alessandro greco e beatrice bocci

“LA CASTITA’? NON ERA UN’OSTENTAZIONE, MA UNA SCELTA LEGATA A UN PERIODO, NELL’AMBITO DI UN CAMMINO DI FEDE...” - LE CONFESSIONI DI ALESSANDRO GRECO (DAL 3 GIUGNO SU RAI1 CONDURRÀ “UNOMATTINA ESTATE”) – LA GAVETTA E L’INCONTRO CON RAFFAELLA CARRA’ (“MI CONSIDERAVA UN FIGLIOCCIO”), LA CARRIERA A ZIG ZAG (“HO RIFIUTATO COSE CHE NON MI CONVINCEVANO. MA DOPO GLI ANNI FELICI NON C’È STATA LA CONTINUITÀ CHE SPERAVO”), LA MOGLIE CHE SI CLASSIFICO’ SECONDA A MISS ITALIA, LA FEDE E LA LOTTA CON LA BILANCIA: “QUANDO ERO ADOLESCENTE MI SFOTTEVANO PERCHÉ…”

Silvia Fumarola per repubblica.it

 

alessandro greco

Dalle feste di piazza alle sagre di paese a conduttore, a 25 anni, di Furore, il gioco musicale che nel 1997 fece impazzire gli italiani (otto milioni di spettatori su Rai2), passando per serate evento, reality, quiz, Tale e quale in tutte le versioni. Alessandro Greco ha fatto su e giù sulle montagne russe. È fiero della gavetta («L’ho fatta davvero e mi è servita tantissimo»), ringrazia sempre e comunque «perché bisogna essere grati: quello che arriva nella vita è un dono».

 

E quello che non arriva, se uno si merita qualcosa, è un’ingiustizia però, direbbe Calimero. «Sì, a volte, ma io ho la fede che mi aiuta. E il regalo più grande è stato avere come maestra Raffaella Carrà». Orfani di Amadeus, a Viale Mazzini si sono guardati intorno e hanno puntato su di lui, il conduttore -imitatore che dal 3 giugno, con Greta Mauro condurrà Unomattina Estate. Ha 52 anni, sorride e chiedergli che effetto fa?, è un pro forma. «Ho fatto tutto, la diretta non mi spaventa. Faremo compagnia a chi non va in vacanza. Avevo condotto Effetto Estate con Benedetta Rinaldi e Rita Forte, sono allenato».

alessandro greco

 

Non recrimina mai, aspira alla santità?

«Ma no, è il mio carattere e questo atteggiamento è frutto di quello che mi hanno insegnato i miei maestri, compreso Lino Banfi. Siamo figli della gavetta, quella dura. Quando raschi il fondo del barile devi solo crederci e rialzarti ».

 

 

(...)

Bella rivincita.

«Soprattutto rispetto al periodo dell’adolescenza, quando mi sfottevano per il fisico, sono alto un metro e 90, ed ero piuttosto grosso. Ero il primo a disagio, al mare indossavo la maglietta, ancora oggi tendo a vestirmi con abiti di una taglia più grande.

alessandro greco

 

A 17 anni quando vinsi il concorso Volti nuovi a Castrocaro chiesi il permesso ai miei— all’epoca si chiedeva il permesso — di fare una cura dimagrante. L’anno dell’esame della maturità persi 32 chili. Quello col mio corpo è un eterno combattimento».

 

L’incontro con Raffaella Carrà nel 1997 le cambia vita. Come andò?

«Quello che hanno fatto per me Raffaella e Japino è incredibile: diedero fiducia a un semisconosciuto. Quando sono andato al provino, facevo piccoli collegamenti per Unomattina estate. Mi spedirono nel suo camerino: “Da dove vieni fuori?” . “Sono di Taranto vengo dalle piazze”. “Ah, adesso ho capito tutto”».

 

Come si trovò in studio?

alessandro greco beatrice bocci

«Prima lezione di Japino in una sala attrezzeria di Cinecittà: “Girati verso il muro e parla”. Lo guardo: “La telecamera dov’è? Devo parlare al muro?”. “Se riesci a essere comunicativo con il muro, riuscirai a comunicare con milioni di persone”».

 

Con Raffaella ha fatto anche “Carramba”: com’era?

«Un’artigiana stakanovista, esigeva molto da sé stessa. Con lei ho fatto anche Il gran concerto con l’Orchestra sinfonica della Rai per divulgare la musica classica ai ragazzini. Le sarò sempre grato, mi considerava un figlioccio».

Perché una carriera a zig zag?

alessandro greco

«Ho rifiutato cose che non mi convincevano. Ma certo, dopo gli anni felici, non c’è stata la continuità che speravo. Da una parte lo metti in conto, dall’altra dispiace, quando fai un mestiere con cui esprimi la tua attitudine. Però ho il dono della fede e mi sono aggrappato alla famiglia, a Beatrice (Bocci, la moglie, seconda classificata a Miss Italia nel 1994). Me la presentò Fabrizio Frizzi, persona meravigliosa restata nella mia vita».

ALESSANDRO GRECO E BEATRICE BOCCI

 

Racconti.

«Quando ho partecipato a Castrocaro nel 1989 lo presentava lui. Ho fatto il militare nei carabinieri e mi mandarono a fare il picchetto d’onore al suo matrimonio con Rita dalla Chiesa. Mi avvicinai, tolsi il berretto e Fabrizio riconobbe il ragazzino che si era esibito. Ricordo la sua grande risata e l’abbraccio» .

Parla spesso della fede, perché?

«Per me è importante. Io e Beatrice l’abbiamo ereditata dalle famiglie, una fede semplice, quella delle feste comandate, poi il Signore ci ha chiamato a seguirlo ogni giorno : è il capofamiglia».

sergio japino raffaella carrà alessandro greco

 

Due anni fa, ospite a “Oggi è un altro giorno” parlò della castità.

«Con Beatrice ci siamo sposati nel 2008 e in chiesa sei anni dopo. Non era un’ostentazione, ma una scelta legata a un periodo, nell’ambito di un cammino di fede. Hanno scritto di tutto. Non è facile affrontare certi temi».

alessandro greco 4BEATRICE BOCCI E ALESSANDRO GRECOroberta giarrusso alessandro grecoalessandro greco con la moglie beatrice

alessandro greco beatrice bocci

 

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI