TRUFFA INFINITA - 8 BANCHE INTERNAZIONALI DI NUOVO SOTTO INCHIESTA PER I MUTUI SUBPRIME - PUR DI VENDERE I TITOLI-PACCO NE AVREBBERO MANIPOLATO I PREZZI

Il Wall Street Journal ha rivelato che 8 grandi banche (tra cui le solite Goldman Sachs Jp Morgan) sono indagate per aver mentito ai clienti a cui volevano rifilare i titoli legati ai subprime - Se le colpe saranno accertate si prevedono incriminazioni e nuove transazioni miliardarie per gli squali della finanza...

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Paolo Mastrolilli per "La Stampa"

Le grandi banche tornano nel mirino della giustizia, per gli imbrogli che avrebbero fatto nella gestione dei titoli legati ai mutui subprime. Sotto inchiesta, da circa un anno, sono finiti praticamente tutti i più grandi istituti finanziari globali: Barclays, Citigroup, Deutsche Bank, Goldman Sachs, J.P. Morgan Chase, Morgan Stanley, Royal Bank of Scotland e UBS. Il sospetto è che fra il 2009 e il 2011, cioé dopo la grande crisi del 2008, abbiano manipolato il valore dei loro titoli mentendo ai clienti che li acquistavano.

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L'inchiesta è stata rivelata dal Wall Street Journal, secondo cui viene condotta insieme da tre entità diverse: il dipartimento alla Giustizia, con il contributo di vari procuratori; la Securities and Exchange Commission, cioé l'autorità di controllo della borsa; e l'ispettore generale del Troubled Asset Relief Program, Sigtarp, un ufficio speciale che era stato costituito proprio per indagare eventuali frodi ai danni di compagnie che dopo il collasso del 2008 avevano ricevuto finanziamenti pubblici per sopravvivere.

L'intera operazione, come spesso accade in questi casi, è scattata da una vicenda relativamente minore. L'anno scorso gli agenti del Sigtarp hanno arrestato Jesse Litvak, un broker trentanovenne della Jefferies, accusato appunto di aver mentito ai suoi clienti quando vendeva titoli legati ai mutui subprime. Queste contrattazioni, a differenza di quelle sulle azioni quotate in borsa, non sono trasparenti. Chi acquista deve fidarsi dell'onestà di chi vende, a cui sta il dovere di rivelare i prezzi pagati per i titoli. Secondo l'accusa Litvak non aveva rispettato questa regola, sconfinando dall'azione di brokeraggio aggressiva alla frode. Tra breve andrà a processo, e rischia fino a venti anni di prigione.

LA SEDE DI GOLDMAN SACHS A NEW YORK jpegLA SEDE DI GOLDMAN SACHS A NEW YORK jpeg

Questo caso ha fatto venire agli inquirenti il dubbio che la pratica fosse molto più diffusa, per una ragione semplice. Dopo la crisi del 2008, quasi tutte le banche si erano ritrovate le casse piene di titoli di dubbio valore, legati ai mutui subprime. Per liberarsene, potrebbero aver seguito le stesse tattiche di Litvak, manipolando i prezzi o mentendo su quanto erano stati pagati in origine.

LA BUSSOLA MORALE DI GOLDMAN SACHSLA BUSSOLA MORALE DI GOLDMAN SACHS

Al momento le fonti sentite dal Wall Street Journal non sono ancora sicure che l'inchiesta porterà a delle incriminazioni, ma le banche coinvolte hanno già ricevuto le domande di fornire tutti i documenti necessari, e il procedimento è in fase abbastanza avanzata.
La banca più grande coinvolta è Jp Morgan, che finora ha accettato di pagare multe per circa 22 miliardi di dollari allo stato, allo scopo di chiudere una serie di cause che l'avevano vista protagonista. I casi più famosi erano stati quello di "London Whale", il broker che aveva gestito enormi truffe dal suo ufficio in Gran Bretagna, e quello clamoroso di Bernard Madoff, ora in prigione per aver frodato tutti i clienti del suo falso sistema di investimenti.

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I problemi però non sembrano finiti, per Jp Morgan, come per tutte le altre grandi banche. La differenza è che stavolta l'inchiesta non riguarda un caso specifico, in cui un individuo ha imbrogliato qualcuno, ma l'intero sistema con cui gli istituti finanziari avrebbero cercato di liberarsi dei titoli tossici dopo la crisi.

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