halle berry

ARCHEO: LA RICONOSCETE? - CORREVA L'ANNO 2001 E L'ATTRICE, OGGI 58ENNE, ERA ALL'APICE DELLA SUA GNOCCAGINE - HA RACCONTATO DI AVER ACCETTATO DI GIRARE UNA SCENA IN TOPLESS IN QUESTO FILM PERCHÉ VOLEVA SUPERARE LA SUA PAURA DI FARE SCENE DI NUDO - UNA VOLTA SDOGANATE LE TETTINE, NON HA PIÙ SMESSO DI ESIBIRE LE SUE CURVE (UNA VOLTA È STATA ADDIRITTURA PIZZICATA CON IL "BOSCHETTO" IN FUORIGIOCO…) - DI CHI SI TRATTA?

Estratto dell’articolo di Matteo Regoli per https://cinema.everyeye.it/

 

HALLE BERRY CODICE SWORDFISH

[…] Codice Swordfish […] le maggiori curiosità riguardo alla produzione del film:

 

Halle Berry ha accettato la scena in topless perché voleva superare la sua paura di fare scene di nudo, che si era sempre rifiutata di girare prima di allora. Vinnie Jones stava per compiere uno stunt, ma John Travolta lo fermò e invece lo fece fare ad uno stunt-man. Il filo si spezzò e lo stuntman cadde da un'altezza di venti metri su un pavimento di cemento, spezzandosi la schiena.

 

HALLE BERRY CODICE SWORDFISH

La drammatica esplosione all'inizio del film è stata realizzata utilizzando 135 cineprese fisse sincronizzate. Si tratta dell'effetto visivo più complicato nella storia della Warner Brothers., girato con gli effetti Matrix-like della Frantic Films di Winnipeg, Manitoba: è così accurata che i produttori e il regista non sono in grado di determinare cosa sia reale e cosa fu creato dal computer.

 

Nel caso ve lo chiedeste no, Thomas Jefferson NON ha sparato a un uomo sul prato della Casa Bianca: la fonte di quel rumor è proprio questo film. John Travolta ha rifiutato la parte di Gabriel per un totale di sei volte, ma ha cambiato idea quando ha ascoltato le idee che il regista Dominic Sena aveva per il film.

 

Codice Swordfish è stato ritirato dalle sale cinematografiche poco dopo gli attacchi terroristici a New York City e Washington, DC dell'11 settembre 2001: la causa fu la scena in cui esplode l'edificio. Questo è il secondo film in cui John Travolta fa riferimento a Quel pomeriggio di un giorno da cani (1975). Nella scena di apertura discute il film di Sydney Lumet in dettaglio, mentre ne La febbre del sabato sera (1977) impersona il famoso grido "Attica!" di Al Pacino.

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