IL RISIKO DELLE POLTRONE D’ORO – CON I NUOVI EQUILIBRI POLITICI POST-VOTO PARTIRÀ IL VALZER PER 15 SUPERPOLTRONE . SI COMINCIA DA CDP E FINMECCANICA: PER LA HOLDING DELLA DIFESA, CDA ENTRO METÀ APRILE PER COPRIRE I DUE POSTI VACANTI E NOMINA DEL PRESIDENTE – TRA I CANDIDATI C’È L’EX MINISTRO DI PAOLA MENTRE L’ALTRO UOMO DEL GOVERNO MONTI, CATRICALÀ ASPIREREBBE ALLA PRESIDENZA DELL’ENI…

Condividi questo articolo


Gianni Dragoni per "Il Sole 24 Ore"

SEDE FINMECCANICASEDE FINMECCANICA

Poltrone d'oro. Il mondo dei boiardi di Stato, i manager delle aziende pubbliche, è attraversato dai brividi. Molte carriere (e stipendi) dei vertici delle imprese dello Stato padrone saranno influenzate dalle imminenti elezioni.

Se ci sarà l'avvento del centro-sinistra, stando a molte previsioni, si profila un ricambio di molti capiazienda che si sono radicati nell'èra di Silvio Berlusconi e Gianni Letta, con Giulio Tremonti nei panni dell'azionista.

Eccetto Cassa depositi e prestiti (Cdp) e Fs, le caselle più ghiotte saranno assegnate l'anno prossimo: tra aprile e maggio 2014 scadranno i consigli di amministrazione di Eni, Enel, Terna, Poste e Finmeccanica. Per la holding della difesa tuttavia la partita nomine è già in corso.

AD FINMECCANICA GIUSEPPE ORSIAD FINMECCANICA GIUSEPPE ORSI

Dopo l'arresto per corruzione di Giuseppe Orsi il cda ha affidato la gestione al direttore generale, Alessandro Pansa, con la «qualifica» anche di amministratore delegato. Ma in cda ci sono due sedie vuote per dimissioni (Franco Bonferroni e Orsi) e manca un presidente: sarà il nuovo governo a nominarlo, il gruppo avrebbe bisogno di una guida forte per risalire la china.

L'assemblea dei soci di Finmeccanica si riunirà per completare i vuoti nel cda per il 15 aprile, dovrà anche confermare Ivan Lo Bello, già cooptato in sostituzione di Marco Iansiti. Se prima dell'assemblea si dimettesse un altro consigliere, secondo lo statuto tutto il cda di Finmeccanica decadrebbe e andrebbe nominato ex novo. Ipotesi estrema: al nuovo governo basterebbe chiedere le dimissioni al dirigente del Tesoro Francesco Parlato per azzerare tutto.

SILVIO BERLUSCONI GIANNI LETTASILVIO BERLUSCONI GIANNI LETTA

Un candidato presidente è Giampaolo Di Paola, ministro della Difesa del governo Monti. Avrebbe però bisogno di una deroga, con decreto del presidente della Repubblica, alla norma che vieta ai ministri per un anno di andare al vertice di società pubbliche. Un'altra ipotesi è l'ascesa dell'a.d. di Ansaldo Energia Giuseppe Zampini, o un altro uomo forte.

Da verificare l'impatto che questo innesto avrà sul neo a.d. Pansa, indebolito dalla rivelazione, nelle carte dell'inchiesta Finmeccanica, del fatto che nel 2007-2008 aveva chiesto a Mediobanca «aiuto per risanare i debiti» della moglie americana di Vittorio Grilli, direttore generale del Tesoro e oggi ministro dell'Economia, sponsor di Pansa.

LOGO ANSALDOLOGO ANSALDO

Un altro uomo del governo che punta a una poltrona di spicco, secondo voci insistenti, è Antonio Catricalà, sottosegretario a Palazzo Chigi. Catricalà aspirerebbe alla presidenza Eni, al posto di Giuseppe Recchi. Nel gruppo energetico sembra al termine l'esperienza di un manager potente, Paolo Scaroni, che dopo tre mandati è in predicato per altri incarichi. Indagato per corruzione internazionale nell'inchiesta sulle tangenti Saipem, si è detto «totalmente estraneo».
I
l principio della probabile sostituzione al nono anno vale anche per Fulvio Conti all'Enel e per Flavio Cattaneo a Terna, arrivato nel 2005 dopo due anni alla Rai voluto da Berlusconi. Alle Poste Massimo Sarmi è in carica dal maggio 2002, quando andò a sostituire Corrado Passera.

Flavio CattaneoFlavio Cattaneo FRANCO BASSANINIFRANCO BASSANINI

Tra gli incarichi in scadenza nei prossimi mesi non ha problemi Mauro Moretti, l'a.d. delle Fs che sogna l'integrazione tra i treni e l'Alitalia («ma senza dare un euro ai Capitani coraggiosi»). Probabile la sostituzione del presidente di Fs, Lamberto Cardia. In uscita il presidente di Invitalia Giancarlo Innocenzi, ex commissario berlusconiano dell'Agcom.

La poltrona più calda della campagna 2013 è alla Cdp, la "quasi-banca" con 230 miliardi di liquidità, simile a un nuovo Iri: stando al presidente dell'Acri Giuseppe Guzzetti, le fondazioni potrebbero confermare presidente Franco Bassanini, espresso dal Pd senese legato alla fondazione Mps, ma c'è l'incognita dei rapporti interni al Pd. Più in salita la conferma dell'a.d. Giovanni Gorno Tempini, arrivato con Tremonti nel maggio 2010 dal mondo di Banca Intesa. Una nomina definita un capolavoro di Giovanni Bazoli, il presidente di Intesa Sanpaolo in scadenza con l'approvazione del bilancio 2012.

 

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO