GRANDE FRATELLO USA – SULLA VENDITA DI ANSALDO STS A HITACHI (GIAPPONE) O INSIGMA (CINA) SCATTA L’ALLARME DELLE AUTORITÀ AMERICANE – IL TIMORE È CHE LA SICUREZZA DELLE METROPOLITANE DI LOS ANGELES E NEW YORK FINISCA IN MANI MENO SICURE

Luca Pagni per “la Repubblica”

 

MAURO MORETTI VISITA LO STAND FINMECCANICA AL Farnborough AirshowMAURO MORETTI VISITA LO STAND FINMECCANICA AL Farnborough Airshow

Per Finmeccanica si avvicina il momento delle decisioni: settimana prossima (il 27) è previsto un consiglio di amministrazione che potrebbe pronunciarsi sulla vendita del settore ferroviario. La società controllata dal Tesoro ha messo in vendita sia Ansaldo Breda (specializzata nella costruzione di vagoni e locomotori) sia Ansaldo Sts (segnalamento). In lizza sono rimasti due colossi asiatici, i giapponesi di Hitachi e il gruppo cinese Insigma.

 

FINMECCANICA ECO G kbqD U mmF x Corriere Web Sezioni x FINMECCANICA ECO G kbqD U mmF x Corriere Web Sezioni x

Il fatto che la partita sia alle battute finale è dimostrato non solo dal fatto che ieri sono stati nominati gli advisor che dovranno supportare i consiglieri indipendenti nel cda di Finmeccanica nella scelta del compratore. Ma ancora di più, il progetto di vendita è al centro dell’attenzione sia di shareholders (i detentori delle azioni) sia degli stakeholders (gli eventuali portatori di interessi nell’operazione). Tra questi ultimi, secondo fonti politiche, si può annoverare il Dipartimento di stato Usa: avrebbe chiesto informazioni per via diplomatica sulla vendita, visto che la filiale americana di Ansaldo Sts gestisce servizi fondamentali per il funzionamento e la sicurezza delle metropolitane nelle due più importanti città del paese, Los Angeles e New York, ma anche a Boston, Philadelphia e nella capitale Washington.

 

ANSALDO STS
ANSALDO STS

Qualche problema in più potrebbero darlo i soci di minoranza di Ansaldo Sts, che poi sarebbero in maggioranza, visto che Finmeccanica controlla “solo” il 44% del capitale. Più di un fondo di investimenti si sta preparando per esaminare con attenzione il prezzo con cui verrà lanciata l’Opa obbligatoria: contestano la vendita delle due società a uno stesso acquirente, perché una cessione separata l’avrebbe meglio valorizzata. Inoltre, temono che per strappare una migliore valutazione di Breda (società in perdita) non venga concesso un premio sul prezzo di Sts. Se, alla fine, dovesse andare così si dicono pronti a ricorrere alla Consob.

 

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