VUOLSI COSÌ A DETROIT, E PIÙ NON DIMANDARE - DOPO LA FIOM, LA FIAT SBROCCA ANCHE CON LA CONSOB PER LA RICHIESTA DI CHIARIMENTI SUL PIANO ‘FABBRICA ITALIA’ - “ERANO INFORMAZIONI PER LA TRASPARENZA E A TUTELA DEGLI AZIONISTI” - W L’AMERICA: IL 70% DEGLI UTILI PER MARPIONNE ARRIVANO DA CHRYSLER - LA REDDITIVITÀ IN USA È TRIPLA RISPETTO A QUELLA ITALIANA: A DIMOSTRAZIONE CHE L’ITALIA PER, L’IMPULLOVERATO, È SOLO PERIFERIA DELL’IMPERO…

Condividi questo articolo


Paolo Griseri per "la Repubblica"

giuseppe vegasgiuseppe vegas

Fiat respinge al mittente gran parte delle richieste della Consob che nei giorni scorsi aveva chiesto al Lingotto maggiori dettagli sul piano Fabbrica Italia. «Fabbrica Italia non è mai stato un piano finanziario ma l´espressione di un indirizzo strategico della Fiat», si legge nella risposta che Torino ha dato in occasione del cda per l´approvazione dei dati trimestrali. Questo perché «Fiat, come ogni suo concorrente, riesamina continuamente i propri piani e ha necessità di poterli adeguare alle condizioni del mercato».

SERGIO MARCHIONNESERGIO MARCHIONNE

Dunque «Fiat non è in grado di fornire informazioni al livello di dettaglio nei termini richiesti da Consob». In ogni caso, «alla luce dei possibili fraintendimenti, equivoci e irrealistiche attese», Fiat «si asterrà, con effetto immediato, da qualsiasi riferimento a Fabbrica Italia». Naturalmente il Lingotto «esprime il proprio disappunto per il fatto, deplorevole, che il 22 ottobre 2011 la dettagliata richiesta della Consob sia divenuta di pubblico dominio e sia stata ripresa dalla stampa». Un linguaggio che ha irritato gli ambienti della Commissione: si faceva notare ieri che la richiesta di chiarimenti era puramente tecnica, fatta a fini di trasparenza e tutela degli azionisti.

Archiviata così la pratica Consob e abolita l´espressione «Fabbrica Italia», il cda del Lingotto ha deciso la rivoluzione azionaria: dal 1 gennaio prossimo saranno abolite le azioni di risparmio e le privilegiate. «Saranno convertite in ordinarie - spiega un comunicato - al valore di 0,875 (0,725 per Industrial) azioni ordinarie per ogni privilegiata e di risparmio». «In questo modo - ha dichiarato Marchionne - si semplifica la struttura del capitale». Con l´ingresso di ordinarie e privilegio nel capitale ordinario si diluisce la quota degli azionisti: «Manterremo comunque la partecipazione al di sopra della soglia Opa», (che è di circa il 30 per cento) ha dichiarato John Elkann, presidente di Exor.

John ElkannJohn Elkann

Poi i cda hanno esaminato i conti del terzo trimestre 2011. Conti lusinghieri soprattutto grazie all´effetto Chrysler. Per la prima volta le vendite della casa americana (salite del 15 per cento) hanno superato quelle della Fiat: Detroit batte Torino 469 mila a 460 mila. La redditività in Usa è tripla rispetto a quella italiana: il 6 per cento contro il 2 per cento dei ricavi. Così i due terzi dell´utile della gestione ordinaria (851 milioni contro i 256 dello scorso anno) sono fatti dall´altra parte dell´oceano.

mirafiorimirafiori

Fiat batte Chrysler invece sul piano della liquidità: nelle casse di Torino ci sono 12,8 miliardi mentre in quelle di Detroit i miliardi sono 8. Marchionne e John Elkann confermano i target del 2011: 58 miliardi di ricavi, e un utile netto di 1,7 (2,1 quello della gestione ordinaria). Gli investimenti 2011 si attesteranno a 5,5 miliardi, uno in più delle previsioni di Fabbrica Italia. Grazie alle performances di Chrysler e di Fiat Industrial (ricavi in aumento dell´11,7 per cento e utile netto raddoppiato a 204 milioni), nel 2011 Fiat supererà il record di utili del 2008. Nel terzo trimestre gli utili della gestione ordinaria sono stati pari a 1,3 miliardi.

Marchionne e Obama nella fabbrica ChryslerMarchionne e Obama nella fabbrica Chrysler

Tra le buone notizie per Marchionne c´è l´approvazione, da parte dei lavoratori Chrysler, del faticoso contratto di lavoro che prevede incrementi per le paghe minime e un bonus da 3.500 dollari. Il sì ha ottenuto il 54,8 per cento dei voti, esito curiosamente simile al referendum di Mirafiori. Ma in questo caso sarebbe stata decisiva l´approvazione degli operai di linea mentre tra gli specializzati avrebbe vinto il no. Come tenerne conto? «Rispettiamo i diritti delle minoranze ma non possiamo consentire che prevalgano su quelli delle maggioranze», ha risposto il leader della Uaw, Bob King. Anche lui, come Marchionne, vuole evitare «la dittatura della minoranza»?

pomiglian opomiglian o

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA

DAGOREPORT - SE LA MELONA NON L'HA PRESO BENE, TAJANI L'HA PRESO MALISSIMO L’INCONTRO TRA MARIO DRAGHI E MARINA BERLUSCONI, ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA: NON SOLO NON ERA STATO INVITATO MA ERA STATO TENUTO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO - L’EX MONARCHICO DELLA CIOCIARIA TREMA PER I SUOI ORTICELLI, PRESENTI E FUTURI: SE PIER SILVIO ALLE PROSSIME POLITICHE DECIDERA' DI SCENDERE IN CAMPO E PRENDERSI FORZA ITALIA, A LUI NON RESTERA' CHE ANDARE AI GIARDINETTI - E NEL 2029 PIO DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CENTRODESTRA (ALMENO QUESTA E’ LA PROMESSA CHE GLI HA FATTO LA DUCETTA, IN CAMBIO DI NON ROMPERE TROPPO I COJONI A PALAZZO CHIGI)

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO...