SINDACATI E MARCHIONNE DI NUOVO AI FERRI CORTI PER IL BLOCCO DEGLI STRAORDINARI ALLA MASERATI DI GRUGLIASCO – CHE SENSO HA UNO SCIOPERO DI UN'ORA INDETTO DALLA FIOM?

Le vicende di ieri alla Maserati rinnovano anche la contrapposizione tra i metalmeccanici della Cgil e gli altri sindacati. «Ieri il 90% dei lavoratori di Grugliasco non ha sostenuto lo sciopero indetto dalla Fiom», attacca Maurizio Peverati, segretario generale della Uilm di Torino… -

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Rita Querzé per il "Corriere della Sera"

 

Blocco degli straordinari alla Fiat. Lo hanno deciso ieri i sindacati del sì — quelli che hanno firmato gli accordi con l’azienda — quindi esclusa la Fiom. L’agitazione è stata proclamata in seguito alla rottura delle trattative, martedì scorso, per il rinnovo del contratto che riguarda oltre 80 mila dipendenti degli stabilimenti italiani del gruppo. Alle trattative non partecipano i metalmeccanici della Cgil.

 

maserati grugliasco elkann e marchionne maserati grugliasco elkann e marchionne

Il confronto per il contratto si è arenata sull’ammontare dell’una tantum per il 2014. L’azienda propone 250 euro, i sindacati al tavolo sono scesi a 300 euro. Ora Fim, Uilm, Ugl, Fismic e associazione Quadri difendono la propria posizione. «Le proposte di mediazione da noi adottate hanno forti elementi di responsabilità — hanno scritto ieri le segreterie generali in un comunicato —. Invitiamo l’azienda a riconvocare le trattative già nel corso di questa settimana». Ovviamente la protesta tocca solo gli stabilimenti interessati dagli straordinari, tra questi Sevel, Maserati, Marelli, Iveco, Fpt di Foggia e di Torino, Cnh di Modena.

 

Intanto oggi si è svolto anche uno sciopero di un’ora indetto dalla Fiom nello stabilimento Maserati di Grugliasco. Le tute blu della Cgil rivendicano il successo della protesta: «All’iniziativa hanno partecipato centinaia di lavoratori. Non solo nostri iscritti — recita una nota —. In alcuni reparti siamo arrivati a punte di adesione del 30%». «Avremmo voluto indire un’assemblea per parlare dei problemi dello stabilimento di Grugliasco ma non è stato possibile — lamenta Michele De Palma, che si occupa di Fiat auto per la Fiom —. Per questo abbiamo indetto lo sciopero».

elkann alla maserati di grugliasco elkann alla maserati di grugliasco

 

Dal canto suo l’azienda presenta ragioni e numeri molto diversi. Parla di un’adesione ferma all’11%. E critica lo sciopero. «Nonostante si tratti di una percentuale piuttosto bassa, lo sciopero di 200 lavoratori appare assolutamente incomprensibile — recita una nota Fiat —. In un momento come questo dell’economia italiana dove la disoccupazione ha raggiunto punte senza precedenti, scioperare in un impianto che sta creando posti e opportunità di costruire prodotti di alta qualità che per oltre il 90% vengono esportati, è assolutamente irrazionale».

 

Maurizio Landini Maurizio Landini

Le vicende di ieri alla Maserati rinnovano lo scontro Fiat -Fiom. Ma anche la contrapposizione tra i metalmeccanici della Cgil e gli altri sindacati. «Ieri il 90% dei lavoratori di Grugliasco non ha sostenuto lo sciopero indetto dalla Fiom», attacca Maurizio Peverati, segretario generale della Uilm di Torino. E ancora: «I lavoratori hanno compreso l’importanza di un accordo che abbiamo raggiunto settimana scorsa per il rientro di 500 persone e l’indizione di un’assemblea su ferie e ampliamento dei turni». Ma la partita più importante resta quella del contratto. 

 

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