DAGONEWS
NESBITT, FERILLI, CATTANEO, DELLA VALLE
Lasciateci fare una premessa, e anche di prenderci una rivincita: quando lo scorso 19 giugno scrivevamo dell'interesse di Marsaglia (Peninsula) e Cattaneo per il gruppo Gedi, dal fantomatico entourage di quest'ultimo si è alzata una voce che ha definito la notizia ''priva di senso, opera di un sito scandalistico… solo fantasie e pettegolezzi''. Ecco, forse oggi l'entourage vuole fare un colpo di telefono all'ingegner Carlo De Benedetti, presidente onorario di Gedi, che nella sua risposta al figlio Rodolfo ha detto:
"Trovo bizzarre le dichiarazioni di mio figlio Rodolfo. È lo stessa persona che ha trattato la vendita del Gruppo Espresso a Cattaneo e Marsaglia''.
Si tratta di un'ANSA di ieri sera, quindi non di un sito scandalistico e disgraziato come Dagospia, e la notizia viene da qualcuno che sicuramente è informato sulle trattative degli ultimi mesi.
SABRINA FERILLI E FLAVIO CATTANEO
(in fondo alla pagina trovate le nostre notizie e la smentita partita allora dall'entourage di Cattaneo).
Tornando al presente, pur essendo il fondo Peninsula non interessato alle vicende italiane (Marsaglia nell'operazione era entrato per conto proprio), è però notevole il nome di uno degli investment professionals di questo veicolo finanziario.
Il profilo da appuntarsi è quello di Jean Sarkozy, il 33enne figlio dell'ex presidente francese, pure lui col pallino della politica e pure lui molto vicino a Vincent Bolloré, il finanziere bretone che sul suo yacht ospitava spesso l'allora inquilino dell'Eliseo.
C'è infatti anche Bolloré dietro la spinta verso un cambio di proprietà del gruppo Espresso-Repubblica-Stampa. Il francese è reduce da troppe sconfitte nel nostro Paese, da Tim a Mediaset, da Mediobanca a Generali, dove ora si vede superato pure dall'arzillo Del Vecchio.
Stufo di sbattere su muri e minusvalenze, Bolloré sperava di mettere il suo piedone in uno dei gruppi editoriali più influenti d'Italia, per avere pure lui voce in capitolo nelle guerre di potere e finanza italiane.
carlo de benedetti col figlio alessandro (2)
Invece Cattaneo, secondo i piani, avrebbe investito parte dei suoi capitali per comprarsi il 5% di Gedi e diventare l'amministratore delegato del gruppo editoriale.
Dall'altra parte si delinea il fronte opposto: in prima fila Carlo De Benedetti, altro vecchietto terribile che non intende mollare la sua passione per l'editoria, e accanto il duo John Elkann e Carletto Perrone, gli altri due azionisti di Gedi con diritto di prelazione, sempre pronti a esercitarlo davanti a un tentativo di acquisizione, soprattutto se dall'estero.
CARLO DE BENEDETTI JOHN ELKANN
I fratelli De Benedetti ovviamente preferivano cedere le loro quote a compratori esterni alla compagine azionaria, per incassare plusvalenze che difficilmente avrebbero vendendo a Elkann e Perrone.
FLASH! - SI INTENSIFICANO LE VOCI DI UNA TRATTATIVA PER L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI ("REPUBBLICA", "STAMPA", "ESPRESSO", ETC.) DA PARTE DI STEFANO MARSAGLIA, MANAGING PARTNER DEL FONDO PENINSULA, IN CUI HA INVESTITO TRA GLI ALTRI IL FONDO SOVRANO DEL QATAR (E, SI MORMORA, ANCHE FLAVIO CATTANEO E LUCA MONTEZEMOLO...)
Dagospia del 18 giugno 2019
LA PENINSULA DEI FAMOSI - MARCO DE BENEDETTI ROMPE LE TRATTATIVE CON MARSAGLIA-CATTANEO SULL'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI. CI SAREBBE ANCHE UN ALTRO FONDO INTERNAZIONALE INTERESSATO, MA CI SONO DUE OSTACOLI…
Dagospia del 4 luglio 2019
LA REPLICA: ''NOTIZIA OPERA DI UN SITO SCANDALISTICO''
Da www.affaritaliani.it del 21 giugno 2019
STEFANO MARSAGLIA GIOCA A POLO
Dall'entourage di Cattaneo bollano il presunto interesse come notizia priva di senso, opera di un sito scandalistico. Peninsula, di cui oltretutto Cattaneo non detiene nessuna partecipazione, non è in trattative con Gedi. Ribadiscono che non c’è assolutamente nulla se non fantasie e pettegolezzi di un sito di gossip e il manager è stufo di continuare a smentire il nulla.