Francesco Semprini per “la Stampa”
Reebok torna a gravitare in orbita americana. Dopo 16 anni sotto il controllo di Adidas il colosso tedesco ha deciso di vendere il marchio di abbigliamento sportivo ad Authentic Brands Group (Abg) nell'ambito di un'operazione il cui controvalore è di 2,5 miliardi di dollari (circa 2,1 miliardi di euro).
Il prezzo di acquisto sarà in gran parte pagato in contanti e sarà distribuito principalmente agli azionisti di Adidas, che ieri ha chiuso in Borsa con un rimbalzo del 3,84%. Il perfezionamento della transazione è previsto per il primo trimestre del 2022. Si chiude così una fase strategica per l'azienda di Herzogenaurach che era cominciata nel 2005 con l'acquisto della società con sede a Boston (sebbene fondata a Bolton in Inghilterra) per oltre 3 miliardi di euro.
L'obiettivo di Adidas era espandersi negli Usa attraverso un'operazione definita come «occasione unica» dall'ex amministratore delegato Herbert Hainer. L''azienda tedesca, tuttavia, pur riuscendo a migliorare le attività operative di Reebok, ha registrato rallentamenti delle vendite rispetto a quelle della stessa Adidas, tali da contribuire a ridurre i margini di profitto del gruppo. Il fatturato di Reebok è infatti crollato del 16% arrivando a circa 1,4 miliardi di euro, mentre il marchio principale Adidas ha subito perdite del 13% raggiungendo un fatturato di circa 18 miliardi di euro.
L'attuale Ceo, Kasper Rorsted, nell'annunciare l'accordo, ha comunque ribadito l'orgoglio aziendale per il marchio: «Abbiamo sempre stimato Reebok e siamo grati del contributo che il marchio e la sua squadra hanno dato alla nostra impresa». L'obiettivo del gruppo tedesco ora è spingere sull'acceleratore e risollevarsi velocemente riprendendo quote di mercato. L'azienda ha fissato come soglia obiettivo di crescita del fatturato una quota compresa tra l'8 e il 10% all'anno sino al 2025. Il numero uno di Authentic Brands, Jamie Salter, intanto si dice «deciso a salvaguardare l'integrità e lo spirito di innovazione e i valori di Reebok».
ABG gruppo con sede a New York, vanta partecipazioni in vari marchi di abbigliamento, atletica e intrattenimento, per i quali collabora con altre società in termini di concessione di licenze e commercializzazione. Possiede più di 50 marchi di realtà rivolte al consumo, così come i diritti di sfruttamento di immagine di un certo numero di celebrità, tra cui Muhammad Ali, Elvis Presley, Shaquille O' Neal e Marilyn Monroe. Negli ultimi anni, la società si è fatta un nome raccogliendo marchi al dettaglio in cerca di rilancio come JCPenney e Forever 21. Un portafoglio ricco e diversificato con il quale punta alla quotazione a Wall Street.