TOH, I GIORNALISTI DEL CORRIERONE, DOPO APPENA 6 ANNI, SI SVEGLIANO E SI ACCORGONO DEL ‘’PACCO RECOLETOS’’ CONFEZIONATO DALLA SOLITA DITTA BOTIN (COME MPS), CHE HA DISSANGUATO RCS - L’ACQUISTO PER 1,1 MILIARDI PER UNA SOCIETA’ “POTENZIALMENTE ILLIQUIDA” HA PORTATO AL MAXI-INDEBITAMENTO DI OGGI – UN ALTRO SFORZO E SCOPRIRETE IL MOTIVO DELLA CACCIATA DI COLAO, L’ARRIVO DI PERRICONE, ETC. ETC. (VEDI L’ARCHIVIO DI DAGOSPIA)…

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1-COMUNICATO DEL COMITATO DI REDAZIONE DEL CORRIERE DELLA SERA
La prossima riunione del Consiglio di amministrazione di Rcs Media Group è fissata per l'8 marzo. In quella occasione i consiglieri saranno chiamati a discutere, tra l'altro, di aumento di capitale, indebitamento ed equilibri finanziari. Il Comitato di redazione, con l'aiuto dei giornalisti del Corriere della Sera, ritiene utile raccontare alle lettrici e ai lettori l'operazione Recoletos, cioè la storia dell'acquisizione che ha portato l'indebitamento di RcsMediaGroup a circa 880 milioni di euro.

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Una montagna di debiti che rischia di soffocare ogni piano di rilancio e che, dunque, rende urgente e indifferibile un adeguato aumento di capitale. Fino al 2006 il gruppo Rcs era una società in attivo, con un utile netto di 219 milioni e indebitamento praticamente zero. E' in quel momento che prende forma il progetto di acquisire il gruppo spagnolo Recoletos, che pure non sembrava certo una «magnifica preda».

RECOLETOSRECOLETOS

OPPORTUNITA'
La società spagnola era controllata dall'inglese Pearson, (casa editrice del Financial Times) che, già nel dicembre 2004 era in cerca di compratori. Ma Recoletos rappresentava un'opportunità per una parte della finanza iberica e italiana. L'idea era di rilevare un'azienda con 272 milioni di euro di debiti, rifarle il make-up e rivenderla a qualche gruppo in salute realizzando una grossa plusvalenza.

ANDREA BONOMIANDREA BONOMI

In prima battuta Recoletos fu comprata dalla finanziaria Retos Cartera, il cui azionariato era così composto: il fondo di private equity americano Providence (25.5%); Financial Retos Partners (23.18%); Solter Investments (12.5%); Mercapital (7.5%); Investindustrial (5%) di Andrea Bonomi (ora consigliere di amministrazione Rcs); KutXa (5%); Caja Navarra (5%); Sociedad de administracion de valores immobiliarios (2.32%) e il gruppo bancario Banesto (2%). Un'altra quota, pari al 12% circa del capitale, era in mano al finanziere Jaime Castellanos (presidente di Lazard Spagna) e a Joaquin Guell, allora direttore finanziario di Recoletos e oggi vicepresidente di Lazard Spagna.

JAIME CASTELLANOSJAIME CASTELLANOS

«POTENZIALMENTE ILLIQUIDA»
Un rapporto della European Equity Research del gruppo Santander (15 dicembre 2004) significativamente intitolato Bye Bye Recoletos, che recava in copertina l'indicazione «Accept Bid», («Accettare l'offerta»), segnalava che il prezzo pagato dal veicolo di investimento Retos Cartera, 941 milioni di euro, implicava già un rialzo del 19% rispetto ai valori di mercato precedenti. Il documento, inoltre, suggeriva di accettare l'offerta di Retos Cartera, poiché non c'erano «offerte alternative».

Infine, il rapporto definiva Recoletos una società «potenzialmente illiquida». Perché allora Retos Cartera voleva acquisirla? Evidentemente l'obiettivo era rivenderla con una plusvalenza. Retos Cartera comprò a fine 2004 per 743 milioni di euro il 79% di Recoletos (941 il valore presunto del 100%), quindi la maggioranza assoluta del gruppo spagnolo, che Rcs acquisirà nel 2007 a 1,1 miliardi per il 100% con un perimetro aziendale ridotto (non c'è la testata free press Què).

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PREZZI ELEVATI
La Rcs, dunque, con una scelta discutibile, versa 1,1 miliardi per acquistare il 100% di una società, quando per il controllo naturalmente basta il 51%. Già nel 2003 Rcs aveva deciso di aumentare la quota nel quotidiano El Mundo (in cui era presente dal 1999) salendo dal 52% all'82%, grazie all'acquisto di un ulteriore 30% del capitale dal finanziere Jaime Castellanos, pagando un prezzo molto più alto rispetto a quello sostenuto dallo stesso Castellanos. L'advisor di Castellanos fu la finanziaria Lazard Italia, guidata da Gerardo Braggiotti, ex direttore di Mediobanca. Castellanos e Braggiotti, due figure che ritroveremo nell'operazione Recoletos. (La storia continua nel prossimo comunicato)

fia96 gerardo braggiottifia96 gerardo braggiotti

2-RCS, LETTERA GIORNALISTI ALL'AD, DIFFIDATO DAL VENDERE 10 PERIODICI
(Reuters) - Il giornalisti di Rcs Periodici hanno inviato ieri pomeriggio una lettera all'AD Pietro Scott Jovane in cui lo diffidano dal vendere dieci testate periodiche perchè in contrasto con gli impegni presi dall'azienda a gennaio 2012, quando la società era guidata da Antonello Perricone.

Nella lettera il Comitato di redazione (Cdr) preannuncia il ricorso, da parte del sindacato lombardo dei giornalisti, all'articolo 28 dello Statuto dei lavoratori per comportamento antisindacale e chiede un incontro con l'azienda per trovare soluzioni alternative per le dieci testate di cui Rcs sta trattando la vendita.

EMILIO BOTINEMILIO BOTIN

"Il verbale di Accordo con Voi stipulato in data 20 gennaio 2012, e valido sino al 15 febbraio 2014, prevede espressamente (...) che l'azienda sviluppi un piano di riorganizzazione alternativo alle dismissioni. Sempre in tale accordo è contenuta (...) una rinuncia ad azioni unilaterali", dice la lettera. Il 20 gennaio dello scorso anno è stato aperto lo stato di crisi per la divisione periodici del gruppo editoriale, che sarà in vigore fino a febbraio 2014.

Antonello PerriconeAntonello Perricone

L'annuncio di Jovane, qualche settima fa, di voler vendere o chiudere dieci testate periodiche, "si manifesta come indiscutibilmente antisindacale" e per questo il Cdr ha chiesto all'associazione sindacale della Lombardia di "procedere nei Vostri confronti ai sensi dell'art.28 l.20.5.70, n.300". In più i giornalisti delle singole testate potrebbero anche impugnare eventuali cessioni per ottenerne la nullità.

"Per estrema correttezza siamo anche disponibili sin d'ora a discutere con Voi, insieme alla FNSI e all'ALG (firmatarie degli accordi sopra richiamati), ogni misura opportuna alternativa al ricorso alle dismissioni e alle chiusure. Attendiamo un Vostro riscontro entro 48 ore", conclude la lettera. Le 10 testate in vendita, per le quali sono in corso contatti con diversi soggetti, sono A, Brava Casa, Astra, Max, Ok Salute, l'Europeo, Visto, Novella 2000, Yacht & Sail e il polo dell'enigmistica.

 

 

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