Estratto dell’articolo di Luca Pagni per “la Repubblica”
Sul fronte dell'energia sarà un autunno caldo. Con l'Italia in buona parte chiusa per le ferie di Ferragosto, non si percepisce ancora l'emergenza. Come sta accadendo, invece, in Germania dove l'allarme per il caro gas e la possibilità che manchino le forniture per passare l'inverno è già alto.
Ma basta guardare le quotazioni per capire cosa ci aspetta: ieri, l'indice di riferimento per il mercato europeo ha toccato un nuovo record a 240 euro al megawattora. È quattro volte il prezzo del primo gennaio, nonché il 155% in più rispetto a inizio giugno. Sarà il primo banco di prova per il nuovo governo, qualunue sia.
Perché la corsa dei prezzi si ribalterà sulle bollette di imprese e cittadini: anche su quelle dell'elettricità visto che il gas è il combustibile più usato nelle centrali. E già a fine settembre - pochi giorni dopo il voto, le tariffe per l'energia potrebbero raddoppiare.
PUTIN E I RUBLINETTI - BY EMILIANO CARLI
[…] Il punto è sempre lo stesso: la Ue ha colpito con sanzioni commerciali la Russia per l'invasione dell'Ucraina, in particolare l'export delle materie prime mettendo l'embargo su carbone e petrolio.
Più difficile farlo in breve tempo sul gas, visto che le società del Cremlino garantiscono il 44% del fabbisogno europeo. Bruxelles ha varato un primo piano di risparmi e ha chiesto agli stati membri di ridurre le forniture garantite da Mosca. In Italia, il governo ha predisposto un piano che dovrebbe portare a ridurre la dipendenza dal Cremlino: dai 29 miliardi di metri cubi importati nel 2012 a non più di 10 miliardi già per questo inverno.
Più gas da Algeria e dal Tap
Punto forte della strategia è l'aumento delle forniture dall'Algeria, diventato il primo partner italiano.
Tramite il gruppo Eni, Algeri ha aumentato fino a 7 miliardi la quota di gas disponibile che arriva in Sicilia grazie al gasdotto dalla Tunisia. Tramite il Tap, invece, dovrebbero arrivare 1,5 miliardi di metri cubi in più, così come la Norvegia ha garantito alla Ue un aumento delle foniture.
[…] Qatar, Egitto e Stati Uniti dovrebbero assicurare altri 6 miliardi aggiuntivi di Gnl, gas liquefatto che viaggia via nave e viene lavorato nei tre rigassificatori in attività. L'anno prossimo entreranno in esercizio altri due impianti che permetteranno di aumentare le spedizioni. Ma anche con altri risparmi che arriveranno dalla riduzione delle temperature negli uffici pubblici e dal taglio all'illuminazione pubblica, la dipendenza da Mosca rimarrà attorno ai 10 miliardi di metri cubi.
Razionamento per l'industria Ecco perché, anche in Italia potrebbe scattare un piano di razionamenti se Mosca dovesse tagliare del tutto le forniture. Il che riguarderà in primis l'industria. […]
PUTIN vladimir putin angela merkel I GASDOTTI VERSO L EUROPA