LO SCORPORO DELL’IMPERO - LI KA-SHING RIMETTE MANO AL SUO PATRIMONIO DA 100 MILIARDI DI DOLLARI - SPARISCE “HUTCHISON WHAMPOA”, CHE SARÀ FUSA CON “CHEUNG KONG”, SCORPORATI GLI IMMOBILI - NEL RIASSETTO ANCHE 3 ITALIA
Giuliana Ferraino per il “Corriere della Sera”
Li Ka-shing a 86 anni riorganizza il suo impero da oltre 100 miliardi di dollari, che si estende dai porti alle farmacie dall’energia alle telecomunicazioni, e raggiunge 50 Paesi, inclusa l’Italia dove possiede il 100% dell’operatore mobile 3.
Il progetto dell’imprenditore più famoso di Hong Kong (e più ricco dell’Asia, con un patrimonio personale stimato da Forbes in 31 miliardi di dollari) prevede la fusione delle sue due maggiori società, Cheung Kong e Hutchison Whampoa, entrambe quotate a Hong Kong, per dar vita a Ck Hutchison Holding, e poi la separazione di tutte le attività immobiliari, che confluiranno in una nuova società chiamata Ck Property. Entrambe saranno di nuovo quotate a Hong Kong. Il riassetto toccherà anche 3 Italia, dato che Ckh Holding controllerà 3.
L’obiettivo? La semplificazione (oggi Cheung Kong controlla il 49,97% di Hutchison Whampoa) e il successivo spin-off degli immobili permetteranno di aumentare non solo la trasparenza ma anche il valore per gli azionisti, che oggi scontano l’esistenza di una struttura troppo complessa, non più al passo con i tempi.
Ma la mossa, al tempo stesso, allontana gli interessi dei soci del gruppo dalla ex colonia britannica tornata alla Cina, visto che sia Ckh Holding che Ck Property saranno registrate alle isole Cayman. Un trasloco che consentirà fin da subito di pagare maggiori dividendi, ora sottoposti invece a maggiori vincoli dalla legislazione di Hong Kong.
Li e la sua famiglia avranno il 30,15% del capitale delle due nuove società. Attualmente hanno il 43,42% di Cheung Kong, e una quota diretta del 2,52% in Hutchison. E il fondatore ottantenne resterà presidente di entrambe. Se gli azionisti di minoranza, chiamati ad approvare l’operazione, daranno il via libera, le due società cominceranno ad essere negoziate in Borsa a giugno.