ZALESKI SI (S)VENDE TUTTO – IL COMPAGNO DI MERENDA DI ABRAMO BAZOLI TENTA DI VENDERE A UN FONDO ESTERO IL 15% DI MITTEL, LA 'BOUTIQUE FINANZIARIA' STORICAMENTE VICINA AL PRESIDENTE DI INTESA SANPAOLO…

Tassara ha in carico la partecipazione in Mittel a un prezzo attorno a 1,75 euro a titolo contro un prezzo di mercato che viaggia vicino a 1,63 euro. Ma il bilancio di Mittel racconta una storia diverso rispetto a quella di Piazza Affari. Stando all'ultima semestrale, il patrimonio netto è pari a 385 milioni di euro…

Condividi questo articolo


L. G. e Mar. Man. per "Il Sole 24 Ore"

 

La Carlo Tassara ha avviato una trattativa in esclusiva con un fondo estero per collocare la quota del 15,3% detenuto da Mittel. A quanto si apprende i colloqui sarebbero al momento in atto con Wedge Private Capital, fondo con base a Londra ma con emanazione anche in Italia. In particolare, sarebbero due gli uomini guida in cabina di regia per provare a rilevare la partecipazione: Gianfranco Ponti e Laurent Rossetti. Si tratta di due ex partner di Lazard ora attivi nel private equity. La scelta di avviare un negoziato in esclusiva con il fondo sarebbe recente e rientrerebbe nell'ambito del programma di dismissioni degli asset appartenenti alla holding.

 

ZALESKI - copyright Pizzi ZALESKI - copyright Pizzi

Allo stato attuale Tassara ha in carico la partecipazione in Mittel a un prezzo attorno a 1,75 euro a titolo contro un prezzo di mercato che viaggia vicino a 1,63 euro, circa il 7% in meno. Va detto, però, che il bilancio di Mittel racconta una storia diverso rispetto a quella di Piazza Affari.

GIOVANNI BAZOLI GIOVANNI BAZOLI

 

In particolare, stando all'ultima semestrale il patrimonio netto è pari a 385 milioni di euro, complice anche la rivalutazione delle quote in Sorin. I debiti ammontano invece a 191 milioni, di cui 100 milioni con lunga scadenza. Mittel, peraltro, ha in pancia anche 71 milioni di euro di liquidità. Il prezzo, dunque, potrebbe essere la chiave di volta dell'intera trattativa.

 

Al termine della quale, se dovesse andare in porto, verrebbe completamente ridisegnato l'assetto azionario dello storico salotto che a lungo ha conservato partecipazioni in società chiave del panorama italiano, come Intesa Sanpaolo, Rcs e Ubi. Quote oggi tutte messe in vendita. A differenza del 25,7% detenuto in Sorin, pacchetto che resterà in portafoglio per altri due anni.

Romain Zaleski Romain Zaleski

 

Tornando all'assetto societario, questo è certamente un tema cruciale per il futuro della Mittel. Wedge Private Capital farebbe di fatto da contraltare ai soci storici: Fondazione Caritro con il 10,9%, Isa con l'8,8%, La Scuola con il 3,7% e Manuli Realtor con il 3,4%. In aggiunta va considerato il 17,4% di azioni proprie che risultano decisive per stabilire gli equilibri societari.

 

Se per Mittel il passaggio di mano della quota detenuta dalla Tassara potrebbe diventare il primo passo verso una stabilità maggiore degli assetti proprietari, per il gruppo che fa capo a Romain Zaleski questo tassello è uno step cruciale per centrare l'obiettivo di rimborso del debito. La quota in Mittel, in quanto rilevante, è certamente una delle più complesse da collocare. E se dovesse andare in porto la trattativa con Wedge Private Capital il percorso verso il completamento del piano di rientro della società sarebbe in discesa.

 

Giovanni Bazoli Giovanni Bazoli

Nel mentre, Radiocor ha riferito ieri che la holding ha appena concluso la vendita delle azioni di Intesa Sanpaolo, circa 230-250 milioni di titoli, ad un prezzo vicino al valore medio di mercato delle ultime settimane (2,5 euro circa). Il controvalore incassato dalla finanziaria sarebbe prossimo a 600 milioni di euro. La cessione delle azioni del gruppo bancario rientra nelle strategie della Tassara di alienare progressivamente le partecipazioni in portafoglio al fine di tagliare il debito con le banche. La quota residua di azioni Intesa SanPaolo detenute da Tassara era di circa 1,5% del capitale.

GIOVANNI BAZOLI SI RIPOSA FOTO LAPRESSE GIOVANNI BAZOLI SI RIPOSA FOTO LAPRESSE

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO