LO SPREAD SALE (216) E PIAZZA AFFARI SCENDE (-0,72%) - CONTINUA IL CALO DELLE BANCHE E DEL LUSSO - SAIPEM IN GARA PER LA DEMOLIZIONE DELLA COSTA CONCORDIA (+0,3%) - SEDUTA INTERLOCUTORIA PER RISANAMENTO (+0,36%)

Carlotta Scozzari per Dagospia

Rispetto al leggero ribasso di ieri, si intensificano le vendite a Piazza Affari, complice anche il riaprirsi dello spread tra Btp e Bund a 216 punti. Così, a Milano, l'indice di riferimento Ftse Mib ha ceduto lo 0,72% a quota 19.814,55 punti. E poco importa se questa mattina, dal fronte macroeconomico europeo, è giunto un dato positivo, quello sull'indicatore del Pmi del comparto manifatturiero, che ha evidenziato nel mese di gennaio una crescita dai 52,7 punti del mese precedente a 53,9, valore massimo degli ultimi 32 mesi.

All'interno del Ftse Mib milanese, vittime predestinate delle vendite, complice anche l'ampliamento del differenziale sui tassi Italia-Germania, sono state le banche. Il calo più netto è stato registrato dal Banco Popolare (-2,67%), subito tallonata da Unicredit (-2,56%), mentre ha limitato i danni Intesa Sanpalo (-0,81 per cento). Proprio oggi, la banca guidata dal consigliere delegato Carlo Messina ha annunciato di avere ceduto il 100% della controllata ucraina Pravex-Bank a CentraGas Holding per un corrispettivo di 74 milioni di euro.

Ribasso dell'1,25%, poi, per Mediobanca che in giornata ha fatto sapere di avere riacquistato sul mercato quote di nove emissioni proprie per un totale di circa 430 milioni di euro. Penalizzato dagli ordini di vendita, per il secondo giorno di fila, al pari delle banche, anche il settore del lusso e della moda, con Yoox che ha ceduto il 2,67%, Ferragamo l'1,67% e Tod's l'1,61 per cento. Secco calo anche per Stmicroelectronics, giù del 2,12% dopo il balzo di ieri, e per Cnh Industrial (-2,09 per cento).

Al contrario, all'interno del Ftse Mib, è continuata la corsa di Fiat, che ha guadagnato un altro 2,63% mentre si avvicina sempre di più il consiglio di amministrazione che il 29 gennaio esaminerà i numeri di bilancio del 2013. Bene anche Tenaris (+1,8%), che ha beneficiato dei giudizi positivi degli analisti di Equita e Mediobanca. Seduta poco mossa (+0,3%) per Saipem, che ha presentato un'offerta per la gara d'appalto della demolizione della nave da crociera Costa Concordia, naufragata ormai due anni fa davanti all'Isola del Giglio. Un'operazione il cui valore stimato è 350 milioni di euro.

Fuori dal Ftse Mib, seduta interlocutoria (+0,36%) per Risanamento, per la quale proprio mentre a Piazza Affari si abbassavano le serrande era da poco cominciato il consiglio di amministrazione che dovrà scegliere tra le offerte del fondo Chelsfield e della Colony di Tom Barrack per gli immobili parigini. La proposta del miliardario texano è collegata all'ex numero uno della società, l'immobiliarista Luigi Zunino, ansioso di rientrare in scena.

 

SAIPEMSAIPEM ESPLORAZIONE CARLO MESSINA E FRANCESCO MICHELI ALLA PRIMA DELLA SCALA 2013COSTA CONCORDIA DOPO IL RECUPERO LA COSTA CONCORDIA SI RIALZA

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