TELECOM VA DI SCORPORO E LA BOLLETTA AUMENTA: SCIVOLONE IN BORSA DOPO L’OK ALL’ALLEANZA CON CDP

Lo scorporo della rete e l’accordo con Cdp bocciati in borsa: -5,8% a 0,59 euro - Bernabè e Patuano minimizzano ma sfuma ogni possibilità di effetti positivi sui conti e le tariffe 2013 - Bassanini incalza Telecom sui tempi della perimetrazione della rete - Trattativa in corso con 3 Italia…

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Sara Bennewitz per Repubblica

Lo scorporo della rete di accesso di Telecom Italia non piace agli investitori, che ieri sono corsi a vendere le azioni Telecom (-5,8% a 0,59 euro) dopo il laconico comunicato con cui la società annunciava il via libera all'operazione. Il mercato sperava che il presidente Franco Bernabè avrebbe illustrato i contorni della societarizzazione, e invece Telecom non ha fornito dettagli né sui tempi nè sui numeri della nuova entità che sarà valorizzata insieme alla Cassa Deposti e Prestiti.

«Non mi preoccupa la reazione del mercato - ha replicato Bernabè - Sono convinto che abbiamo fatto la scelta giusta, è quello che conta». Sulla stessa linea l'ad Marco Patuano che ha precisato che «la tempistica dipende dalla discussione con gli organismi competenti». E così in una giornata negativa per tutto il comparto telefonico, gli investitori hanno visto solo il bicchiere mezzo vuoto scommettendo che Ue e Agcom non decideranno a breve.

Lo scorporo non avrà quindi nessun impatto positivo sui conti e sulle tariffe 2013, per i quali gli analisti si aspettano margini a livello domestico peggiori dei target annunciati. E così se anche Telecom riducesse le passività sotto quota 27 miliardi, avrebbe un rapporto tra debiti e margine lordo non diverso da quello attuale, che è giudicato fragile dalle agenzie di credito.

Inoltre gli analisti sono preoccupati per le ripercussioni sulla redditività dei servizi di telefonia fissa dopo lo scorporo e credono che separare l'infrastruttura in un momento di crisi, equivale a sviluppare la rete quando la domanda di servizi più cari non è fiorente, non come successe a Bt quando creò Openreach.

L'ad della Cdp Giovanni Gorno Tempini, pur definendo la societarizzazione della rete «un passo importante», non ha però voluto rilasciato altri commenti, neppure se si aspetta di discutere presto del progetto con Bernabè. Il presidente di Cdp Franco Bassanini è stato invece più tranchant: «Spetta a Telecom definire il perimetro della rete - ha detto il presidente Cdp - nell'interesse del Paese c'è da augurarsi che i tempi siano rapidi», perché l'ammodernamento della rete a giudizio della Cassa è uno snodo cruciale per lo sviluppo dell'Italia.

Ad ogni modo dalla Cdp fanno notare che mentre Telecom discuterà con l'AgCom e con la Ue per andare avanti nel processo di scorporo, Metroweb andrà avanti con il suo piano che punta a cablare con la fibra ottica le 30 maggiori città italiane. La nuova società della rete che verrà denominata Opac nascerà dunque dal conferimento da parte di Telecom della rete che dalle case degli italiani porta alle centraline sulle strade, dal conferimento delle attività di Metroweb da parte della Cdp oltre alle risorse necessarie per finanziare lo sviluppo dell'infrastruttura.

Infine mercoledì 5 un cda di Telecom dovrà decidere se procedere o meno al matrimonio con 3 Italia, un'operazione che potrebbe portare dei benefici all'indebitamento del gruppo. Gli analisti sarebbero pronti a valutare positivamente un matrimonio con il gruppo che fa capo a Li Ka-Shing, tuttavia anche le speranze su matrimonio con H3g si sono affievolite nelle ultime settimane.

 

 

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