montepaschi borsa

MONTEPASCHI, COMPARSATA A PIAZZA AFFARI: L’AZIONE VA IN ASTA DI VOLATILITA’ – L’INVESTIMENTO DEL TESORO E’ IN ROSSO PER 1,8 MILIARDI - DAI PM DI MILANO NUOVE ACCUSE AGLI EX PROFUMO E VIOLA: OSTACOLO ALLA VIGILANZA SUI DERIVATI “ALEXANDRIA E SANTORINI” - LA UE IMPONE LA VENDITA DELLA COLLEZIONE D' ARTE DELLA BANCA

 

1. TITOLO SUBITO SOSPESO

Da Il Sole 24 Ore Radiocor Plus

 

mps

Hanno aperto a 4,1 euro le azioni di Banca Mps nel giorno del ritorno a Piazza Affari. Sulle prime battute i titoli hanno toccato un minimo a 4,07 per rimbalzare fino 4,3 euro, livello che ha fatto scattare l'asta di volatilita'. Le Mps erano state sospese il 22 dicembre 2016 da Consob, che aveva indicato che sarebbero rimaste congelate fino a che l'istituto senese non avesse ripristinato 'un corretto quadro informativo'.

 

Ieri Rocca Salimbeni ha indicato come valore prudenziale per le azioni il prezzo di 4,28 euro, a fronte degli 8,65 euro versati dagli obbligazionisti subordinati e dei 6,49 euro pagati dal tesoro. Il valore e' legato alla valorizzazione dei bond subordinati emersi in un'asta di credit default swap. L'ultimo prezzo che le Mps avevano segnato a dicembre, invece, era di 15,08 euro. Prezzo rispetto al quale le azioni oggi segnano un calo di oltre il 70%.

 

2. PIOVE SUL BAGNATO

Gianluca Paolucci per La Stampa

 

Monte dei Paschi torna in Borsa dopo dieci mesi, ma i problemi del passato restano. Ieri è emerso che Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, rispettivamente ex presidente ed ex ad della banca senese, sono indagati a Milano in un nuovo fascicolo che ipotizza il reato di ostacolo alla vigilanza relativamente alla contabilizzazione dei derivati Alexandria e Santorini nei bilanci di Mps dal 2012 fino alla semestrale del 2015.

 

montepaschi viola profumo

Per i due manager è stato chiesto il rinvio a giudizio in fascicolo separato che ipotizza i reati di false comunicazioni e manipolazione del mercato sempre per la contabilizzazione dei due derivati negli anni nei quali hanno guidato l' istituto. La nuova contestazione è mossa anche alla stessa Mps ai sensi della legge 231.

 

Ieri intanto è stato pubblicato il documento di registrazione della banca, che contiene una lunga serie di avvertenze e rilievi. Il prezzo dell' azione, che oggi torna ad essere scambiata a Piazza Affari, è stato fissato «prudenzialmente» a 4,28 euro. Ma, avvisa, quello che «si determinerà (sul mercato) al riavvio delle negoziazioni potrebbe discostarsi anche sensibilmente rispetto a tale valore». A questi prezzi lo Stato, che al termine dell' operazione di scambio con i risparmiatori che hanno ricevuto azioni in cambio dei bond subordinati avrà tra il 69% e il 71%, «sconta» una minusvalenza di 1,8 miliardi di euro.

MARCO MORELLI

 

Ma il timore è che all' avvio degli scambi il prezzo possa scendere ulteriormente, se gli investitori che hanno ricevuto azioni in cambio dei bond dovessero vendere massicciamente i titoli ricevuti. A completare il quadro del salvataggio della banca manca però ancora il decreto del ministero per l' offerta di scambio delle azioni ricevute dai piccoli risparmiatori con bond senior. L' offerta dovrebbe partire il 30 ottobre per chiudersi il 30 novembre, ma senza il decreto attuativo non si può fare e il decreto non sarebbe ancora pronto. A complicare il tutto, il contratto con Quaestio prevede tra le condizioni per la vendita delle sofferenze il completamento dell' offerta di scambio.

 

Tra i rischi figurano le richieste di risarcimento, pari a 4,2 miliardi. A fronte di questi la banca, dopo aver valutato i rischi di soccombenza nelle cause in corso, ha accantonato 572 milioni. Tra gli allarmi figura anche quello, condiviso da tutte le banche italiane, per l' impatto della nuova regolazione sui crediti deteriorati da parte della Bce. La stessa Bce rileva una serie di debolezze, tra le quali l' aspetto reputazionale e «la qualità del credito, in relazione al livello elevato e superiore alla media dei Npl».

 

i tesori del Montepaschi

Ma a colpire sono gli impegni assunti con la Ue. Accanto a quelli già noti, come l' uscita dello Stato dal capitale e il tetto agli stipendi dei manager, al divieto di acquisizioni e ad una serie di cessioni e chiusure di filiali, alla banca è imposto anche di vendere la sua collezione d' arte. un patrimonio notevole, accumulato per secoli dall' istituto e arricchito dalle collezioni delle banche acquisite. Una collezione smisurata composta prevalentemente da dipinti e sculture di scuola senese dal XIV al XIX secolo, con pezzi del '900 italiano.

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