITTORIO GRILLI jpeg

4 - CONTI PUBBLICI: GRILLI, NON C'E' BISOGNO MANOVRE AGGIUNTIVE
Radiocor - 'E' prematuro' parlare di manovre aggiuntive, 'a nostro giudizio mi sembra non ce ne sia bisogno'. Cosi' il ministro Vittorio Grilli ai giornalisti che gli hanno chiesto se la differenza nelle stime di deficit/pil della Commissione europea rispetto a quelle governative imponessero dei provvedimenti ulteriori di finanza pubblica. Fino a 2014, ha detto Grilli, 'i conti sono in ordine in maniera permanente'.

FEDERICO GHIZZONI IN VERSIONE BODY BUILDINGFEDERICO GHIZZONI IN VERSIONE BODY BUILDING

5 - UNICREDIT: 335MLN UTILE NETTO III TRIMESTRE, SOPRA ATTESE
Radiocor - UniCredit ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto consolidato di 335 milioni, nettamente sopra le attese che erano di 135 milioni e in miglioramento del 98,1% rispetto ai 169 milioni del secondo trimestre. Un anno prima la banca aveva accusato una perdita netta per 10,6 miliardi (-474 milioni al netto di elementi straordinari) dovuta a pesantissime svalutazioni per l'avviamento. Su un totale di 335 milioni, 39,5 milioni sono da ricondursi al riacquisto di Abs.

Nei nove mesi il Gruppo ha registrato un utile netto di 1,4 miliardi (contro 847 milioni nello stesso periodo del 2011 al netto di elementi straordinari), di cui 517 milioni dal riacquisto di obbligazioni Tier 1 e Upper Tier 1 nel primo trimestre e di Abs nel terzo trimestre. I ricavi a tutto settembre si sono portati a 19,5 miliardi (+2%), di cui 756 milioni da riacquisti e i costi operativi sono diminuiti del 2,9% annuo a 11,4 miliardi. La posizione patrimoniale e' solida con un Core Tier 1 al 10,7% (10,4% alla fi ne del II trimestre e 8,74% un anno prima) e con un Cet 1, secondo le nuove regole di Basilea 3, al 9,3%, al di sopra della precedente indicazione del 9,1% data per il 2012.

Della Valle allo stadio Della Valle allo stadio

6 - DELLA VALLE: DORINT IN PERDITA DI 19,8MLN NEL 2011 PER SVALUTAZIONI
Radiocor - Conti in rosso anche nel 2011 per Dorint. La holding lussemburghese di Diego Della Valle ha chiuso lo scorso esercizio con una perdita di 19,88 milioni di euro, dopo il risultato negativo per 12,57 milioni dell'anno precedente. L'andamento - spiega il bilancio depositato oggi nel Granducato e consultato da Radiocor - e' legato al fatto che la societa' 'non ha ottenuto ancora nessuna entrata dalle partecipazioni, mentre le spese generali ed amministrative hanno superato le altre entrate della societa' ed e' stato necessario fare aggiustamenti al valore delle partecipazioni'.

Nel corso dell'anno - precisa il rapporto annuale - la societa' ha ricapitalizzato le controllate Roger Vivier e Gousson-Consultadoria and Marketing. L'assemblea della holding, che si e' tenuta l'8 novembre, ha deciso di riportare a nuova la perdita. Nel bilancio di Dorint figurano asset finanziari per 149,27 milioni di euro contro 154,6 milioni nel 2010. Le svalutazioni lo scorso anno hanno totalizzato 20 milioni, dopo 13,4 milioni nel 2010. Tra le partecipazioni detenute dalla holding c'e' il 5,49% di Rcs.

ENRICO CUCCHIANIENRICO CUCCHIANI

7 - INTESA SANPAOLO: -11,9% A 414 MLN UTILE NETTO III TRIM, PESA FISCO
Radiocor - Intesa Sanpaolo ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto pari a 414 milioni, in calo dell'11,9% rispetto al secondo trimestre e del 21,4% rispetto ai 527 milioni del terzo trimestre 2011. Sul risultato ha pesato un maggiore onere finanziario (454 milioni rispetto ai 152 milioni del secondo trimestre). Il risultato netto e' comunque superiore alle stime degli analisti che si attendevano 406 milioni di euro.

I proventi operativi netti del trimestre sono ammontati a 4,44 miliardi dai 4,13 miliardi del secondo trimestre e dai 3,8 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno a fronte di attese per 4,16 miliardi. Il risultato della gestione operativa ha fatto segnare un progresso del 17,8% sul trimestre precedente a 6,77 miliardi registrando il valore piu' elevato dal 2009. In ulteriore miglioramento la patrimonializzazione con un core tier 1 all'11,1% (10,1% al 31 dicembre 2011). Per quanto riguarda le prospettive, l'istituto si attende per il 2012 una sostanziale stabilita ' redditivita' operativa rispetto al 2011.

berlusconi silvio e piersilvioberlusconi silvio e piersilvio

8 - MEDIASET: PERDE 45 MLN NEI 9 MESI, PRIMO TRIMESTRE IN ROSSO DI SEMPRE
Radiocor - Primo trimestre in rosso della storia per Mediaset. Il gruppo di Cologno Monzese ha chiuso il periodo luglio-settembre con perdite per 88,4 milioni 1,4 milioni un anno fa. Sui nove mesi, il risultato netto di competenza e' negativo per 45,4 milioni (164,3 mln un anno fa) su ricavi netti scesi del 12,6% a 2,655 miliardi. La raccolta pubblicitaria complessiva in Italia e' calata del 14,9%.

Positiva la contrazione dell'indebitamento sceso a 1,636 miliardi da 1,775 miliardi grazie alle azioni di contenimento dei costi. Per il 2012 il gruppo, pur prevedendo un ebitda 'largamente positivo', stima un risultato netto consolidato in linea con quello registrato nei primi nove mesi dell'anno'.

IGNAZIO VISCOIGNAZIO VISCO

9 - BANKITALIA: VISCO CONVOCA LE GRANDI BANCHE, FOCUS SUL CREDITO
Radiocor - La qualita' del credito in netto peggioramento sara' uno dei temi al centro del summit tra il vertice della Banca d'Italia e le grandi banche che il Governatore, Ignazio Visco, ha convocato secondo quanto risulta a Radiocor per il prossimo 19 novembre. All'incontro oltre a Visco e agli altri rappresentanti del Direttorio, sono invitati, secondo una prassi consolidata di via Nazionale, i vertici operativi delle maggiori banche retail, quelli di Mediobanca e il presidente dell'Abi. Nell'invito di via Nazionale sono richiamati i punti critici del settore che Visco ha indicato con chiarezza nell'intervento alla Giornata Mondiale del Risparmio.

GHEDDAFIGHEDDAFI

10 - FIAT: OK PROCURATORE GENERALE A DISSEQUESTRO QUOTE DELLA LIBICA LAFICO
Radiocor - Primo ok per il dissequestro delle quote detenute dal fondo libico Lafico in Fiat. Oggi in udienza alla Corte di appello di Roma il Procur atore generale ha dato parere favorevole allo scongelamento delle partecipazioni detenute da Lafico. Oltre allo 0,33% in Fiat Spa e allo 0,33% in Fiat Industrial, Lafico detiene lo 0,008% in Eni e l'1,5% nella Juventus. Inoltre fanno capo a Lafico due immobili, uno a Roma e uno - si tratta di un bosco - a Pantelleria.

Oggi l'ok del Procuratore generale ha fatto seguito a un documento del ministero di Giustizia italiano che ha ricevuto dall'Ambasciata italiana a Tripoli la conferma che Lafico e' controllata integralmente dal Governo libico e non fa in alcun modo capo alla famiglia Gheddafi. Lafico e' rappresentata in Corte di appello dallo studio Carbonetti. 'Resta per ora fuori dal ricorso - spiega a Radiocor il legale Fabrizio Carbonetti - un albergo a Pantelleria che e' detenuto da una controllata di Lafico'.

Una volta ottenuto il dissequestro delle azioni di Lafico, conclude Carbonetti, 'presenteremo ricorso anche per dissequestrare l'albergo a Pantelleria'. Le quote dei fondi libici Lafico e Lia detenute in Italia erano state messe sotto sigillo in occasione della dura repressione dei ribelli operata dal regime di Gheddafi. Recentemente sono state dissequestrate tutte le partecipazioni in mano alla Lia.

Milano Santa GiuliaMilano Santa Giulia

11 - RISANAMENTO: IDEA FIMIT STRINGE SU DOSSIER SANTA GIULIA
Radiocor - Idea Fimit sgr prova a stringere su Santa Giulia, l'area milanese di proprieta' del gruppo Risanamento su cui realizzare un importante progetto di sviluppo immobiliare. La societa' di gestione controllata al 61,3% da Dea Capital (gruppo De Agostini), secondo quanto risulta a Radiocor, potrebbe avanzare una proposta formale, ancorche' preliminare, al board della societa' convocato per domani con all'ordine del giorno l'approvazione dei conti dei primi nove mesi dell'anno.

Al momento sul tavolo di Risanamento non sembra sia ancora arrivato nulla, ma qualcosa potrebbe sbloccarsi nelle prossime ore. Idea Fimit e' da tempo interessata all'operazione e l'amministratore delegato, Massimo Brunelli e' al lavoro sul dossier da diversi mesi. La proposta passa attraverso la costituzione di un fondo immobiliare, sottoscritto da investitori istituzionali e alcune banche creditrici di Risanamento, dentro cui far confluire l'area Santa Giulia. Il valore dell'operazione si aggira sui 600-700 mili oni di euro a cui aggiungere, in prospettiva, un altro miliardo per completare lo sviluppo dell'operazione immobiliare.

gba 01 marco turrina graziano tarantinigba 01 marco turrina graziano tarantini

12 - A2A - TARANTINI SU IREN A FOCUS ECONOMIA SU RADIO 24: "NO FUSIONI. SI ACCORDI PARTNERSHIP SPECIFICI"
"No a fusioni ma accordi di partnership per creare valore". Lo afferma a Focus economia su Radio 24 intervistato da Sebastiano Barisoni, il Presidente del Consiglio di gestione di A2A, Graziano Tarantini. "Fare fusioni di due società, in questo momento, non ha senso. Mentre è piu utile trovare delle sinergie comuni. - continua Tarantini a Radio 24 - Se ci sono ipotesi partecipative di asset industriali che portano valore in termini di percentuale, le vogliamo. Noi oggi dobbiamo essere efficienti e credo che nemmeno Iren o altre società siano ormai interessate ad operazioni cosiddette a freddo dove si prendono le scatole sopra e si mettono insieme. Si possono valutare operazioni sulle singole filiere per vedere si ci possono essere sinergie e non sovrapposizioni e soprattutto se ci siano ipotesi di valorizzazione vera attraverso integrazioni perché abbiamo territori diversi coperti in modo diverso. Noi non ci chiudiamo rispetto a queste prospettive."

bankitalia bigbankitalia big

13 - A2A - GRAZIANO TARANTINI, PRESIDENTE A2A, A FOCUS ECONOMIA SU RADIO 24:"PRESENZA PUBBLICO GARANTISCE STRATEGIE DI LUNGO PERIODO"
"La presenza del pubblico garantisce strategie di lungo periodo". Lo afferma ai microfoni di Sebastiano Barisoni a Radio 24, il presidente del Consiglio di A2A, Graziano Tarantini. "Un azionista pubblico è garante di un piano come questo perché è più coraggioso sul piano dell'efficientamento in quanto non richiede obbiettivi di brevissimo termine ed è in grado di assicurarti un sostegno in un periodo diverso. - continua Tarantini a Radio 24 - L'azionista non è neutro. A secondo di chi è l'azionista si possono effettuare politiche differenti o di medio lungo periodo o di brevissimo periodo. Il pubblico, nel nostro caso, ci garantisce strategie di maggior respiro a medio, lungo termine"

14 - IL BANK-DAY, SETTE BILANCI TUTTI IN UN GIORNO
S.Rig. per il "Corriere della Sera" - Con una singolare coincidenza le prime sette banche italiane hanno deciso di comunicare oggi al mercato, in contemporanea, i conti del terzo trimestre 2012. Ci sarebbe già da dire sul fatto che, nell'epoca di Internet e dell'economia digitale, servano più di 40 giorni per compilare i bilanci del trimestre, riportando la ragioneria ai tempi di Fabio Besta.

SALVATORE LIGRESTISALVATORE LIGRESTI

Ma che Unicredit, Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi di Siena, Banco Popolare, Ubi, Popolare Milano e Popolare dell'Emilia-Romagna abbiano deciso di scegliere lo stesso giorno per presentare al mercato la fotografia del loro andamento nel trimestre più recente, quello che darà un'impronta decisiva ai conti dell'anno - presentandone già i tre quarti - genera qualche ulteriore perplessità: come si farà a valutare adeguatamente le centinaia di dati che verranno comunicati in poche ore? Tanto più che il settore bancario attraversa un momento di particolare delicatezza e il rischio concreto è che la trasparenza abbia a soffrirne.

15 - LA DISTRAZIONE DELLO IEO, CREDITORE DEI LIGRESTI...
F.Mas. per il "Corriere della Sera" - Potrebbe essere stata solo una distrazione oppure una difficoltà pratica a raccogliere in tempo le carte: fatto sta che tra le centinaia di creditori che hanno presentato domanda per insinuarsi al passivo delle fallite Sinergia e Imco - le società della famiglia Ligresti - non c'è lo Ieo, l'istituto oncologico europeo, che sui terreni dei Ligresti nel parco sud di Milano e attraverso le loro società immobiliari ha progettato la realizzazione del Cerba, il «centro europeo per la ricerca biomedica avanzata», una sorta di città della scienza che sarà il fiore all'occhiello della ricerca in Italia.

RENATO PAGLIARO P MEDIOBANCARENATO PAGLIARO P MEDIOBANCA

È un'assenza che salta all'occhio, visto che il credito è sostanzioso, superiore ai 15 milioni su un passivo totale che sfiora i 500 milioni, stando al progetto di stato passivo preparato dai curatori fallimentari in vista delle udienze del 19 e del 28 novembre nelle quali sarà deciso di ogni singola pretesa creditizia. A notare l'assenza di un così importante creditore sono gli stessi curatori fallimentari di Sinergia quando, commentando la mancata insinuazione al passivo dello Ieo, parlano di «una rinuncia che non trova spiegazione né documentazione».

Alberto Nagel articleAlberto Nagel article

Per questo viene respinta l'insinuazione di Fonsai che come fideiussore di Sinergia aveva garantito il credito stesso: secondo i curatori mancherebbero i presupposti perché Fonsai chieda a Imco il rimborso dei 15 milioni garantiti da Fonsai allo Ieo, visto che dai documenti presentati dal gruppo assicurativo ora in mano a Unipol non si capisce a quale titolo Fonsai possa versare (o aver già versato) quei milioni allo Ieo. Certo, sono questioni giuridiche che in qualche modo troveranno una sistemazione. Magari nei prossimi mesi. Non a caso la legge prevede la possibilità della «insinuazione tardiva», entro un anno.

16 - MEDIOBANCA PARLA SPAGNOLO PER IL BANCO POPULAR...
Dal "Corriere della Sera" - Una sfilza di ben 15 banche è stata schierata dallo spagnolo Banco Popular per coprire l'aumento di capitale da 2,5 miliardi necessario a rimettere in piedi l'istituto in difficoltà. E non si è badato a spese o a nazionalità per ottenere dalle banche la garanzia sull'aumento: tra queste, unica italiana è Mediobanca, che ha ottenuto l'incarico di joint bookrunner con Deutsche Bank, Santander, Bank of America-Merrill Lynch, JPMorgan, Ubs (queste ultime anche global coordinator), Barclays, Bnp Paribas, Hsbc, Socgen, Morgan Stanley, Bbva, Credit Mutuel, Kbw, Jb Capital. Tutte insieme copriranno al massimo 2,08 miliardi dell'aumento: gli altri 400 milioni arriveranno dai soci stabili della banca.

Luca BarabinoLuca Barabino

17 - BARABINO SBARCA IN BRASILE CON LA CONFINDUSTRIA CARIOCA...
Dal "Corriere della Sera" - Dopo Gran Bretagna, Germania e Usa, il gruppo di comunicazione Barabino & Partners apre in Brasile stringendo un accordo con Aberje, la Confindustria del Paese sudamericano. L'accordo tra il gruppo di Luca Barabino e il presidente di Aberje, Paulo Nassar, agevolerà al gruppo l'accesso alle imprese brasiliane mentre in Italia saranno avviate attività per promuovere il Brasile e le imprese verde-oro sul mercato italiano e europeo.

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO