RCS FOLLIES! - SCOTT JOVANE VORREBBE CHIUDERE O VENDERE TUTTI I DIECI PERIODICI TRANNE ‘’IO DONNA’’ - È ALLE PORTE UNA RIUNIONE STRAORDINARIA DI RCS PER ESAMINARE LA BOZZA FINALE DEL NUOVO PIANO INDUSTRIALE - AL CENTRO DELLE DISCUSSIONI C’È LA RICAPITALIZZAZIONE: ROTELLI VORREBBE UNA MANOVRA DI OLTRE 700 MLN €, MEDIOBANCA NON PIÙ DI 420 MLN - DUE NUOVE NOMINE: TARANTO DA PRELIOS E MONGARDI DA WIND…

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Rosario Dimito per "Il Messaggero"

Un consiglio straordinario di Rcs per esaminare la bozza finale del nuovo piano industriale, compresa l'ipotesi di aumento di capitale. E varare due nuove nomine. La riunione del board, secondo quanto risulta al Messaggero, dovrebbe tenersi mercoledì 5 dicembre. E rappresentare una delle ultime tappe prima del varo del business plan fissato per mercoledì 19 dicembre, dopo un altro passaggio il 14.

SCOTT JOVANE SCOTT JOVANE

Questo il nuovo appuntamento emerso dal vertice domenicale tra il presidente Angelo Provasoli, l'ad Pietro Scott Jovane e quasi tutti i consiglieri, tranne Carlo Pesenti. Durante la riunione alla quale i manager della prima linea operativa, seppur coinvolti, sono rimasti fuori, il timoniere avrebbe anche annunciato l'arrivo di due nuovi top manager. Riccardo Taranto, oggi cfo di Prelios che potrebbe ricoprire lo stesso incarico al Corriere in sostituzione di Riccardo Stlli e Maurizio Mongardi, ex capo delle risorse umane di Wind, al posto di Monica Possa, prossima ad approdare in Italcementi. I due manager dovrebbero essere assunti dal cda del 5.

RICCARDO TARANTORICCARDO TARANTO

LA RICAPITALIZZAZIONE
Ieri pomeriggio l'ad avrebbe riunito la squadra dei direttori centrali per metterla al corrente sugli sviluppi del vertice informale che avrebbe messo le ali al titolo: le Rcs sono entrate in asta di volatilità col titolo salito del 9% a 1,33 euro, chiudendo a 1,27 euro (+ 4,10%). Col risultato di rimettersi pancia a terra per apportare alle bozze quegli aggiustamenti maturati nel corso della discussione di domenica, molto articolata, durata oltre cinque ore, nella quale sarebbero stati affrontati, anche con l'ausilio di slides, le linee guida del piano che dovrà superare l'attuale stato di impasse. Uno dei tasselli fondamentali del rilancio è costituito dall'arrivo di nuovi mezzi freschi, da commisurare con il fabbisogno finanziario necessario da tarare in funzione degli interventi. Il fabbisogno sarebbe stato quantificato sotto i 700 milioni.

GIUSEPPE ROTELLIGIUSEPPE ROTELLI

Non è detto, però, che questa somma affluisca interamente dal rafforzamento patrimoniale. Anzi su questo punto ci sarebbe una divaricazione tra i soci forti, comprendendo quelli del patto e quelli esterni. Anche se i consiglieri sono quasi tutti indipendenti, è inevitabile che in qualche modo tengano conto delle posizioni degli azionisti che in assemblea dovranno approvare l'operazione. Giuseppe Rotelli, primo azionista col 16,6% fuori patto, spinge per una manovra oltre i 700 milioni. E con lui sarebbe attestato Diego (8,7%) anche lui al di fuori dell'accordo che sarebbe pronto ad approfittare di eventuali inoptati per salire ancora. Ma Mediobanca, Intesa e Fiat sarebbero per un aumento più contenuto a 400-420 milioni, appoggiati da so.

Angelo ProvasoliAngelo Provasoli

La differenza tra le due ipotesi è legata a una serie di interventi, come il piano di investimento per spostare il baricentro del gruppo verso il digitale. Un programma da attuare nel prossimo triennio senza snaturare il ruolo del Corriere e della Gazzetta dello Sport. Il cantiere resta aperto sui periodici. Scott Jovane avrebbe voluto chiuderli o venderli tutti e 10 tranne Io Donna.

Diego della valleDiego della valle

Rotelli e altri consiglieri hanno suggerito di rivedere questa impostazione per salvarne almeno la metà. In cambio si metterà mano alla ristrutturazione del personale sulla quale dovrà lavorare Mongardi: l'ipotesi di lavoro riguarda l'uscita incentivata fino al 20% della forza lavoro, tra Italia e Spagna. Nella penisola iberica avanza la joint venture tra Unidad Editorial con Vocento del gruppo Telefonica. In vendita l'immobile in via San Marco che ospita gli uffici corporate del gruppo e pezzi di Corriere e Gazzetta. Eventualmente dismessa la quota in Dada.

 

 

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