NAGEL TIRA IL FIATO: DOPO UN TRAVAGLIO DI 9 MESI, PREMAFIN PASSA A UNIPOL - GIULIA LIGRESTI PROVA A RESISTERE CHIEDENDO INVANO UNA NUOVA PROROGA MA LA PROPOSTA VIENE BOCCIATA DAL CDA - A LIGRESTI RESTA IL 5,7% MENTRE UNIPOL VOLA ALL’81% SOTTOSCRIVENDO 1,7 MILIARDI DI NUOVE AZIONI PREMAFIN A 0,195 EURO CIASCUNA - CIMBRI MARAMALDEGGIA: “SPERO CHE SATOR E PALLADIO ABBIANO ALMENO I SOLDI PER PARTECIPARE ALL’AUMENTO DI CAPITALE…”

Francesco Spini per "la Stampa"

Ligresti addio. Col passaggio di Premafin a Unipol, Fonsai volta pagina. «L'operazione annuncia Carlo Cimbri, amministratore delegato della compagnia bolognese - è stata chiusa. L'aumento di capitale è stato eseguito e anche Premafin ha dato corso alla ricapitalizzazione di Fonsai per quanto di sua competenza».

La capitolazione dei Ligresti - dopo sette mesi di tira e molla - avviene senza che i Ligresti ci mettano la firma. Fino alla fine Giulia, presidente della holding, organizza la resistenza. Nel cda convocato su pressing dei sindaci, la figlia di patron Salvatore propone una nuova proroga rispetto alla scadenza fissata per oggi. Sulla sua linea si schierano tre consiglieri: Luigi Reale, Danilo Grattoni e Giovanni Maria Conti. La maggioranza è di avviso contrario e vota affinchè alle formalità pro-aumento proceda Andrea Novarese, direttore generale della holding.

Curiosamente negli stessi minuti in cui si riunisce il cda, esce la relazione dello stesso organismo, scritta per l'assemblea convocata il 23 agosto su richiesta del custode giudiziale del 20% della holding sotto sequestro. Il documento - in cui Premafin ribadisce la propria preferenza per il piano di Unipol rispetto a quello firmato da Sator e Palladio - ricorda le conseguenze gravissime» per la sopravvivenza della società che deriverebbero dal mancato aumento entro i termini.

Si procede con l'operazione, officia il notaio Piergaetano Marchetti. Da che Unipol sottoscrive 1,7 miliardi di nuove azioni Premafin a 0,195 euro ciascuna, versando un totale di 339,54 milioni, si ritrova con l'81% del capitale della holding che controlla Fonsai. Ai tre fratelli Ligresti resta in mano il 5,7% della scatola, mentre il custode giudiziale come i curatori fallimentari di Imco e Sinergia - le due società ligrestiane dichiarate fallite - si ritrovano, ciscuno, con il 3,8% del capitale.

Come in una reazione a catena, a valle dell'operazione con Unipol, entrano in vigore gli accordi con le banche per la ristrutturazione del debito dei Premafin che, per effetto della risoluzione dell'equity swap con Unicredit, incrementa dello 0,95% la propria partecipazione in Fonsai, che era del 35,7%. Insieme a Finadin, quindi, sottoscrive la parte di propria competenza dell'aumento di capitale della compagnia che fu dei Ligresti che ieri in Borsa rimbalza (+20,9%, mentre Unipol va a -9,2%). I diritti continuano a cadere: -41,13% quelli Fonsai, -57,86% quelli bolognesi.

Se il cda di Premafin tarda nel fissare la data dell'assemblea chiesta da Paolo Ligresti, sembra diminuire il rischio effettivo legato alla riunione dei soci richiesta dal custode giudiziale. Mancherebbe il quorum per cancellare il precedente sì degli azionisti all'aumento: «Per quel tipo di delibera ci vuole il 50% del capitale», ha confermato il notaio Piergaetano Marchetti. E Unipol, da sola, ha ben di più.

Cimbri, dunque, prova a guardare avanti. «Finalmente commenta - si può cominciare a lavorare per l'interesse industriale delle aziende e non per cavilli burocratico-legali».Gli chiedono se a questo punto non si aspetti le dimissioni anche del cda di Fonsai (ieri si sono dimessi i tre di nomina Unicredit).

Secondo il manager «non sono contrattualmente previste, ma sarebbero di buongusto». Quanto meno di scarso fair-play pecca invece la frecciata che Cimbri riserva agli avversari, ora sconfitti: «Spero che Sator e Palladio abbiano almeno i soldi per partecipare all'aumento di capitale», visto che, assommati, hanno l'8% del capitale. «Il mio pensiero - aggiunge - va ai sottoscrittori dei due fondi e ai soldi spesi per contrastare inutilmente questo progetto».

 

ALBERTO NAGEL LAD DI UNIPOL CARLO CIMBRI Giulia LigrestiMATTEO ARPE ROBERTO MENEGUZZO

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