volodymyr zelensky giorgia meloni

AVVISATE CROSETTO: GLI UCRAINI HANNO SFONDATO IN RUSSIA (ANCHE) CON I BLINDATI ITALIANI – SECONDO IL MINISTERO DELLA DIFESA DI MOSCA, UN MEZZO DI FABBRICAZIONE ITALIANA SHIELD, USATO DALLE TRUPPE DI KIEV, È STATO DISTRUTTO IN UN BOMBARDAMENTO NELLA REGIONE DI KURSK – LA MELONI ALLE PRESE CON LE RITROSIE DEI SUOI, IN PRIMIS CROSETTO, DI FRONTE ALLA CONTROFFENSIVA UCRAINA 

BLINDATO SHIELD

MOSCA,COLPITO IN KURSK BLINDATO UCRAINO PRODOTTO IN ITALIA

(ANSA) –  Il ministero della Difesa di Mosca ha affermato che un mezzo blindato di fabbricazione italiana Shield usato dalle truppe d'invasione ucraine è stato distrutto in un bombardamento nella regione russa di Kursk.

 

I PUNTI FERMI DI MELONI SU KIEV: LA LINEA DEL GOVERNO NON CAMBIERÀ

Estratto dell’articolo di Marco Cremonesi e Marco Galluzzo per il “Corriere della Sera”

 

VOLODYMYR ZELENSKY CON GIORGIA MELONI AL G7 - MEME BY OSHO

«La linea del governo? Non sta cambiando e non cambierà». Lo fa sapere Giorgia Meloni dalla masseria di Ceglie Messapica in cui sta trascorrendo alcuni giorni di vacanza. La controffensiva ucraina in Russia ha alterato il campo da gioco anche in Italia, con il ministro Guido Crosetto che nei giorni scorsi ha detto che le armi italiane consegnate all’Ucraina non possono essere utilizzate per attacchi sul territorio russo. Proprio mentre Unione europea e Stati Uniti davano il via libera alla controffensiva di Zelensky.

 

Ma appunto, la presidente del Consiglio vuole tenere la barra ferma proprio mentre troppe voci diventano cacofonia. Per cui aggiunge: «Su una materia così complessa io ritengo che occorra mantenere la lucidità e profondità nel giudizio». Il che significa anche «non cercare di ridurre tutto a un banale gioco tra tifoserie». Che «non giova a nessuno». Un richiamo che si può leggere come destinato a una parte dell’opposizione, ma anche alla componente della sua maggioranza meno convinta dell’impegno per l’Ucraina.

 

ITALIA IN FONDO ALLA CLASSIFICA DEL SOSTEGNO DEI GOVERNI OCCIDENTALI ALL UCRAINA

Eppure, è difficile sfuggire alla sensazione che la presidente del Consiglio abbia negli ultimi mesi in qualche modo cambiato passo rispetto alla politica estera. Lo strappo di giugno in occasione delle nomine Ue sembra aver lasciato strascichi che si evidenziano con la maggior distanza dai presidenti Scholz e Macron e soprattutto dalla partita che l’Unione europea sta giocando in Ucraina. […]

 

Quasi che Giorgia Meloni, che pure è la presidente del G7, si fosse in qualche modo autoesclusa, forse per evitare la continua guerriglia leghista e di una destra che appare sempre più sedotta dalle trovate di Roberto Vannacci. Da Fratelli d’Italia, il vicecapogruppo al Senato Raffaele Speranzon ha detto che «è inaccettabile che uno Stato invada il proprio vicino: vale per la Russia e vale anche per l’Ucraina». […]

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